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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Il battito accelerato del mio cuore rimbomba nelle mie orecchie ed il silenzio che mi avvolge accompagna il buio pece che mi circonda. Boccheggio incamerando l'aria che sembra mancarmi, appoggiando le spalle e la testa al muro. Il buco in cui mi trovo è minuscolo, così tanto che sono costretta a circondare le mie gambe e avvicinarle al mio petto. I capelli si appiccicano in fronte ma non ho la forza nemmeno di spostare i ciuffi che infastidiscono il mio viso. Il respiro affannoso è incontrollato, causato dalla paura che incombe come un mostro divoratore. Non so dove mi trovo esattamente, non so se nascondermi qui sia stata una mossa giusta, non ho la più pallida idea di cosa fare. Il panico mi sta assalendo e la voglia di piangere è infinita. Non so bene cos'è andato storto, cosa abbiamo sbagliato per ritrovarci in questa situazione scomoda e pericolosa. Gli eventi si sono succeduti così velocemente che, in quel preciso istante, non seppi più cosa fare. Fingendoci uomini del posto superammo ben due piani, consapevoli delle telecamere che osservavano ogni singolo nostro passo. Le guardie di turno non mancarono, ogni cinque minuti almeno due di quei bastardi setacciavano ogni angolo del posto ma, consci di ciò, assimilammo il modo per evitarli accuratamente. Non sapevamo dove andare, come uscire... ciononostante, riuscimmo a mantenere la calma e fu, forse, proprio il sangue freddo che ci portò quasi all'uscita. Quello che non calcolammo, però, fu la furbizia di Iabo e dei suoi fedeli cani da caccia. Quel bastardo mise in conto la nostra possibile fuga e attese solo il nostro arrivo nel luogo da lui voluto. Non vidi lui personalmente ma i suoi uomini, i quali non ci pensarono due volte ad attaccarci, con l'unica intenzione di catturarci. Il panico prese sopravvento, la paura che questo potesse essere l'ultimo luogo che avrei visto prima di morire mi fece gelare il sangue nelle vene e fu così che, senza pensarci due volte, scappai dalle loro grinfie cosciente del fatto che mi avrebbero seguita. Zoe e Lily fecero la stessa cosa ma il terrore di essere acciuffate fece in modo che le nostre strade si dividessero definitivamente.

Attualmente sono da sola, nascosta in un buco da cui non vorrei mai più uscire e terrorizzata. Terrorizzata per me stessa, per le mie amiche di cui non ho più notizie da ore ormai e per quello che potrebbe accadermi se solo provassi ad uscire da qui. Mi sento dentro un film horror, la cui protagonista scappa dal killer che la vuole uccidere e la cosa angosciante è che questa situazione corrisponde alla realtà. L'inquietudine attraversa ogni cellula del mio corpo, come i brividi che si impadroniscono di ogni fibra rimpicciolendola. Non ho mai provato qualcosa del genere, non ho mai avuto così tanta paura per la mia vita eppure non riesco a sentire altro. Ci sono troppe cose irrisolte, troppi punti interrogativi e nessuna risposta, troppe questioni in sospeso... ho troppo da perdere, troppo cose da lasciare. Non sono pronta, semplicemente non penso sia il mio momento.

Chiudo gli occhi premendo le labbra, percependo gli occhi accumularsi di lacrime, che non aspettano altro che bagnare le mie guance. Cadono giù, rovinosamente, solcando dolorosamente il mio viso come lame affilate. Una fuga senza via di uscita, la solitudine, la preoccupazione per l'incolumità di Lily, di Zoe... è troppo da sopportare, troppo per me.

Vorrei poter fare qualcosa ma sono disarmata, non ho niente che possa aiutarmi se mi trovassi al centro di un possibile attacco e, sebbene sia qualificata per un combattimento corpo a corpo, so con certezza quali siano le mie possibilità di sopravvivenza. È vero, ho imparato molto in accademia ma quel molto non è abbastanza, fa sempre comodo qualcuno che ti copra le spalle.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora