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I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Il battito furioso del mio cuore sembra arrestarsi nel momento in cui la mia paura più grande si materializza proprio a qualche metro da me. Riesco a sentirlo l’attimo dopo, lento, quando tutti i rumori esterni sfumano. Il leggero palpito mi culla per alcuni minuti, minuti di estremo silenzio interiore. Un silenzio che la mia testa ha imposto per eclissare il caos che sta inglobando l’intero perimetro. Il mio corpo è rigido, bloccato, come se fosse imprigionato da migliaia di catene pesanti. Delle catene che, anche se provassi, non riuscirei a spezzare. Non sento più niente, solo un viscerale vuoto che si espande dal profondo del mio essere, qualcosa che si concretizza e che rimane lì, laddove si è generato. Il vuoto penso sia la cosa peggiore che un uomo possa provare, è peggiore dell’angoscia, del dolore. Non sentire niente, è peggio di qualsiasi tipo di sentimento negativo.
I miei occhi rimangono chiusi, serrati, come se le mie palpebre avessero deciso in partenza di incollarsi e la stessa sorte tocca alla mia bocca.
Chiusa, secca, arida e stridente.
La sento bruciare, come i miei occhi che qualche secondo dopo sembrano prendere vita.

I rumori sembrano ritornare con potenza, le mie orecchie faticano ad abituarsi alla baraonda fulminante eppure sopporta, cattura tutti i rumori e li mescola, causando un caos insostenibile.
I miei piedi sono bloccati sul posto, non intendono staccarsi dalla loro postazione o forse non hanno il coraggio di farlo.

Il coraggio.
Ho sempre dichiarato di possederlo ma adesso non lo trovo. Non riesco ad acciuffarlo fra le tante emozioni che al momento sembrano ritornare in me furiosamente. E allora mi chiedo: l'ho mai posseduto? Sono mai stata davvero coraggiosa oppure ho sempre creduto di esserlo?

E la paura.
Sono sempre stata immune a questo sentimento o si è nascosto dentro di me fino ad oggi?

Perché sì, il vuoto ha lasciato spazio alla paura ed io solo adesso riesco a capire cosa sia davvero.
Come il terrore, l’emozione che più di tutte prevale.

Terrorizzata dalla visione che si manifesta nel momento in cui i miei occhi focalizzano, nel momento in cui perlustrano a rallentatore ogni minima cosa.

Caos, rumore, passi, voci, tocchi.

Uomini che corrono come impazziti, uomini senza vita con il capo rivolto verso l'alto e gli occhi assenti. Chi tenta di portare in salvo i sopravvissuti, chi chiama i rinforzi e chi, come me, fissa la scena immobile.

Le mie iridi osservano i corpi inermi a qualche metro dalla mia figura, ricoperti di sangue e trasfigurati in maniera irriconoscibile.
Il liquido rosso colora ogni cosa e straripa, denso e scuro, dai corpi estranei.

Fisso senza emozioni la gamba di uno degli scagnozzi di Iabo, completamente staccata dal corpo, e la gola inizia a bruciarmi. Brucia in una maniera brutale.

La mia testa ripercorre i momenti antecedenti e si blocca immediata sull’ultima cosa che le mie iridi hanno avuto modo di vedere.

I suoi occhi scuri, il suo sorriso soddisfatto.

Le mie labbra si schiudono, la mia gola continua a bruciare e la mia voce fuori esce in un grido spezzato.

Un susseguirsi di no, no, no… ininterrotti.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora