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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Ascoltate " Reckless Love -
Cory Asbury "•

Arabella's Pov.

San Francisco, California.

Mint Hill è un quartiere che si trova vicino il centro di San Francisco, in California, appena sotto le pendici collinari del Buena Vista Park ed i piccoli quartieri confinanti. Abitazioni vittoriane, case lussureggianti e appartamenti ben tenuti sfilano lungo le vie principali, colorando il quadro generale ideato nella mia testa molti anni prima. La villetta circondata da un giardino fiorito e ben curato si trova esattamente in fondo alla strada, affianco alla cancellata di una casetta in stile vittoriana, attualmente disabitata. Casa mia si trova proprio a qualche metro da me, sempre la stessa, uguale, forse invecchiata negli anni ma ugualmente bellissima e piena di bei ricordi. Non ricordo bene cos'è che mi faceva sentire bene, se fosse principalmente la presenza di mia zia a farmi sentire così o semplicemente il clima che si respira tuttora ma la cosa strabiliante è la sensazione che percepisco proprio al centro, all'altezza del petto, nel momento in cui avanzo fino allo steccato che divide l'ingresso dalla strada. La facciata dell'abitazione, di un bianco sporco misto ad un grigio perla, si mescola perfettamente con la varietà di fiori colorati in giardino, sparpagliati senza un senso ben preciso lungo il breve sentiero che mi porta dritta al portico. L'altalena che ho sempre amato da bambina si trova ancora affianco al grande albero, sorprendentemente privo di accenni di invecchiamento, mentre la casetta costruita sopra di esso sembra intatta, uguale all'ultima volta che ci misi piede. Ogni cosa sembra essere al suo posto e la felicità raggiunge il picco massimo.

San Francisco è il mio nido, il luogo in cui ho passato sia i momenti migliori, che quelli peggiori: l'ala di rifugio e la mia prigione personale.

Trascino le valigie fino all'ingresso, lanciando diverse occhiate all'ambiente circostante, sorridendo di tanto in tanto quando i ricordi riaffiorano senza alcuno sforzo.

Il silenzio padroneggia ma non mi aspettavo qualcosa di diverso, giungere qui a tarda serata equivale ad incontrare solo i suoni indistinti degli animaletti della notte.

Busso senza aspettare, impaziente di rivedere la persona che mi ha cresciuta, che non mi ha mai abbandonata e che mi ha salvata da momenti di vero sconforto psicologico. Ha accettato di prendersi cura di me senza esitare un singolo istante, insegnandomi tutto ciò che le era possibile: educazione e sani principi. Non è facile essere un genitore, soprattutto se il figlio da accudire non è tuo ma di qualcun altro e capisco quanto possa essere stato difficile avere a che fare con me. La paura di non essere adeguata è sempre presente, quasi quanto il terrore di non sentirsi pronta a ricoprire un ruolo importante e decisivo.

Mia zia, però, nonostante le mille difficoltà è riuscita a farcela. Non sono mai stata una bambina tranquilla, pacata ed espansiva, bensì il contrario eppure non si è mai arresa con me. Con determinazione mi aiutava a rialzarmi e con il sorriso sulle labbra mi abbracciava, spazzando via qualsiasi macchia ed ombra. Gli scheletri nell'armadio graveranno su di me per tutta la vita ma sicuramente in maniera totalmente diversa. Sono cambiata, sono più forte e coscienziosa, tanto da riuscire a separare il mio passato turbolento con il presente decisamente aperto alla vita, al futuro. In parte, è solo grazie alle esperienze vissute se ho raggiunto tali consapevolezze ma so bene che se ad oggi sono qui, maturata quel poco che basta, è solo grazie ad Annerosie.

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