| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|
Il sudore che imperla la fronte si appiccica al mio corpo come una seconda pelle. Tre ore no stop di corsa e tutta la confusione è sparita nel nulla, si è dissolta come neve in una giornata di sole cocente. Correre è un toccasana per la mia salute fisica ma anche e soprattutto per quella mentale. Se dessi modo alla mia testa di abbandonarsi ai migliaia di pensieri che la affollano, potrei morire. La follia che si innescherebbe, se solo provassi a dare anche il minimo di importanza a questi concetti, mi porterebbe alla pazzia certa. La mia vita, in fondo, è sempre stata in balia di eventi potenti, vicende che avrebbero potuto abbattermi, schiacciarmi come un insulso di insetto eppure il mio carattere forte ha influito molto in essa. Sono inciampata, sono caduta e mi sono sbucciata così tante volte le ginocchia che, dopo un po', non ho sentito più alcun dolore. Sono rimasta ai piedi del mondo per anni quando tutto mi remava contro, quando ogni cosa mi sembrava solo un pretesto per infilzarmi più lame possibili ma poi mi sono rialzata. Ho afferrato quella mano invisibile, quell'energia che mi ha solo riportata a galla rendendomi la persona che sono oggi. Sono cresciuta conoscendo il dolore, entrando a contatto con esso come se fosse un mio familiare, e nonostante abbia conosciuto ogni sfaccettatura del male ho innalzato un muro così alto da proteggermi. Mi ha intaccata, questo è vero, e gli strascichi li porto dietro come cicatrici indelebili. Sono cresciuta dura, avvolta da un telo di insicurezze che viene mascherato dal finto orgoglio. Ho imparato a comprendere il mondo sbagliando, toccando con mano ogni retroscena e vivendo cercando un modo per allontanarmi da tutto ciò che poteva solo inabissarmi. Mia zia ha giocato un ruolo fondamentale nella mia vita e sebbene abbia fatto di tutto pur di non farmi mancare nulla, pur di inculcarmi i valori più importanti e pur di insegnarmi i veri sentimenti che meritano di essere considerati e vissuti, alla fine non è servito a nulla. Ho un carattere difficile, fin troppo, e so bene quanto sia arduo interagire con me. Me ne rendo conto ma sono fatta così e non intendo cambiare per nessuno. Forse potrei arrotondare un po' certi atteggiamenti, potrei essere un po' più paziente e potrei, magari, pensare prima di agire ma la mia indole irruenta prende il sopravvento quasi sempre.
Lily dice che sono fatta così e che ormai si è abituata, quindi non cambierò di certo per gli altri.
Con il fiatone a spezzare i miei respiri raggiungo la mia camera, entro senza bussare e richiudo la porta in un tonfo.
Le ragazze parlano tranquillamente per poi bloccarsi nel momento in cui si accorgono della mia presenza. Lily inarca un sopracciglio squadrandomi dall'alto verso il basso e poi sorride, sorride in maniera strana. Tuttavia, fingo di non accorgermene.
« Ara, corsetta mattutina?» la voce squillante di Jessy arriva alle mie orecchie e distrattamente annuisco.
Prendo diversi sorsi d'acqua e chiudo gli occhi beandomi della freschezza del liquido che scende giù per la mia gola.
« Dovevo sgranchirmi un po'» la butto lì scrollando le spalle.
« Certo, in effetti la troppa teoria ti ha rammollito» asserisce la bionda e dal tono di voce intuisco che la sua frase nasconda più di quel che vuole dare a vedere.
Jessy, parecchio ingenua, non si accorge di nulla e annuisce increspando le labbra in un sorriso dolce.
« Che fine hai fatto ieri? Ti aspettavamo ma non sei più arrivata»
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OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|
ActionCOMPLETA (DA REVISIONARE!) Arabella Nelson è una giovane ragazza di appena vent'anni, con un passato difficile alle spalle e tante insicurezze celate dietro ad una maschera di indifferenza e apatia. Finita la scuola, decide di arruolarsi insieme all...