La mensa è gremita di persone, chi si inserisce nella solita coda per accalappiarsi la pietanza accettabile e chi, come me, preferisce aspettare che tutti vadano via, in modo da poter scegliere qualcosa di commestibile da mettere sotto i denti. Al solito, gli obbrobri – perché chiamarle pietanze è troppo esagerato – non cambiano di una virgola, non esiste mangiare qualcosa che non sia purè verde o giallognolo, o qualche sorta di zuppa caratterizzata da un mix di spezie che ancora oggi non riesco ad accertare. Fortunatamente, nella famosa dispensa c'è sempre cibo che potrei mangiare e quindi non mi preoccupo ulteriormente. Al contrario di molti che, non sgarrando di una virgola, non sono a conoscenza delle mie scappatelle notturne in cucina. Di conseguenza, ingurgitano senza fiatare; anche se sono sempre più convinta che ci abbiano fatto l'abitudine.
I tavoli sono quasi tutti occupati, ovviamente dai soliti gruppetti giornalieri, che non aspettano altro che la pausa per poter spettegolare sui nuovi arrivati o sull'addestramento fiacco di qualche povera persona. Purtroppo, anche in questi luoghi esistono questi retroscena deplorevoli.
Individuo il solito tavolo, un po' più appartato rispetto agli altri, e mi dileguo velocemente. Gli occhi di Harley si posano su di me abbozzando un sorriso, io d'altro canto la imito ma il sorriso, che increspa le mie labbra, è molto più simile ad una smorfia.
Prendo posto, aderendo perfettamente allo schienale, e sollevo lo sguardo su Lily, – che si lascia cadere sulla sedia di fronte –, osservandomi con un cipiglio profondo. « Sbaglio o hai appena sorriso a Harley?» chiede scettica.
Inarco un sopracciglio. « Beh? Che c'è di strano?»
« Me lo chiedi davvero?» ribatte e nel frattempo toglie la pellicola dal suo piatto. A differenza della sottoscritta, ha preferito non aspettare il dopo cena perché afferma di aver troppa fame a causa degli esercizi pesanti ed estenuanti impartiti da Drew. Afferra le posate di plastica e taglia un pezzetto di carne, infilandolo in bocca il secondo dopo.
« Tu non saluti mai nessuno e, tanto meno, non sorridi alla gente» mi incalza masticando.
Storco la bocca disgustata dalla scena e Lily, intuendo l'antifona, apre la bocca scherzosamente con l'intento di far vedere il cibo tritato.
« Non è vero... », ribatto, ma quando alza entrambe le sopracciglia scettica, sbuffo. « Okay, è vero, ma ogni volta mi descrivi come una persona insensibile e burbera!» esclamo contrariata.
Scoppia a ridere rumorosamente, tant'è che molti occhi puntano il nostro tavolo curiosi, e ruoto agli occhi al cielo tirandole un calcio sotto il tavolo.
« Stronza bisbetica!» sbotta toccandosi il punto dolorante.
« Smettila, ti stai rendendo ridicola davanti a tutti» sibilo irritata, lanciando occhiatacce di avvertimento a coloro che si sono girati. Mi danno le spalle velocemente non appena se ne accorgono e, soddisfatta, torno nuovamente a guardare Lily.
« Cosa?» inveisco.
« Sei un tantino bisbetica e burbera, Ara, l'hai appena dimostrato»
Ruoto gli occhi al cielo imbronciata, e poggiando il gomito sul tavolo sostenendo il mio viso, la osservo mentre mangia tranquillamente.
« Odiosa» borbotto.
« Scorbutica» cantilena, continuando a guardarmi con un sorriso divertito.
Lascio cadere la discussione e Lily si dedica alla sua cena. Approfitto per osservare ogni viso presente, annoiata e scocciata per non poter far nulla a causa di questa ferita alla spalla. Il colonnello, dopo aver saputo dell'incidente al poligono, ha esplicitamente vietato e sospeso l'allenamento giornaliero. Il motivo scatenante è stato l'impossibilità di poter adempiere ad ogni tipo di esercizio, poiché la maggior parte richiedono l'impiego delle braccia.
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OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|
ActionCOMPLETA (DA REVISIONARE!) Arabella Nelson è una giovane ragazza di appena vent'anni, con un passato difficile alle spalle e tante insicurezze celate dietro ad una maschera di indifferenza e apatia. Finita la scuola, decide di arruolarsi insieme all...