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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Percorro il sentiero verde, che ormai conosco a memoria, perdendomi nei dettagli che essa mostra. La natura incontaminata è magnifica, mille volte meglio dei grandi ed importanti monumenti sparsi in giro per il mondo, sempre uguali, maestosi ma allo stesso tempo senza vita. Qui, invece, ogni giorno accade qualcosa di nuovo: un fiore che germoglia, i fili d'erba che si intrecciano accompagnando le radici degli arbusti sempre più resistenti ma, in fondo, vecchie dentro. La natura è tanto bella quanto imprevedibile, quasi come l'uomo, con l'unica differenza che le azioni non sono controllate ma avvengono spontaneamente; forze naturali che seguono il corso della vita, senza intralci, marchingegni e cattiveria. Al contrario dell'uomo che, spregevole, manipola ogni cosa distruggendo per mezzo della mente maligna tutto ciò che lo circonda. In passato, si cercava la felicità ed il bene, l'amore per le piccole cose, per la famiglia e per la semplicità. Adesso l'unica cosa a cui si dà importanza è il potere, la sete di autorità che spazza in uno spiffero tutti i vecchi valori di un tempo. Ma cos'è più importante? Avere tutto ma ottenendolo con la violenza o non avere nulla ma vivere spensierato, senza la costante paura di morire? La libertà è vita, il biglietto che ti fa spiccare verso la felicità eppure non tutti lo possiedono. Per molti potrebbe essere normale e a tratti noioso... lavorare, stare in famiglia e, chissà, magari lamentarsi se la giornata non va come vorresti ma in quanti sanno cosa voglia dire vivere nel terrore? Vivere senza un briciolo d'amore, affetto, familiarità... piccole cose che, inevitabilmente, trafiggono l'anima senza che tu possa accorgertene. Ed io rivedo la tristezza, l'angoscia e la paura negli occhi di Adham, nelle iridi scure come la notte del bambino che salvai settimane fa da una morte certa. E riesco a scorgere l'equilibrio tentennante delle sue emozioni, come vacillano alla ricerca della stabilità che fondamentalmente gli è sempre mancata. Perché potrebbe essere scontata ma non lo è affatto. Senza la rassicurazione non si va da nessuna parte, non si ha orientamento, solidità. Tuttavia, chi può biasimarlo? Non ha mai avuto nessuno a cui affidarsi, nessuno da abbracciare nei momenti tristi e bui della vita e la sensazione di angoscia mi assale, mi avvolge come un mantello invisibile ma talmente pesante da sentirne lo spessore.

Averlo tra le braccia mi fa sentire bene, a casa. Come sentire il calore emanato dal suo esile corpo o il suo fiato nell'incavo del mio collo. Non credevo di poter provare nuovamente certe emozioni dimenticate con il tempo eppure accade. La sensazione di pienezza si insinua in me inducendo le mie braccia a stringerlo con più vigore.

Il suo cuore batte ritmicamente e lo ascolto, chiudo gli occhi cullandolo come merita.

« Non sei tornata più... ti sei dimenticata di me? » balbetta tirando su con il naso, solleticando la mia pelle con il suo naso.

Un sorriso triste dipinge le mie labbra mentre le mie dita accarezzano la sua schiena leggermente incurvata. I gradini non sono così tanto comodi ma al momento non è questa la cosa che mi preme maggiormente, come non lo è la figura a qualche metro di distanza che mi fissa indecifrabile.

« Ehi... sono stata davvero impegnata in questi giorni ma sono tornata, non mi sono dimenticata di te,» lo rassicuro ma il mio cuore sprofonda quando percepisco la mia pelle bagnarsi. « non piangere, Adham»

« I-io pensavo che... non sei più venuta, pensavo che quelle persone cattive ti avessero presa come la mia mamma,» singhiozza. « anche la mamma mi ha promesso che sarebbe tornata»

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora