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Allison's pov
Torniamo nell'aula 'normale' per tre ore di seguito con la prof di lingue. Due parole: Mi. Sparerei.
Ancora ancora inglese, anzi, inglese ultimamente mi Piace abbastanza, sicuramente più di prima, ma francese non lo posso patire e prima o poi la farò pagare a Stefano che mi ha fatto mettere nella classe di potenziamento francese. Quel basta**o di cugino che mi ritrovo, quell'ipocrita ignorante che non sa manco come si scriva correttamente il presente del verbo avere!
Wow! Calmati, sei sempre così educata, questi impeti di rabbia mi colgono sempre di sorpresa, si può sapere che ti succede?
Sono nervosa ok?
L'amico Fausto è arrivato?
Ma che ne so e se mi arriva ti maledico.
Arriva intanto la professoressa Hanlon, con una camicia bianca, nella speranza che la faccia apparire più magra. Non capisce però che una camicia non fa esattamente al caso suo, visto che le aperture dei bottoni si dilatano al minimo volume in più. Risultato? Ha tutti i bottoni agganciati per miracolo, come se fosse obesa, quando invece è solo la camicia troppo stretta. Indossa un paio di pantaloni di simil sera, casualmente neri, lunghi e leggeri, a vita alta; un cardigan anch'esso nero e tacchi rosso laccato ai piedi.
Ha arricciato i capelli scuri e lisci, lasciandoli ricadere morbidi sulle spalle. Non è neanche poi così male, se non fosse per quella camicia così stretta.
Durante l'ora di inglese prendo appunti come una matta, a causa di una nuova regola grammaticale particolarmente difficile. Invece durante l'ora di francese, lotto per stare sveglia è una noia mortale, con tutte quelle R arrotolate e suoni eleganti che tanto non pronuncerò mai.
Eh vabbè, abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno, come dice il detto. Così finita l'ora, finalmente tiro un sospiro di sollievo, mentre aspettiamo la prof. Raston per l'ora di italiano.
O meglio, io e pochi altri la aspettiamo, i ragazzi e le ragazze in secondo banco fanno chiasso e quelli nelle ultime file, beh, si mangiano la faccia, che novità Vero? Mi volto nella direzione di Eric, in ultimo banco, stranamente solo e senza nessuna tr**a addosso. Ma come è possibile? Cosa è successo a questo ragazzo? Allora è davvero cambiato... dovrei fidarmi di lui più spesso.
Se qualcuno mi avesse detto circa un mese fa che Eric non mi avrebbe più picchiato, saremmo diventati quasi amici e che sarebbero successi tutti questi avvenimenti gli avrei riso in faccia senza alcun dubbio. In un mesetto, Eric non mi ha più picchiato, mi ha parlato civilmente e facendo discorsi sensati e a volte addirittura filosofici, ho conosciuto un sacco di persone SIMPATICISSIME come Chiara, ho conosciuto mio fratello, che non sapevo nemmeno di avere, sono uscita con dei ragazzi e ci ho anche parlato. Incredibile, non so cosa dire! Sono cambiata così tanto, in così poco tempo, quando credevo che la mia vita fosse la più monotona e che fossi inutile, ecco che sono arrivate tante di quelle situazioni che non avrei mai immaginato, che mi hanno fatto cambiare e hanno fatto cambiare la mia vita, in meglio, credo.
Penso questo, mentre sta entrando la prof, con un elegante vestito con gonna al ginocchio, fatta a tubino, bianca. La parte alta del vestito è bianca, con le 'spalline' larghe, che coprono interamente le sue eleganti spalle. Le solite inseparabili décolleté rosse su piedi e lo sguardo autoritario stampato in faccia. Il rossetto dello stesso colore delle scarpe e un leggero ombretto sfumato dagli occhi chiari le valorizzano il viso minuto, e i capelli chiari per l'età sono raccolti in uno chignon perfetto.
Mi sorride e va a sedersi dietro la cattedra.
"Bene ragazzi oggi ognuno di voi scriverà un testo a partire da questa frase, che fungerà da traccia. Potete partire o finire con questa frase, o anche solo ispirarvi, capito?"
Un momento di pausa durante il quale la classe annuisce.
"I più belli li leggeremo insieme e li manderò via email al giornalino della scuola"
Ognuno prende carta e penna e dopo la prof detta la frase.
"Il compito più difficile della vita è riuscire a cambiare se stessi" aspetta che tutti abbiano scritto e poi dice "buon lavoro, voglio vederne almeno uno pubblicato" e nel mentre mi guarda.
Inizio a scrivere una specie di 'tesi' a favore di questa frase, visto che ci sono passata e poi però scrivo che tutto alla fine è realizzabile, se lo vogliamo, ma anche se non lo vogliamo. Insomma, anche solo per colpa del susseguirsi degli eventi. Inizio a rileggerlo e correggere qua e là qualche virgola oppure qualche verbo.
Eric's pov
Non so minimamente cosa scrivere, ma voglio impegnarmi. Allison non deve pensare che io sia un ignorante, dopotutto non sono stupido, non ho solo voglia di studiare.
Poi però mi viene un'idea, così inizio a scrivere velocemente ciò che mi passa per la testa. Alla fine dell'ora sono riuscito a correggerlo anche, non mi sembra poi così male. Ma, intanto, non ho speranze, i temi più belli saranno come al solito quello di Allison e di Rose, anche lei abbastanza brava.
Vado a consegnare il foglio alla prof e metto i libri in cartella, per poi uscire.
Cammino guardando attentamente davanti a me per cercare Allison, mi deve far vedere i messaggi e sono sicuro che sia uscita prima, perché sono stato uno degli ultimi a uscire.
Poi, la trovo nel parcheggio.
"Come mai sei qui?"
"So che non ti piace farti vedere in giro con me, così sono venuta qui"
Ah che carina, hai visto? Si preoccupa anche di te, anche se non dovresti vergognarti per niente, anzi credo che dopotutto ci soffra di questo.
Dai stai zitta. Non posso farmi vedere in giro con lei e lo sai BENISSIMO.
"Va bene, fammi vedere i messaggi dai" dico. Lei mi passa il telefono aperto Nella chat e serro la mascella leggendo appena due righe. Se trovo quel basta**o non lo uccido, lo dissanguo... gli strappo il cuore, gli cavo gli occhi...
Va bene Eric basta calmati ok?
Va bene va bene.
"Non ho la più pallida idea di chi possa essere, ma lascia che ti dica una cosa, non permetterò a nessuno di farti del male, capito? Tu sei la mia piccoletta e nessuno ti tocca a parte me, capito? Se trovo quel basta**o potrebbe morire dissanguato"
"Dai calmati, non esagerare" ridacchia lei.
"Non ce la faccio a calmarmi. Se trovo quel maledetto come minimo gli spacco il naso. Non posso sopportare una cosa così"
"Tranquillo, non scappo via con un tipo strano che mi scrive questi messaggi"
"Per fortuna piccola" le sussurro all'orecchio.
Oh ma come siamo dolci oggi!
Smettila!
Mi sorride, ma il momento viene interrotto da uno squillo, dal telefono di Allison, di un messaggio. Lancia uno sguardo allo schermo e sbianca in viso, per poi guardarsi intorno, come un coniglio spaventato. Poi si lancia tra le mie braccia, piangendo.
"Calma piccola, shhh, cosa c'è?"
"U-un al-altro mess-ag-gio" dice balbettando per i singhiozzi.
"Fammi vedere" dico, seriamente preoccupato. Mi dà il telefono e vedo il messaggio: "Vi vedo. Ricordati che sei SOLO MIA. Non vorrei costringerti, ma sono obbligato a negoziare con quello stro**o a cui tieni tanto"
Chi è questo basta**o?
Se lo trovo altro che spaccargli il naso, lo uccido direttamente!
Un altro messaggio: "Smettila di abbracciarla!"
Mi guardo intorno ridandole il telefono e stringendola di più a me, mentre si calma. Sono abbastanza spaventato anche io, povera piccola, cosa può aver fatto?
Ca**o di stalker!
"Princess?"
"Da quando parli inglese?" La sento sorridere, a contatto con la mia pelle.
"Da ora. Comunque, stai tranquilla, lo sistemerò io quel maledetto, vieni ti porto a casa io, non mi fido" dico, aprendo l'automobile e facendola salire.
Metto in fretta in moto e lasciamo il parco della scuola, che ora mi pare così tenebroso.
"Eric? Posso chiederti una cosa?" Mi dice poi Allison.
"Si, dimmi, piccola"
"Venerdì viene la fidanzata di Jack a cena e per non farmi sentire sola, Jack ha detto di invitare anche te. Vuoi venire?" dice, diventando tutta rossa.
"Certo che voglio piccola"
"Smettila di chiamarmi piccola, mi sento a disagio"
"Va bene Allison" Dico, ridendo.
Le lancio un'occhiata e posso ancora vedere nei suoi occhi, la paura, per quello che sta succedendo a causa di quei messaggi.
Se trovo quel brutto cretino, gliene faccio passare di tutti i colori, per quello che le sta facendo passare.

Ciao pandas ♥️🐼 spero che questo capitolo vi sia piaciuto♥️ e se è così lasciate una stellina♥️ e se trovate errori ditemelo nei commenti ♥️♥️
Al prossimo capitolo ♥️♥️
Martina XX ♥️♥️

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora