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Allison's pov
È come se quelle basta**e non mi avessero mai minacciato, come se nulla fosse successo. Mi sembra di volare, è bellissimo sapere di poter contare su qualcuno, sapere che qualcuno sarà sempre lì a sostenerti.
Guardo alla mia destra e vedo questa persona. Chissà cosa ne sarà di noi, con il tempo. Bah, meglio non pensarci.
La professoressa Kingston, che oggi ha deciso di rimodernare il suo look con quei bei boccoli che le stanno da Dio, mi chiama, per darmi il test.
Vado alla cattedra e lei dice "Che c'è da dire? Ottimo come sempre" e mi porge il test sorridendo.
"Ah Allison, dimenticavo" dice. Mi giro e torno alla cattedra.
"Eric ti piace? Non te lo chiedo per sgridarti o chissà cosa, visto che prima non era un bravo studente, te lo chiedo come se fossi una tua amica" dice.
"Boh... credo di sì, ma lui non mi guarderà mai: sarà sempre con una ragazza molto più bella di me"
"Uhm ... io non sarei così pessimista, al tuo posto. Valuta bene le circostanze" dice lei e chiama il ragazzo successivo, così me ne torno a posto.
Resto a riflettere su questo per tutta la sua restante parte di lezione.
Dopo, arriva la professoressa Raston, che oggi indossa una camicetta bianca a pois neri, con un paio di pantaloni eleganti neri, di un tessuto frusciante e un cardigan di cotone beige scuro. Indossa un paio di orecchini molto grandi, ad anello, argentati. Ha raccolto i capelli in una crocchia sulla testa.
Decide di interrogare di letteratura.
Chiama Eric e me. Fantastico! Già ci ha lanciato un'occhiataccia quando ci ha visti assieme, ora ci manca che ci interroghi insieme.
"Clarke, dimmi un'opera importante di .... Uhm... Dante Alighieri"
"La Divina Commedia" dice, sicuro.
"Uhm... descrivimi un po' la sua struttura"
"È divisa in tre parti, dette cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ognuno ha 33 canti, tranne l'inferno che ne ha uno in più come introduzione"
Incredibile: Eric ha risposto correttamente alla sua domanda.
"Il vecchio Clarke sta tornando" dice la prof sussurrando, in modo da farsi sentire solo da noi due. Eric si trova alla mia destra e noi siamo sul lato destro della cattedra. Mi stringe la mano, senza farsi vedere.
"Uhm... bene, dimmi un po' cosa sono natura benigna e maligna"
"Allora, sono due concezioni di Leopardi, in un primo momento pensava che la natura avesse donato all'uomo l'immaginazione per salvarlo dalla ragione. Dopo ha pensato invece che la natura mira alla conservazione della specie e non al bene del singolo, per cui ha pensato che la natura avesse messo nell'uomo il desiderio di felicità senza mezzi per poterlo soddisfare" dice lui.
"Va bene basta Clarke, Allison tocca a te" dice lei.
Dopo che mi ha fatto varie domande, a mio parere più difficili di quelle di Eric, ci dice di portarle i diari.
La classe nel frattempo si fa i fatti suoi.
"Clarke, mi hai stupito, spero che tu continui così, perché sarebbe davvero una cosa positiva per te e per il tuo rendimento. Voglio mettere un po' di fiducia in te per darti lo sprint di ricominciare" dice e gli scrive un 8 1/2 sul suo diario.
"Allison, benissimo come al solito, bravissima" dice e mi scrive un 9+ a penna rossa sul diario.
Torniamo a posto e lui sembra davvero sprizzare gioia da tutti i pori, mi sembra davvero felice del suo voto. Forse non è vero che non gli importi nulla di come va a scuola. Forse gli importa davvero qualcosa del suo rendimento.
"Perché sei così felice?"
"Per il voto"
"Uhm..."
La prof inizia a spiegare un altro poeta e io prendo qualche appunto.
Poi, suona la campanella della ricreazione. Tutti escono, prof. compresa, tranne noi due.
"Allison, stasera devo passarti a prendere?" Chiede, attirandomi a lui.
"Credo he mi porti mio fratello" dico.
"Ma lascialo in pace con la sua fidanzata. Non puoi venire con me?" Chiede con la faccia da cucciolo.
"Va bene, cucciolo bastonato"
"Ehi" dice, stringendomi in un abbraccio.
"Eric, mi stai stritolando" dico.
"Oh, scusa" dice, lasciandomi andare.
"Quindi vieni con me?" Dice poi, guardandomi negli occhi.
"Si, vengo con te"
"Menomale" dice, baciandomi la fronte.
"Come mai oggi sei così dolce?" dico.
"Ieri mi sei mancata un sacco" dice sedendosi e facendomi segno di sedermi su di lui. 
Scuoto la testa e mi siedo sulla mia sedia. "Ah, sono davvero mancata a Eric Clarke?"
"Certo piccolina, perché non ti sei seduta?"
"Ma se sono seduta di fronte a te!"
"Intendevo sulle mie cosce"
"Ah, peso troppo, non voglio" dico.
"Ma se tu pesi troppo, io sono un elefante. Vieni qui, dai." dice e scuoto di nuovo la testa.
"Daiiii" dice e alzo gli occhi al cielo. Vedendo che non mi muovo, mi prende di peso e mi poggia su di lui, delicatamente. Nel frattempo posso vedere i suoi muscoli che si gonfiano.
"Vedi, sei leggerissima" dice.
"Sei uno stupido" dico, ridendo.
Lui mi lascia un bacio sul collo.
"Eric!" Esclamo.
"Che c'è?"
"Siamo in classe!"
"Eh vabbè, era solo un bacetto"
Mi alzo e lui mi guarda contrariato.
"Fa male troppo romanticismo, sai?" Dico, ridendo e andandomene.
Questo ragazzo mi farà uscire matta, è come una droga, ne ho sempre più bisogno, da quando ho imparato a conoscerlo.
La sua presenza nella mia vita è NECESSARIA, ormai. Come confidente, amico e come qualcos'altro, magari...
La campanella suona di nuovo e tutti entrano in classe, me compresa e mi risiedo al mio posto. Il prof. Brown arriva dopo poco, in jeans e camicia.
"Allora ragazzi prima di tutto, un avviso, per gli alunni interessati ai corsi di tutoraggio. Inizieranno dalla settimana prossima, il lunedì e il giovedì. Comunque ora daró un foglio agli interessati e lì troverete tutte le informazioni"
Eric's pov
Il prof. passa tra i banchi, chiedendo silenziosamente a tutti se siano interessati o meno al progetto.
Quando arriva al nostro banco, mi dà il foglio senza chiedermi nulla e guardandomi come dire: ne hai davvero bisogno, quindi non mi interessa se non vuoi farlo. Poi ne dà uno ad Allison, che partecipa sempre.
Le dice qualcosa all'orecchio che non riesco a sentire.
Quando si allontana, le chiedo: "Che ti ha detto?"
"Niente curiosone" dice, sorridendo.
"Dai, per favore"
"Va bene. Mi ha detto che ti dovrò far fare matematica, se ci sarai" dice.
"Con piacere" rispondo.
Il prof spiega qualcosa e mi sforzo di stare attento, nonostante la lezione non mi interessi, prendendo qualche appunto sul quaderno, che prima era bianco.
Il prof mi lancia spesso delle occhiate. Non capisco se stia cercando di scoprire qualcosa sul mio improvviso scrivere sul quaderno in modo ordinato, oppure su me ed Allison.
Poi l'ora finalmente finisce.
Aspettiamo la professoressa Castle, per fare religione, ma alla fine non arriva nessuno. La bidella ci dice, dopo che il prof Brown se ne è andato da 5 minuti, che la prof è assente.
Mi alzo, intenzionato ad andare fuori.
"Vieni fuori con me al parco?" Chiedo ad Allison.
"Uhm... ok" Risponde. Mette nello zaino il materiale e mi sorride, mentre ci avviamo tutti in giardino.
Passeggiamo un po' e poi ci sediamo su una panchina, mentre tutto gli altri sono svaniti chissà dove, a fumare.
"Come va?"
"Perché me lo chiedi?"
"Beh, stamattina non mi volevi nemmeno parlare..." dico.
Mi dà una manata sulla spalla, divertita.
"Tutto benissimo, ora" dice.
"Bene"
Stiamo abbracciati per un po': lei con la testa sul mio petto e io con il braccio attorno al suo fianco.
Qualche tempo fa, piuttosto che stare così abbracciata a me, si sarebbe messa in ginocchio a prendere calci.
Ora, è tutto diverso. Sembra che io stia parlando di secoli fa...
a questi pensieri sorrido.
La stringo un po' di più a me.
"Ah, Allison, mi sono dimenticato di dirti una cosa..." dico.
"Dimmi"
"Allora, domani Chiara festeggia il suo compleanno e ti vorrebbe invitare..."
"Eric, me lo dici solo adesso? E io quando lo compro il regalo? Oggi devo andare a lavorare..."
"Calma calma... hai un lavoro?"
"Si, certo, in una pasticceria"
"Ah, comunque, se vuoi, ti accompagno al centro commerciale per prenderle qualcosa" dice.
"Ma non so cosa prenderle... comunque in cosa consisterebbe il compleanno?"
"Andiamo in pizzeria con alcune sue amiche e amici" mi irrigidisco.
"Che hai?"
"No, Niente" dico, respingendo il pensiero di Allison con un altro ragazzo  alla festa.
"Comunque va bene per me. Cercherò un regalo. Sai cosa potrebbe piacerle?"
"Uhm... un braccialetto o un paio di orecchini. Le piacciono molto"
"Ma io non posso comprare qualcosa d'oro o d'argento!" Esclama.
"Tranquilla. Qualsiasi cosa le andrà bene." Dico, non per tranquillizzarla, ma per davvero.

Ciao Pandas🐼♥️😍 Spero che questo capitolo vi sia piaciuto♥️♥️ e se è così lasciate una stellina ⭐️⭐️e se trovate errori ditemelo nei commenti📝e scrivete suggerimenti, pareri e giudizi. ♥️♥️
Scusate se non ho pubblicato per un sacco di tempo 😢😢😢
Al prossimo capitolo ♥️♥️
Martina XX ♥️♥️
Domanda del giorno: mare o montagna?♥️♥️
Mare ♥️♥️
P.S. grazie mille per le 7000 visual che abbiamo raggiunto l'altro ieri (1/08/2018)♥️♥️♥️♥️

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora