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Eric's pov
Appena finita la verifica di geografia, Allison, si catapulta letteralmente fuori dall'aula. È strano, non è una ragazza che, di solito, si comporta con impulsività e frettolosità. In più, credo sia quanto meno curioso il fatto che non abbia utilizzato tutto il tempo a disposizione per finire, ma abbia consegnato appena finito. Sarà sicuramente successo qualcosa?
Faccio finta di niente e finisco la verifica. Certo, magari non avrò saputo tutto, ma mi sono impegnato e, di sicuro, non ho lasciato il foglio in bianco. Una volta terminato, metto l'astuccio e i pochi altri quaderni e libri, che ho messo nel sottobanco, dentro lo zaino. Quindi, esco con tranquillità, senza che ci sia nessuno a corrermi dietro. Nonostante sembri molto calmo, in realtà, adesso, i miei pensieri sono un minestrone sconnesso di fatti, che sto cercando di riordinare con un filo logico. Sia i miei pensieri che la mia amata vocina, mi rimandano ad una sola cosa, o meglio, ad una sola persona: Allison. Cosa può essere successo? Non è da lei comportarsi così. Vabbè, lo scoprirò.
Mi avvio verso il parcheggio, pronto per vederla lì, seduta su una panchina, scocciata per il mio ritardo. Durante il tragitto penso addirittura a delle possibili scuse da farle, anche se, conoscendola, non me le chiederà mai. Mi avvio verso l'auto e non la vedo: non è per niente divertente, Allison! Faccio il giro dell'automobile. Possibile che sia così bambina da giocare a nascondino? Non la ritengo un'opzione molto plausibile. È sempre così seria e timida, non si comporterebbe in questo modo. Oppure, è possibile che non ci sia proprio e che sia io lo scemo, a fare il giro attorno all'auto come una gallina? Ben più probabile.
Mi fermo: chiaramente Allison non c'è. Se davvero stesse giocando a nascondino, sarebbe già scoppiata a ridere. Stranito, apro la portiera del guidatore e mi sistemo sul sedile, massaggiandomi la fronte e le tempie: cosa ho sbagliato? Cosa ho fatto oggi?
Perché lei non è qui?
Eric, oggi tu non le hai fatto proprio niente, ma direi che, se qualcosa l'ha spinta a non venire qui, deve essere per un motivo serio. Fino ad un attimo fa, era terrorizzata a causa dello stalker: pensa! Deve essere successo qualcosa che la avrà spaventata ancora di più. Ovviamente, ora come ora, non è possibile sapere quanto potrebbe essere accaduto, ma non fartene un cruccio: avrà avuto una buona ragione per fare ciò che ha fatto.
Se lo dici tu. Non lo so, mi sembra così strano da parte sua, speriamo solo che non le sia successo nulla.
Metto in moto e faccio manovra, per poi guidare verso casa, con velocità sostenuta. Però devo dire una cosa: è davvero frustrante non poterla vedere e non sapere cosa faccia. Arrivo a casa e sto ancora rimuginando sulla questione.
"Ciao Chia" dico entrando in casa. Lancio un'occhiata al calendario: mancano due giorni al compleanno di Chiara, che cade di sabato, il 27 ottobre.
"Ciao Eric. Possiamo parlare un attimo?" Chiede, titubante.
"Certo" dico.
"Ok arrivo subito, butto la pasta" aggiunge.
Mi accascio sul divano: è stata una giornata dura. Due verifiche! Sono esausto. Chiara arriva dopo poco, allegra.
"Di che volevi parlarmi?" Dico, sospirando.
"Ti annoio? Ti vedo stanco"
"No, no, ti ascolto volentieri. È stata solo una giornata pesante a scuola"
"Ok. Allora come prima cosa: sabato festeggio il mio compleanno. Posso invitare anche Allison?" Chiede.
"Si, perché me lo chiedi? Perché ci saranno anche alcuni miei amici, maschi si intende, non vorrei che ti prendesse un attacco di gelosia senza pari" mi dice, con aria beffarda. Le rispondo alzando il terzo dito.
"Poi?" Dico.
"Secondo. Sul tuo registro elettronico c'è una novità, nella sezione 'note', per cui poi dacci un'occhiata" dice. Che diamine ci sarà scritto? "L'alunno Eric Clarke è disattento e disinteressato alla mia lezione, cosa che ritengo grave e che ritengo causa dei suoi scarsi risultati"???
"Terzo, è arrivata una bella letterina per te, credo che ti piacerà davvero tanto" dice strizzandomi l'occhiolino e porgendomela.
Non vedo l'ora di aprirla, chissà cosa ci sarà scritto!!! Guardo entrambi i lati ma non vi è traccia del mittente, c'è solo il timbro postale e l'indirizzo. Chissà cosa dirà! Spero che siano notizie buone.
Salgo di sopra, con la busta in mano e lo zaino in spalla. Mi butto sul letto e la apro. Ci sono dentro quattro o cinque fogli. Cosa sarà di così importante? Penso, a causa di tutti quei fogli.
Inizio a leggere, ma, prima, l'occhio mi cade sul fondo della lettera, dove leggo il mittente. Il mio respiro si ferma e il mio cuore perde un battito, per poi iniziare a galoppare sempre più velocemente, come se stessi correndo.
" Mercoledì 24 ottobre
Egregio sgr. Clarke,
vorremmo informarla delle nostre ultime decisioni relativamente ad una questione che la riguarda da vicino. Come ben sa, la nostra società, possiede una squadra nella serie A, ma molte squadre giovanili. Sappiamo che lei, ormai, ha raggiunto la maggiore età, perciò potrebbe ottenere un ingaggio. Abbiamo mandato osservatori in borghese si suoi allenamenti e alle sue partite. È davvero un giovane promettente, sia in attacco, ma soprattutto in porta. Siamo lieti di informarla che alcune sue parate e alcuni suoi gol, sono stati spettacolari: eravamo presenti quando è riuscito a segnare un gol di rovesciata. Proprio per questo motivo le abbiamo scritto questa lettera. Speriamo che possa accettare la nostra richiesta di diventare il portiere della prima squadra, della leva 18/19 anni. Le abbiamo inviato i moduli per l'iscrizione e per il pagamento."
Distolgo un attimo gli occhi dalla lettera e guardo gli altri fogli, contratto di iscrizione, bollettino... riprendo a leggere, con il cuore che non accenna a rallentare i battiti.
"Visto che lei è maggiorenne e sembra davvero competente, le proponiamo anche un ingaggio: allenatore della leva di bambini di 8/9 anni. Speriamo che la sua simpatia e la sua giovane età, aiutino i nostri piccoli campioni. Ci raccomandiamo: se accetterà il lavoro, li alleni bene, sia severo, ma non troppo, devono anche divertirsi, dopotutto. Negli altri fogli che le abbiamo allegato, vedrà il contratto di lavoro, il modulo per gli orari e tutto ciò che riguarda il suo lavoro e le regole principali da rispettare all'interno della società. Spetterebbero poi a lei, in caso di assunzione, la scelta delle magliette e del restante materiale, quindi le ordineremo come lei vorrà ci dirà.
Speriamo in una sua positiva risposta.
Cordiali saluti.
La direzione"
Io non posso ancora credere ai miei occhi. Mi tiro un pizzicotto sulla guancia, poi un leggero schiaffo.
No, no, è tutta realtà. Ho quasi paura che la lettera scompaia dalle mie mani, tanto è positiva e ai limiti del possibile. Come se fosse solo un miraggio. Lancio di nuovo un'occhiata al timbro della direzione che porta il nome della squadra e allo stemma. Non potevo sperare in qualcosa di meglio!!!
Non credevo nemmeno possibile che mi stessero osservando, giocavo bene si, ma non ritenevo di giocare abbastanza bene per questo team, che è davvero prestigioso. Rimetto tutto dentro la lettera, con cura, deciso ad andare oggi stesso alla società per fare l'iscrizione e firmare il contratto di lavoro. Finalmente ho una soddisfazione.
Chiara aveva detto che c'era qualcos'altro da guardare... ah si... il registro elettronico. Vado sulla sezione delle note e trovo uno scritto della Raston. Inizio a leggerlo:
"L'alunno Eric Clarke, ha dimostrato di avere idee interessanti sugli argomenti e di poterle sviluppare in maniera eccellente. Per questo ritengo che dovrebbe impegnarsi maggiormente. A causa del suo ultimo tema, scritto particolarmente bene, ho deciso di pubblicarlo sul giornalino scolastico del liceo. I miei complimenti"
Cosa? Per la terza volta nella giornata strabuzzo gli occhi: prima la Raston legge il mio tema, poi la lettera dalla società e ora questo! Io davvero non riesco a credere ai miei occhi: è tutto così, surreale!!
A dire poco ...
Grazie di esserci sempre a rovinare i momenti migliori...
Sempre a tua disposizione!
Decido di scendere. Un odore di pasta al sugo e polpette mi guida alla cucina, dove mia sorella è intenta a mettere in tavola la pasta. Fatto ciò, ritorna ai fornelli per finire di cuocere le polpette.
Io arrivo in cucina e lei puntualmente si gira. Le rivolgo un gran sorrisone.
"Dal tuo sguardo direi che la lettera diceva solo cose positive" dice.
Oh non positive, Chiara, stupende!
Annuisco.
"Beh, allora cosa stai aspettando, non tenermi sulle spine: racconta!!" Esclama.
Così inizio a dirle il contenuto della lettera...

Ciao pandas ❤️🐼spero che questo capitolo vi sia piaciuto❤️❤️ e se è così lasciate una stellina⭐️ e se trovate errori ditemelo nei commenti 📝❤️
Pandas mi dispiace un sacco di non essere riuscita a pubblicare ... ma sono stata davvero impegnata quindi ecco il capitolo.. spero che vi piaccia 😘
Scrivetemi qui sotto nei commenti o nei messaggi privati dei consigli per la storia😘😘, per farla migliorare😘😘, così vi piacerà di più e sarete più partecipi❤️❤️
Al prossimo capitolo❤️❤️
Martina XX ❤️🐼❤️🐼
Domanda del giorno: che scuola fate? Io devo iniziare il Liceo Classico 😂❤️

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora