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Eric's pov
Allison si sveglia improvvisamente, urlando. Si mette a sedere, si copre il viso con le mani e cerca di calmarsi.
Mi avvicino a lei tentando di calmarla.
Povera la mia piccola!

Alla fine riesco anche a cavarle fuori il contenuto del sogno.
Dopo il suo bacio, lungo e appassionato, ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
Le sorrido.

Lei si avvicina ancor di più e mi abbraccia. La sento inspirare, ma percepisco anche il battito del suo cuore, ancora accelerato.

Poi inizia a darmi una serie di bacini sul collo, che mi solleticano. Risale l'angolo della mascella e arriva fino all'angolo della bocca, poi riprende a baciarmi sulle labbra.

Sorrido. Ci stacchiamo e dico: "Ci alziamo?"
"Va bene" dice lei, staccandosi da me e alzandosi.

"Che facciamo?" Domando, guardandola mentre indossa solo la mia camicia slacciata e la biancheria.
"Boh, tu che faresti" dice, guardandomi.

"Film?" Provo a dire.
"Ne abbiamo già visti tanti..."
"Shopping?"
"Non possiamo uscire non ricordi?"

Sto pensando a qualcosa da fare ma poi lei dice: "E se giocassimo ai videogiochi?"
"Vuoi giocare ai videogiochi?" Le chiedo, parecchio perplesso.
"Si, ma non ci ho mai giocato" dice lei.
"Uhm... mi sorprendi sempre, piccola"

"Una delle tante capacità delle donne..."
"Ti stai forse prendendo gioco di me?"
"No, non lo farei mai"
Le scocco un bacio sulla guancia.

Saliamo sul soppalco e iniziamo a giocare. Non sono competitivo, potrei anche lasciarla vincere, sembra impegnarsi così tanto...

Mi soffermo un attimo a guardarla e poi riprendo a giocare, battendo freneticamente sui tasti.
Per quanto ci provi, non riesco a farla vincere: è un disastro!

Abbiamo finalmente trovato qualcosa che non sa fare!
"Mamma mia, che disastro..." mormoro ridacchiando e scherzando e lei mi lancia un'occhiataccia imbronciata, ma si sta mordendo il labbro perchè fatica a rimanere seria.

"Voglio giocare un'altra partita!" Esclama.
"Va bene" acconsento, avviandone un'altra.

Alla fine riesce ad avere un minimo di dimestichezza con i tasti del controller e, anche se non vince, è felicissima.

"Che ne dici se mangiamo?" Dico, visto che mi brontola lo stomaco. Un trillo dal cellulare.
"Dico che va bene" dice lei, saltandomi addosso e lasciandomi un bacio sulla guancia.

Non la vedevo così allegra e spensierata da... mai. È sempre così immersa nei suoi pensieri, a riflettere su tutto.
Forse non ha ancora capito che sono un ragazzo schietto e che dovrebbe prendermi alla lettera.
È sempre sotto effetto dei rifido freni inibitori e non si lascia mai andare, ma ora sembra tornata ... una bambina.

Forse non ha avuto molto tempo per godersi appieno quel tempo con la morte dei genitori e tutto ciò che ne è derivato.

Accidenti a me! Anche io ci mettevo la mia sostanziosa parte. Ringrazio il cielo di aver smesso.

"Ehi, che hai?" Mi dice, quando siamo scesi dal soppalco.
"Niente"
Non se la dà a bere, ma lascia correre. Dopotutto, perché rovinarsi una giornata felice come questa per delle stupide riflessioni.

Non passa una bella giornata da troppo tempo. Controllo il cellulare: un'e-mail dal capo.
Se i messaggi sono un modo di comunicare molto freddo, bene, le email lo sono ancora di più.

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora