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Leggete lo spazio in fondo, è davvero molto importante pandas ♥️🐼
Allison's pov
Sono molto più tranquilla ora che mi sono sfogata con il professore, anche se, dopo tutto, un po' di angoscia mi rimane: avevano detto di non farne parola con nessuno. Dopotutto non rispettato gli accordi, giusto? Anche se proprio accordi non sono stati, ma non li ho rispettati.
Cosa posso fare ora? Se lo venissero a sapere? Cosa mi farebbero?
Eric non permetterebbe loro di farti niente, è cambiato.
La campanella suona e mi siedo tranquillamente al solito posto.
In poco tempo arriva la professoressa di geografia, che oggi indossa un vestito nero a maniche lunghe, che le arriva a metà polpaccio. Ma dico, si vede? Si guarda allo specchio quando si veste? Anche se non è grassa, ma nemmeno magra, un vestito che le arriva a metà polpaccio, le tronca la gamba e la rende grassa.
Fatti suoi! Cosa posso farci?
"Bene ragazzi, liberate il banco, vi avevo detto che ci sarebbe stata verifica" dice con aria ovvia e scocciata.
Me ne ero dimenticata! Metto via tutto e aspetto il foglio. Una volta che questo mi viene consegnato, leggo rapidamente le domande:
1) parla della storia dell'America
2) scrivi qualcosa su uno stato a scelta tra i seguenti: Stati Uniti d'America, Canada, Messico, Cuba.
3) scrivi qualcosa sull'economia di Cina e India
Vabbè dai è fattibile, anche se il tempo è un po' poco. Inizio a scrivere come una matta, per far stare quante più nozioni possibili.
Finita la verifica, la rileggo e consegno, con qualche minuto di anticipo.
Inizio poi a farmi lo zaino e una volta suonata la campanella, vado fuori. Corro poi giù per le scale fino al cortile. Come faccio? Vado con Eric e me ne frego? O Non vado con lui? Se mi vedono sono nei guai, forse è meglio andare da sola. A Eric non dispiacerà così tanto essere solo in macchina. Mi avvio quindi a piedi verso casa mia, attraverso la strada, giro a sinistra e vado dritta. Quando sono ferma davanti al citofono, vedo un'ombra dietro di me, schiaccio sul mio interno.
"Ciao Allison" dice una voce. La riconosco a stento, mi giro e mi trovo faccia a faccia con Marcus. Indossa un paio di pantaloni scuri eleganti, una camicia bianca e una cravatta scura. Ha uno sguardo agghiacciante stampato in volto, mi si gela il sangue nelle vene, appena lo vedo. Una specie di ghigno: un sorriso da orecchio a orecchio, che lascia vedere tutti i denti bianchi e due occhi spalancati che mi fissano, possessivi e inquietanti. Non ho mai visto nei suoi occhi tanta avidità e tanto disprezzo.
"C-cia-o Marcus" Dico balbettando, appena mi ricordo del suo saluto. Mi ero persa nel guardarlo. Sembra un clown pazzo dei peggiori film horror. Di quelli che ti fissano e inclinano la testa a sinistra e poi a destra, a ritmo con la musichetta di qualche vecchio carillon. No Allison, non pensarci nemmeno.
"Come mai da sole?" Mi chiede poi, mutando espressione. Per fortuna: appena la smette di fare quello strano sorriso, tiro un sospiro di sollievo.
Faccio uno sguardo stranito: lui non sa di Eric, non sa dello stalker che mi costringe a stargli lontano.
"Perché, con chi dovrei essere?" Chiedo. Lui ride rumorosamente, per poi dire: "Beh, con Eric"
Stavo guardando dietro di lui, avevo giusto notato la sua macchina e affianco alla sua, una a me familiare. Mi stavo giusto chiedendo come avessi fatto a non accorgermi del loro arrivo, quando, queste parole, mi sono crollate addosso, per la seconda volta nella giornata.
"Perché dovrei stare con Eric?" Chiedo. Devo sapere la verità, ne ho bisogno, ma al tempo stesso sento che non mi piacerà di certo questa realtà.
"Beh, ci stai sempre: ti porta a scuola, ti riporta a casa" dice, sorridendo timidamente. Per un attimo riconosco il ragazzo che avevo visto e conosciuto a scuola. Ma ... aspetta... lui come fa a saperlo? Come fa a sapere tutto questo?  Lui non sa niente.. come è possibile?
"Ma, ch-chi te lo ha d-detto questo?" Dico, a fatica.
"Beh piccola mia, ti osservo, le vedo le cose che fai e ti devo confessare che alcune non mi piacciono proprio" dice, sussurrando.
"C-che vuoi dire?"
"Come? Non hai ancora capito?" dice con tono canzonatorio.
"Cosa dovrei capire?" Dico, spingendo di nuovo le dita sul citofono. Cavolo, perché Jack non apre?
"Come sei ingenua! Come una bambina! Vedi bambolina, io ti osservo, ti osservo sempre. Ma quando stai con Eric proprio non riesco a capire cosa tu abbia sotto questi capelli tanto belli. Bambolina, tu mi piaci, mi piaci un sacco"
"Marcus prima di tutto non parlarmi come se fossi uno stupratore perché mi fai sentire molto a disagio. Secondo, non provare più a chiamarmi bambolina. Terzo, ti ho già detto che non posso stare con te, sei un mio professore"
"Shhhh shhhh, fai silenzio bambina. Non sai quasi nulla di me, potrei lasciar perdere il lavoro e non cambierebbe tantissimo la situazione. Bambola, sono ricco sfondato" parla proprio come un ubriaco. È davvero in un pessimo stato.
Distolgo lo sguardo dalla sua faccia è guardo dietro di lui: la macchina di Eric è ancora parcheggiata lì davanti, ma che aspetta lui a scendere?
"Non mi interessa, tu non mi piaci Marcus e non mi piaci nemmeno quando fai così" sentenzio.
"Oh, non dire così bambola, mi farò apprezzare, prima o poi, anche se la vedo come una cosa parecchio difficile"
"Non chiamarmi più bambola" dico, trattenendo le lacrime, dovute alla rabbia, alla stizza e alla disperazione.
Maledetto!
"Cosa vuoi da me?" Dico, con la voce che si spezza a metà frase, a causa del nodo che ho nella gola.
"Bambola allora, io vorrei essere il tuo ragazzo, sarebbe tanto bello e tanto semplice"
"Perché dovrei farlo?"
"Beh perché la smetterei di mandarti questi" dice, alzando il cellulare e mostrando una chat, composta solo da messaggi da parte sua.
Come...? Ca**o! Non é possibile: non ci credo e non ci voglio credere. Non è possibile che Marcus sia lo stalker! Non è possibile, un ragazzo buono ed educato come lui, che si mette a scrivere messaggi come un maniaco possessivo?
Come può essere cambiato così tanto? Una lacrima mi scivola silenziosa lungo la guancia e lui sorride, nel vederla. Mima con le labbra un 'mi dispiace'.
"Perché lo hai fatto?" Dico, trattenendo i singhiozzi.
"È stata tutta colpa tua, bambola"
"Smettila di chiamarmi bambola e dimmi perché hai fatto quello che hai fatto"
"Sai bambolina, fa soffrire essere rifiutati, fa soffrire tanto, ma tu, tu hai così tanti ragazzi che ti stanno dietro che uno in meno non avrebbe causato un grande problema, o sbaglio? In più era anche un tuo professore, ma a te, cosa interessava dei suoi sentimenti? Beh niente, bambolina. Ma non immaginavo di diventare così pazzo, a stare dietro a te. Non immaginavo di uscirne come uno psicopatico da un manicomio, o come un ubriaco dal pub. No, non lo avrei mai immaginato. Se c'era una cosa che non mi mancava era il senno, ma evidentemente la vita gioca brutti scherzi. Cosa vuoi farci bambolina?"
"Smettila, dimenticami, non parlarmi più così, non chiamarmi più bamboline e non provare più a rivolgermi la parola. Devi solo dimenticarmi, trovati una distrazione, cambia scuola, fai quello che vuoi, ma fai finta che io non ci sia mai stata e lasciami in pace, farà bene a tutti e due, vedrai" dico, con aria materna, girandomi poi per suonare di nuovo al citofono. Mi volto e lo trovo a due centimetri da me, mi faccio piccola piccola contro il muro e lo guardò. Guardo quegli occhi che prima mi piacevano parecchio e quel viso, di un ragazzo, che mi è sembrato così simpatico ed educato, i lineamenti sconvolti dalla follia e i brevi lampi che passano per quegli occhi.
Piano piano si avvicina ancora e sussurra al mio orecchio.
"Non riesco e non riuscirò a dimenticarti, bambolina"
Si allontana un po', di nuovo, poi inizia a spostare lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
"Come farei a dimenticarti?"
"Fallo e basta"
"Spiegami come e io lo farò"
"Cambia scuola, cambia città, cambia vita" dico.
In un attimo le sue labbra sono di nuovo sulle mie. Come può baciarmi dopo tutto questo? Come può fare finta di niente, come se non gli avessi detto nulla? Ma quest'oggi non è stato solo l'ultimo giorno in cui avrei rivisto Marcus, è anche stato il giorno del mio primo vero bacio.
Anche se è stato così strano, baciare quello che mi ha terrorizzato, è stato comunque un momento che non dimenticherò facilmente, a causa delle forti emozioni: disprezzo, paura, agitazione, rabbia, disperazione...
No, decisamente, non me lo scorderò mai.

Ciao pandas♥️🐼 spero che questo capitolo vi sia piaciuto♥️ e se è così lasciate una stellina♥️ e se trovate errori ditemelo nei commenti ♥️♥️
OK: VI PARLO DI QUELLO CHE VOLEVO DIRVI, CON LA FRASE A INIZIO CAPITOLO.
Allora essendo che ho visto, come ho già scritto nello spazio autrice dello scorso capitolo, sempre meno sostegno per la storia😞, vi chiedo di scrivermi una ‼️‼️sincera ‼️‼️recensione, un giudizio o anche dei pareri per migliorare♥️♥️. Nel caso non vogliate esprimere con le vostre parole quanto detto sopra, ho deciso di mettere nella sezione dei commenti qualche emoji (da 3 a 5, devo ancora decidere) con dei possibili giudizi generali. Se non voleste appunto scrivere la recensione, mi fareste davvero un piacere a mettere una risposta (qualsiasi cosa: un emoji, un punto ...) al commento che più rappresenta il vostro giudizio♥️♥️. Ve ne sarei davvero grata♥️♥️. La vostra opinione conta molto😘😘, secondo me e mi aiuta davvero tanto a migliorare la storia♥️♥️. Per cui se voleste darmi anche dei pareri su qualcosa da cambiare😘😘, sono disponibile ad ascoltarvi sia nei commenti♥️ che nei messaggi privati♥️ (per i più timidi). Dopo questa pappardella che spero 😊abbiate letto, vi ringrazio per quanto abbiamo raggiunto finora😍😍♥️♥️
Domanda di oggi: colore/i preferito/i? ♥️🐼😘
Bianco, azzurro, bordeaux e nero (molto decisa) 😂😂
Al prossimo capitolo ♥️♥️
Martina XX ♥️♥️😍

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora