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Allison's pov
Alla fine, dopo la nostra breve permanenza nella neve, andiamo a fare shopping.

Arrivati al centro commerciale, mi fermo a guardare l'ingresso di vetro. Oltre quella sottile porta si vede una luce calda, mentre qui fuori sembra tutto freddo. Sarà colpa della temperatura, della neve o della luce, ma sembrano due mondi distinti.

Entriamo dentro e subito andiamo a mangiare. Quando mai non ha fame?
Ordina per sé una ciambella al cioccolato e un cappuccino, mentre io prendo dal frigo delle bibite, una bottiglietta d'acqua.

Lo guardo mentre si ingozza. Come fa ad avere sempre fame? Ma soprattutto, a non ingrassare mai?

"Perché mi guardi così?" Dice, piegando la testa di lato, divertito.
"Perché mangi e non ingrassi!".
Improvvisamente, come colpito da un fulmine, si rabbuia.

"Perché fai caso a queste cose?"
"Io ... non lo so. Mi guardo e ti guardo e penso 'Accidenti, Allison. Se tu mangiassi così saresti senza dubbio una balena spiaggiata!'. È semplice, ma non so perché lo notò, di preciso.".
"Ti avevo detto di smetterla!".

"Smetterla di fare che cosa, Eric?".
"Non far finta di non capire! Devi smetterla di pensare a te stessa come a una balena! Sei magra Allison, lo sei anche troppo. Sono stufo e arcistufo di ripetertelo. Cosa devo fare per fartelo capire?" Sospira.

"Scusa.".
"Smettila di scusarti. Non devi scusarti sempre. Perchè lo fai? Perchè pensi di essere sempre tu nel torto? Perchè non potrebbero esserci gli altri invece? Eh che diamine! Allison, devi tirare fuori la grinta, ci vuole un po' di brio!".

"Non ce l'ho il brio. Non mi vedi? Non vedi che mi manca la scintilla che manca a tutti voi?".
"Smettila di inventarti scuse. Tutti noi abbiamo quella scintilla, può essere piccola, enorme o microscopica ma tutti noi la abbiamo. Tu sai cosa voglio dire. Quando vuoi, sai essere grintosa. Quando lo vuoi. Ed è per questo che mi arrabbio. Tu dovresti esserlo sempre. Perchè sei una persona meravigliosa!".

"Non vedo nulla in me di meraviglioso, anzi!".
"Di nuovo con questa storia?! Senti Allison sono stufo di dirti che non è vero. Lo fai per sentirtelo dire? Perchè continui a insistere?".

"No" scuoto la testa piano "non lo faccio per sentirmelo dire. È una cosa di cui sono convinta. E lo rimarrò. Non puoi togliermi il tarlo dalla testa.".
"Oh si che posso.".
"No Eric, non sei onnipotente.".

"Allison, hai ragione, ma è frustrante provare a farti cambiare idea e vedere che non serve a nulla. È frustrante, a dir poco.".

Mi alzo dal tavolino e mi incammino per andare da qualche parte, in un qualsiasi posto, a riflettere sulle sue parole.

Lui si alza in piedi immediatamente e affrettò il passo mentre vedo che si ricorda di dover pagare, prima di andarsene.

Ti sembra il caso di fare una scenata del genere?
No, mi sembra il caso di riflettere. Quando sono con lui, non rifletto bene. È talmente attraente che distorce i miei pensieri.

Mi infilo in un negozio anonimo e afferro un capo d'abbigliamento per poi infilarmi nel camerino.

Ho fatto proprio un bel casino a scappare come una bambina. Ma come si fa a teatro: se si deve sbagliare, si sbaglia fino in fondo.

Il telefono trilla. Rispondo.
"Piccola, senti, mi dispiace di averti detto che è frustrante vederti così. La verità è che detesto vedere che ti odi e detesto vedere quanto ti odi. Perchè dovresti fare una cosa del genere? Perchè dovresti odiarti?".

Mi stupisco del fatto che non mi abbia già chiesto dove sono, nonostante la voce che sembra controllata, ma che è disperata sotto sotto.

"Perché si. Perchè se tutti ce l'avevano con me, un motivo c'è per forza. Quindi visto che non è una persona a insultarmi ma molte, credo che un fondamento ci sia.".
"Hai ragione un motivo, anzi ce n'è più di uno. E ti dico anche quali sono. Tanto per cominciare la stupidità altrui, per seconda l'ignoranza di certa gente, per terza la superficialità delle persone e per quarto il fatto che tu li consideri.".

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora