Leggete lo spazio in fondo per favore ♥️
Eric's pov
Esco di casa con l'auto per andare a prendere Allison.
Guido fino al suo condominio, tranquillo, fino ad accostarci davanti. Allison è già lì ad aspettarmi. Spero che non mi abbia dovuto attendere per tanto tempo. Abbasso il finestrino e le faccio segno di venire. Lei mi sorride, ma non è un sorriso dei suoi soliti, non è un sorrisone a trentadue denti, nè una lieve increspatura delle labbra. È un sorriso sollevato: infatti, appena mi ha visto, ha sospirato di sollievo, mettendosi una mano sul petto.
Lei sale in macchina e iniziamo a parlare. La vedo terrorizzata: le pupille dilatate, come quando si accorgeva che la avrei picchiata; le labbra serrate; l'aspetto 'normale' ma confuso; il tempo che passa tra una mia domanda e una sua risposta e anche il suo lieve balbettare. Povera la mia piccola, quel maledetto la sta traumatizzando, se solo lo trovassi, se solo avessi la possibilità di farci due conti.
Ma, alla fine, lei è sempre la mia piccola Allison, la mia 'princess'. Anche se, quando ho detto una cosa in inglese per la 'prima volta', lei si è stranita.
Ma avrebbe ragione a farlo: insomma, una persona che ti ha sempre picchiato e insultato, perché aveva un telo davanti agli occhi, e non capiva la ragazza che si trovava davanti, una persona che non ha mai aperto libro nella sua vita...
Questo lo dici tu... non fa figo dire come era prima vero?
Non capisco di cosa tu stia parlando...
Oh si che lo sai, sai benissimo di cosa sto parlando.
Io davvero non...
Va bene, visto che non ricordi, ti rinfrescherò la memoria! Eric, tu quando eri alle medie, studiavi, studiavi sempre, facevi i compiti con costanza e avevi i voti migliori della classe. Ma poi, qualcosa è cambiato: i ragazzi della tua età hanno iniziato a bullizzarti e si, non faccio per dire. Lo facevano per un solo motivo: invidia. Insomma prova a comprenderli: eri già bello allora (come se parlassimo di secoli fa), eri ricco, eri popolare, le ragazze ti facevano la fila, eri sempre vestito di marca e, in più, eri e sei ancora intelligente, studiavi, riuscivi nel tuo intento: avere buoni voti. Come se non bastasse sei sempre stato un mago nello sport, sei sempre stato bravo nel basket, nel calcio, nella pallavolo o, anche, semplicemente nel nuoto. Loro beh, non ti trovavano un difetto, quindi la loro invidia e la loro gelosia cresceva. Allora su cosa hanno puntato tutto? Sull'invidia, sul fatto che studiare sia da sfigati, come dicevano loro. Anche se, non potevano farti diventare lo sfigato di turno: avevi un sacco di caratteristiche che lo impedivano. Ma hanno iniziato a bullizzarti, hanno iniziato a picchiarti e insultarti e, allora, l'idea comune è diventata quella dettata da loro. Ma tu, hai continuato a studiare, perché sei anche molto cocciuto, hai continuato a fare come volevi tu, come diceva che era giusto la tua testa. E hai fatto bene, hai fatto benissimo Eric.
Ma, nel frattempo, loro hanno continuato a picchiarti e insultarti e, per te, era molto umiliante essere insultato. Ma, forse, ci soffrivi di più quando insultavano tua madre, tuo padre e tua sorella. Sai, avresti potuto chiedere aiuto alla mamma, chiedere un avvocato, andare in tribunale, ma non lo hai fatto: non faceva figo andare a rifugiarsi dalla mammina a piangere, era da sfigati. Così hai deciso che potevi farcela anche da solo, contro di loro: te ne fregavi dei loro insulti, non ti importava che ti criticassero, o almeno, non lo davi a vedere. Continuavi a studiare, continuavi a fare ciò la tua testa diceva, a ragione. Credevi nei tuoi sogni e lo so che saresti voluto diventare un chirurgo o uno psicologo, erano i tuoi sogni. Così hai continuato a faticare, a isolarti sempre di più, ma hai anche preso il vizio di tagliarti. Non ce la facevi più a sopportare tutto vero? Ti si era insinuata nel cervello quella frase, quella che ti ripetevano sempre: Sfigatello, vieni a studiare con noi, vero? Non se ne è più andata, vero, dalla tua memoria? E così hai preso il vizio di tagliarti, anche se qualche amico lo avevi, fuori dalla scuola avevi già Mark, come era diverso da oggi, ma è sempre stato un buon amico, il migliore che tu abbia avuto. Ti sembrava giusto tagliarti, allora, ti sembrava la strada più facile. Ma poi quando è arrivato il momento di scegliere le superiori ti eri completamente chiuso e hai scelto lo scientifico senza latino. Ti sembrava un ottimo compromesso: insomma volevi fare psicologia o chirurgia! Lo facevi per te, per il tuo futuro, lo facevi per non dover più ascoltare quegli sfigati che andavano a fare le scuole della tua città, le più gettonate. Ma più gettonate, non vuol dire migliori: erano semplicemente quelle con più iscrizioni perché beh, non si faceva niente in quelle scuole lí. Si iscrivevano al liceo tecnologico informatico oppure all'agrario, che sarebbero scuole molto interessanti, ma che nella tua città sono davvero maltenute e non insegnano un tubo. La loro strada era quella del non fare niente e di criticare chi invece faceva, come te. E poi, ti ricordi cosa successe? Te lo ricordi o te lo devo dire io?
No, non me lo ricordo, ma non mi sembra il caso di dirlo...
A me si, a me sembra importante capire la tua psicologia e, dopotutto, dovresti capirmi, visto che ti piacerebbe fare lo psicologo.
Comunque, nell'estate tra le medie e il liceo, hai perso il vizio, ma le cicatrici sono rimaste, sono rimaste eccome! Ma poi sai cosa hai fatto una volta che sei arrivato qui? Hai avuto paura, tanta paura, eri tremendamente terrorizzato. Da cosa? Beh, avevi paura di fare la stessa fine che avevi fatto alle medie: quello Preso in giro da tutti. E allora che hai fatto per evitarlo? Hai esercitato l'altro ruolo, quello del bullo, non quello della vittima. Ti sei imposto sugli altri prima che questi potessero anche solo pensare di imporsi su di te. Sei stato previdente, non volevi più essere lo sfigato di turno. Così, ecco che a scuola ti conoscevano tutti, di fama, fin dai primi mesi. Eri quello ricco, bello, simpatico ma stro**o (e a volte dolce), che stava solo con quelli fighi e che era forte e figo. Perché, nonostante non sia bello imporsi sugli altri, la gente continua e continuerà a pensare che lo sia, perché, dopotutto, quello che vince è quello forte e prepotente. Ovvio no?
Hai anche preso il vizio del fumo, per fare il Figo, anche se ora lo hai quasi perso. Insomma, pure gli alunni di quinta, che erano qui da cinque anni o più, avevano capito chi fossi e ti rispettavano, anche se alcuni di loro erano gelosi, perché avevi tolto loro la scena. Ma non fa niente: tutta la scuola ti rispettava, tutti si piegavano a te: ad esempio, volevi un compagno nella squadra di basket? Bene, gli altri capisquadra, nelle rare volte in cui sceglievano prima di te, ti lasciavano il tuo giocatore lì seduto, pronto per essere scelto, o ne avrebbero pagato le conseguenze. E però, all'inizio studiavi, molto, quindi risultavi anche intelligente. Insomma, avevi dietro una fila di ragazze chilometrica, che pur di uscire con te, si sarebbero rasate a zero i loro adorati capelli. Eri un ragazzo perfetto, certo, c'era comunque molto da migliorare, ad esempio avresti potuto smettere subito di fumare (o non cominciare proprio), avresti potuto smetterla di essere un bullo, ma tu eri così e piacevi.
In prima, te la ricordi la ragazza della sezione di latino? Te la ricordi Zoe? Quella che picchiavi sempre? Quella che poi, per causa tua, ha cambiato scuola? Dopo aver finito l'anno, quella brava ragazza dai capelli e dagli occhi neri, con la carnagione olivastra, se ne è andata, non ne poteva più di te, delle tue sberle, dei tuoi pugni e dei tuoi calci. Così se ne è andata. Per il primo giorno della seconda, la hai cercata, ma niente, non c'era da nessuna parte. Così avevi bisogno di una nuova vittima, no? E fu così che incontrasti Allison: ricordi? Eri stato incaricato di farle il tour della scuola, ma i suoi occhi chiari e i suoi capelli scuri, ti avevano colpito da subito. Ma avevi paura per la tua reputazione, che sarebbe potuta andare a farsi friggere con lei, così hai deciso di aggredirla no? Mi pare logico.
Ma lei non ha mai mollato, era diversa. Tu però, hai mollato. Ritenevi che studiare non fosse più tanto figo, così studiacchiavi qualcosa giusto per avere quel 6 stirato di media, studiavi per la promozione. Così, anche la tua fama di bad boy intelligente, è andata scemando, fino alla tua bocciatura. Ora, sei ancora convinto che tutte le tue scelte siano state giuste? Come, ad esempio, diventare un bullo: essendoci passato, avresti dovuto sapere cosa si provava, ma non cambiavi. Però c'era un motivo per il quale te ne andavi sempre, quando le tue vittime piangevano: compassione. Perché anche tu, caro il mio Eric, avevi paura di tradirti vedendoli piangere.Ciao pandas 🐼♥️spero che questo capitolo sul passato di Eric ♥️vi sia piaciuto ♥️e se è così lasciate una stellina♥️ e se trovate errori ditemelo nei commenti ♥️♥️
Mi dispiace non essere riuscita a pubblicare per così tanto tempo😞😞, ma ero presissima dagli esami😅, ma per fortuna ora ho fatto tutti gli scritti e manca solo l'orale😨😨 Purtroppo però oggi parto per il campo😅, dove non posso portare il telefono, per cui non posso aggiornare😭😭, quindi appena tornerò farò l'aggiornamento😘
Mi dispiace pandas ♥️😢😢
Pandas vi lancio una sfida:♥️arriviamo alle 6/7 stelline per questo capitolo ♥️♥️
Al prossimo capitolo ♥️🐼
Martina XX ♥️♥️😍😍
STAI LEGGENDO
L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]
RomanceAllison è una ragazza timida, che ha paura di affrontare la realtà e che viene picchiata tutti i giorni dal ragazzo più carino e popolare della scuola. Eric è un ragazzo che vuole essere al centro dell'attenzione e che se la prende con Allison tutti...