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Allison's pov
Mi sveglio, con quel bel ronzio nell'orecchio, di un aggeggio appoggiato sul comodino, che andrebbe buttato via. Lui, e il suo be-beep! Ieri sono andata al lavoro, ho dovuto fare il disegno di una torta per un matrimonio, mi è venuta abbastanza bene, dai. È una torta a tre piani, di Pan di Spagna al cioccolato, farcita con l'orange curd, una crema simile alla ganache, all'arancia. Sopra è ricoperta di pasta di mandorle (la pasta di zucchero non piaceva alla sposa) arancione, con dei 'nastrini' verdi.
Mi ha fatto tirare fuori mezzo negozio per decidere. Infatti, per queste situazioni, porto i clienti in un piccolo ufficio, dove parliamo appositamente delle torte, ma vengono loro fatte assaggiare le diverse preparazioni, sia per quanto riguarda impasti, che per quanto riguarda le farciture. La sposa, che era una bella ragazza, magra e slanciata, bionda e abbronzata, era anche una buona forchetta e mi ha fatto tirare fuori tutti i tipi di Pan di Spagna e di basi possibili, nonostante i miei consigli, per poi andare a scegliere quello che le stavo dicendo da un mese! Che stizza in questi momenti!
Tanto il cliente avrà sempre ragione, quindi si fa buon viso a cattivo gioco.
Allontano i pensieri di ieri e prendo i jeans neri, una maglia a fiori con un fiocco dietro e un maglioncino leggero, un po' vecchiotto.
Vado in bagno a farmi una doccia. Mi massaggio i capelli con lo shampoo profumato, come per voler rimuovere anche i pensieri e le preoccupazioni degli ultimi tempi.
Esco dalla doccia dopo essermi sciacquata per bene e asciugo i capelli. Decido di legarli in uno chignon, che però non viene perfettamente, ma non è questo il mio intento, dopotutto.
Mi vesto ed esco dal bagno, per andare a fare colazione. Sento già il profumo del caffè nell'aria, segno che Jack è sveglio. Vado a salutare mio fratello con un bacetto sulla guancia.
Poi mi siedo a tavola, dopo aver preso dal frigo uno yogurt bianco, come d'abitudine.
"Buongiorno piccoletta" alle sue parole mi irrigidisco, mi ricordano troppo le parole di Eric, il suo modo dolce e comprensivo a volte e brusco e menefreghista altre. Ieri però era preoccupato, preoccupato per me. O forse me lo sarò sognato. A furia di sentirmi dire che siamo fidanzati, me ne sto convincendo, forse.
Però ultimamente è così calmo e pacato con me, non voglio che torni ad essere l'Eric stro**o di prima, quello che mi picchiava, che mi insultava, che mi odiava.
Forse non ti ha nemmeno mai odiato, le persone non cambiano così velocemente.
Bah questo lo dici tu, coscienza.
Si, ma lo speri anche tu, di nascosto.
No, non è vero.
"Allison, cosa hai?" Dice Jack, interrompendo i miei dialoghi con la mia coscienza.
"Niente perché?"
"Eri ferma a fissare il vuoto con occhi sognanti e il cucchiaino pieno di yogurt a mezz'aria"
"Mi ero incantata, sono ancora un po' stanca"
"Vabbè, io oggi non ho lezione all'università, però può darsi che mi contatti l'FBI, quindi potrei non esserci al tuo ritorno da scuola" dice.
"Va bene Jack"
Riprendo a mangiare lo yogurt. Sono davvero stanca, non ho dormito bene, a causa di quel ca**o di stalker che mi manda questi messaggi.
Maledetto. Se solo lo trovassi... lo sistemerei come si deve.
"Allison, ti vedo davvero stanca, stai dormendo bene?" Mi chiede poi sospettoso.
"Si, perché? Sono solo i compiti, che sono tanti, in più ho anche il lavoro" dico, cercando di sembrare il più plausibile possibile e cercando di avere un'espressione credibile.
"Va bene, se lo dici tu... sei sicura di non voler restare a casa?"
"No no, mi va benissimo andare a scuola, mi annoierei a casa"
Rabbrividisco al solo pensiero di dover stare a casa da sola, con un possibile stalker che magari mi guarda dalla finestra e che, chissà, potrebbe entrare in casa.
In più, ora Eric mi accompagna a scuola e a casa. Insomma come una scorta. Anche se mi sembra che le mie compagne non siano molto felici di questo mio avvicinamento a lui.
Fregatene: ci siete solo tu e lui.
Ho paura che inizino a farmi dei torti, chissà di cosa sono capaci quelle ochette, pur di uscire con un ragazzo.
Una volta finita la colazione, mi alzo, vado a mettermi le scarpe e prendo zaino, telefono e chiavi. Poi esco dalla porta di casa, salutando Jack con la mano. Chiamo l'ascensore. Sono in ansia. Magari Eric stava semplicemente scherzando quando ha detto Che mi sarebbe venuto a prendere da casa per portarmi a scuola e che mi avrebbe accompagnato a casa in macchina. Non lo so, ho come la paura di non trovarlo, giù, dove lo aspetto. Questo ragazzo mi farà Diventare matta! Entro nell'ascensore, Che nel frattempo è arrivato e una volta arrivata al pianoterra, esco. Quando mi trovo davanti al portone del condominio, tiro un bel respiro profondo, chissà cosa mi aspetta al di là di questa porta: una presa in giro di Eric, lui e il suo sorriso in carne ed ossa oppure, chissà, potrebbe anche esserci lo stalker che mi sta terrorizzando in questi giorni... respingo velocemente questo pensiero, che mi fa rabbrividire e il mio cuore inizia a battere più velocemente. Sì, ho veramente paura che possa esserci lui fuori da questa porta, che possa mettermi un fazzoletto attorno al naso e portarmi nella sua macchina, per guidare fino alla sua casa.
Allison basta pensare a queste cose: così ti verrà un infarto.
Lo dici come se fosse facile.
Ti insegno un trucco: se lui ti osserva, fa finta di niente, sorridi, come se non ci fosse nulla che va storto a questo mondo, come se ci fossero solo pace e amore su questi pianeta. Gli farai capire che non ti ha abbattuta e che non sei la fifona che crede lui, gli farai capire che ci vorrà ben di più per farti spaventare. Tu non sei una sua pedina, non diventarlo ora! Fai come se nulla fosse, lui avrà uno smacco totale, a vederti felice e contenta come nelle fiabe, quando lui fa di tutto per vederti terrorizzata e triste. Quindi ora apri quella porta, prendi un respiro profondo ed esci, come se non ci fosse una mattinata migliore di questa, ok?
Va bene, per una volta mi fido, ma solo perché non mi vengono in mente altre idee.
Apro la porta, strizzando gli occhi e sospirando. Esco e ... beh .. niente.. aveva ragione la mia coscienza.
Dopo pochi secondi, Eric arriva e mi fa segno di venire, attraverso il finestrino, che ha appositamente abbassato.
Quasi corro da lui, rassicurata dalla sua presenza, che un mese fa o poco più, mi avrebbe terrorizzato.
Lui, che è stato il motivo del mio cambiamento. Che ha rovesciato le carte in tavola, facendomi cambiare e in meglio.
Apro la portiera e mi siedo.
"Grazie Eric"
"All for you, princess" lo guardo stranita, sia per la frase che per l'inglese.
"Ma cosa ti è successo?"
"Niente, solo, non ho voglia di passare sempre per lo stro**o ignorante" sussurra, di rimando.
"Guarda che non era una critica" dico.
"Lo so" e dopo queste sue parole, rimaniamo in silenzio.
"Allora, ti ha più scritto?"
"No" Dico rabbrividendo ancora al pensiero.
"Cosa hai?" Dice.
"Perché?"
"Hai rabbrividito" spiega.
"Niente ... è diventato un chiodo fisso quel tipo, ho paura di mangiare, di farmi la doccia, di fare i compiti, di uscire di casa, per causa sua" dico.
"Mi dispiace piccola, ma sappi che quando lo troverò, non farà una bella fine" dice, tentando di consolarmi.
Risprofondiamo nel silenzio ma poi mi interrompe: "Allison, quando sei nata?"
"Perché lo vuoi sapere?"
"Curiosità, così a caso. Ci sono tante cose che non so di te, tante cose che non vuoi dirmi, tante cose che è giusto che tu tenga per te, ma vorrei davvero parlarti, capirti e leggerti in uno sguardo, vorrei essere quello che ti sa risolverle i problemi e togliere dai guai. Vorrei che tu ti aprissi" dice con un sorriso "ma non lo fai, mai" dice, mutando il sorriso in un'espressione triste.
"Sono nata il primo di dicembre, una data di me**a, lo so, ma è cosi. Dopotutto, non sono anche io una persona di me**a? E quindi, perché non dovrei nascere in una giornata altrettanto schifosa?"
"Non provare a dirlo mai più, tu non sei una persona schifosa, sei speciale, sei simpatica e sei educata. Sono gli altri che non capiscono, sono glia lei che sono ignoranti, che sono stupidi e mongoloidi. Poi, il primo dicembre, non è così male, ci può essere già la neve" dice.
"Ma..."
"Niente ma, no provare mai più ad insultarti così!" Dice, parcheggiando.

Ciao pandas ♥️🐼spero che questo capitolo vi sia piaciuto♥️ e se è così lasciate una stellina♥️ e se trovate errori ditemelo nei commenti ♥️♥️
Al prossimo capitolo ♥️♥️
Martina XX ♥️♥️
P.S. scusate se non sono riuscita ad aggiornare ieri 😅ma come ho detto sono impegnata con l'esame😢😅 So che per molti di voi l'ultimo giorno è stato oggi quindi vi lascio il capitolo come 'inizio vacanze'😘Avete finito la scuola oggi o ieri (come me)♥️? Cosa avete fatto♥️? Scrivetemelo nei commenti!! Voglio sapere come vi siete divertite 😘😘
Noi abbiamo guardato un film horror con la prof di spagnolo 😂
Buone vacanze pandasss ♥️🐼
Martina ♥️♥️

L'errore più bello della mia vita [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora