3-Dannatissimo Lunedi !

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POV's MIKE

Me ne stavo appoggiato sul muretto fuori scuola con le cuffiette nelle orecchie a perdermi tra le parole di 'someone like you' di Adele e pensavo.

Se avessi dovuto descrivermi, presentarmi a qualcuno, in quel momento avrei fatto un discorso tipo:
"Salve a tutti,sono Michael Rodriguez, ho sedici anni e vengono dall'Italia, ma da un paio di anni mi sono trasferito in America perché mio padre ha ottenuto un posto qui,nella calda Los Angeles.
Qui ho conosciuto molte persone,tra cui il mio migliore amico, James, James Taylor, alto,biondo, occhi azzurri e fisico mozzafiato.
Ah, giusto, dimenticavo.
Sono gay e sono follemente innamorato del mio migliore amico."

Ridicolo vero?
Sinceramente se fossi stato una persona esterna, lo avrei pensato.
Sembrava uno dei soliti film/libri americani,solo che al posto di una sciacquetta bionda con le unghie laccate di rosso, c'ero io, un ragazzino alto poco più di un metro e settanta con la voglia di vivere di un ultraottantenne.

Sentii qualcuno darmi dei colpetti sulla spalla svegliandomi dal mio stato di trance,era James.

"Hey come va?" Chiese con il suo solito e splendente sorriso a trentadue denti.

"Mh, ciao James tutto bene, te?" Risposi.

"Benissimo, non sai chi ho rimorchiato!" Disse con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra.

James era così, bello e da una botta e via, ma soprattutto molto etero.
Mi diedi dei colpetti con l'indice sul mento facendo finta di pensare,in realtà mi interessava ben poco, non perché si trattasse di lui, ma perché ad essere rimorchiato non ero stato io.

"Mh, quella del corso di chimica?"

Mosse la testa in segno di no.

"Quella che ti faceva il filo al bar la settimana scorsa?"

Ancora un no.
Scocciato gli dissi "Allora dimmelo tu"

"Crystal la bionda del corso di biologia" fece una specie di linguaccia per poi mostrarmi una sua foto.
Troppe tette e troppa poca maglia per i miei gusti.

"Non saprei, sai, non abbiamo gli stessi ideali" lo guardai con una faccia mezza disgustata.

"E daiii, uno sforzo per il tuo migliore amico,suuuu" fece il labbruccio, cosa che lo rendeva tenerissimo.

"Non mi piace sinceramente come ragazza,sa tanto di troia" dissi con sincerità, facendo poi spallucce.

"Ti sembro uno che se ne priva?"

"Grande James, alcune volte però potresti anche smetterla di scopare e basta lo sai? Metti la testa a posto e trattane almeno una come si deve."

"Ma che ti viene?" Mi chiese accigliato.

"Niente, sul serio, è solo un consiglio"

Finalmente a salvarmi arrivarono anche Brian e Shawn.

"Ciao ragazzi! Come state?" Chiede Brian,iniziando così una lunga conversazione che io interruppi, chiedendo al primo che aveva rivolto la parola a tutti di parlare in privato.

"Allora, che succede piccolo Michael?" Scherzó Brian.

"Non ho alcuna speranza con lui" dissi rassegnato.
Brian era l'unico a sapere che a me piaceva James, anche se nel gruppo sapevano tutti che ero gay.

"Perché dici così?"

"Adesso si sente con Crystal" lo guardai triste.

"Questo si che è un bel problema" mi diede una pacca sulla spalla.

"Ma non c'è bisogno di disperare, tutto può cambiare nella vita no?"

"Non penso ci sia qualcosa che James ami più della figa"
Il moro mi guardò con uno sguardo che sembrava urlare 'Eh madonna però hai rotto i coglioni con questo pessimismo.'

Ma alla fine era così che mi vedevo, senza speranza con uno come lui.

"Cazzo ma prova a dichiararti, non lo saprai mai se non lo fai" mi canzonò per poi guardare dietro di me.

"Ci sei? Che hai visto?"

"Niente,sembra una persona che conosco"

Feci spallucce e tornammo sull'argomento James.

POV's MALIA
Mi sistemai controvoglia il maglioncino di cotone color oro nei jeans chiari,dopo indossai le converse nere e feci una bella coda alta e ben fissata dalle forcine.

Quel giorno mio padre era libero e quindi accompagnò me ed Emily a scuola.
Di solito parlavamo molto, ma quel giorno era pesante e soprattutto noioso.
Ci sistemammo tutti e tre in macchina e iniziammo a parlare del poi è del meno.

"Allora ragazze, come vi è sembrata la serata? Simpatici i ragazzi vero?"

"Si, davvero una bella serata" disse Emily capendo il mio improvviso disagio.

"Kaleb, che ne pensi dei tuoi nuovi dipendenti?" Chiese Emily a mio padre.

"Come ogni persona che lavora per me,deliziosi. Sapete benissimo che io pretendo l'eccellenza nell'ambito lavorativo,soprattutto per la mia azienda" fece un sorriso.

"Già " rispose semplicemente la mia migliore amica.

Arrivai a scuola, quando mi sentii uno sguardo addosso, mi voltai ed era il ragazzo della sera prima.
Non ricordavo il suo nome, iniziava con la b forse?
Ah si, era Brian.

"Però se fossi rimasta avresti scoperto che sono dei tipi interessanti,sai?"
Mi guardò la mia migliore amica, alzai gli occhi al cielo .

"Ti prego non insistere, ne abbiamo parlato già,non voglio che l'errore dell'anno scorso sia commesso una seconda volta, se vuoi prova tu, ma io passo grazie"

Sbuffó ed entrammo a scuola, come al solito tutto molto noioso, nulla di entusiasmante, le solite coppiette indivisibili dal primo anno, j bulletti cretini che si sentono superiori, la squadra di basket, quella di nuoto, le ballerine viziate.
Non era cambiato proprio niente, anche se era tutto monotono, andava bene così.

Entrammo in classe, ognuna nella propria, alla prima ora avevo matematica.
Che gioia...
In realtà in quella materia me la cavavo abbastanza bene, ma andiamo, a chi va di ascoltare per un'ora intera quella noiosa professoressa?

Quella successiva però non fu da meno,storia.
Dannatissima scuola!
Dannatissimo lunedì!

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