54-...come prima

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POV's MATTEW

"Mamma dov'è il ferro da stiro?"
"Che devi fare?"
"Devo stirare questa maglia"
Le mostrai la t-shirt celeste che avevo scelto e lei mi guardò scettica.

"Che c'è?" Le chiesi stendendo la maglietta sul letto.

"Non sai stirare, perché dovresti farlo ora?" Poggiò le mani sui fianchi e si inclinò leggermente verso destra, portando tutto il peso su una gamba.

"Ma quando mai mamma! E poi che ci vuole?" Domandai sorridendo.

"Mm...nel mobile in bagno, al secondo ripiano. Vediamo un po' come te la cavi"
La ringrazia e andai dalla cucina in bagno, tolsi diversi asciugamani e trovai il ferro.

"Allora eccomi! Ora metto l'acqua e poi stiro, giusto?"

Mamma alzò le mani e disse.
"Ah non lo so, sei tu che hai detto di saper stirare"
Rise e si appoggiò allo stipite della porta vedendomi lavorare.
Dopo tutti i richiami di mia mamma, le sue urla e una quasi bruciatura, la maglia era abbastanza decente.

"Beh?Che ne dici?" Chiesi trionfante e fiero di me.
"Dico che sei stato bravo a non bruciare la casa"
Misi su un finto broncio e me ne andai verso l'armadio dandole le spalle.

"Non fare il cane bastonato su, che è quasi ora di pranzo e Michael ti aspetta"
Annuii e finii di prepararmi.

Alla mezza fui pronto e facendomi dare un passaggio da mamma andai a casa. Quel giorno sarebbe andata dalla nonna, in quanto papà era stato chiamato a lavoro e io non c'ero.

"Salutami i nonni!" Le dissi salutandola con la mano mentre entravo nel condominio.

Fortunatamente Michael abitava al primo piano perché quel palazzo, sebbene di soli tre piani, non aveva l'ascensore e io ero troppo pigro per fare altre rampe di scale.

Ad aprirmi fu Elena, la mamma di Michael.

"Mattew tesoro vieni"
"Buongiorno" dissi.
Micheal si affacciò dal corridoio e venne a salutarmi, subito seguito da Alex.

"Matt!"
"Ciao"

"Tra pochi minuti è pronto a tavola" ci informò Elena.

Annuimmo tutti e ci spostammo nella camera del moretto.

"Facciamo le presentazioni ufficiali. Matt lui è Ale, Ale lui è Matt"

"Piacere" dissi avendo la stessa risposta.
"Allora ci tenevo a farvi conoscere perché siete entrambi miei amici e siete molti importanti per me"
Io sorrisi e aspettai che continuasse non sapendo che dire.
Ad interrompere quel silenzio fu però il biondo.

"Quanti anni hai Matt?"
"16"
"Quindi sei il più piccolo, che carino!"

Io arrossi leggermente, non ero abituato a ricevere quei complimenti.
Mike lo ammonì con lo sguardo e sospirò.

"Come ti trovi qui in America Alex?" Chiesi cercando di portare avanti la conversazione e non sembrare troppo timido.

"Molto bene grazie, mi sembrate tutti molto simpatici in più non pensavo di trovare dei ragazzi così carini" disse guardandomi.

Non capii se stesse flertando con me o se si stesse riferendo in generale.

"Ale ti ho detto che non devi provarci con lui gay capito? Sta cercando di capire chi è quel ragazzo"

Aspettai che smettessero di parlare in italiano e stetti in silenzio con le mani incrociate sul letto.

"Matt poi hai scoperto qualcos'altro su quel ragazzo?"
Mi chiese Michael speranzoso.

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