POV's MALIA
"E quindi?! Che diritto ha quella tipa di stare al tuo gioco?!" Dissi fintamente furiosa.
Io e Brian stavamo discutendo sul fatto che poco prima,al bar dove ci trovavamo,aveva guardato un po' troppo attentamente la cameriera."Ma andiamo,Mal,le ho chiesto un cappuccino"
"E lei tu ha fatto gli occhi dolci"
"Dolci? Solo i tuoi occhi sono dolci."
"Ruffiano" gli diedi uno schiaffeggino leggero sulla guancia e poi ridemmo.
"Per farmi perdonare ti porto al sushi se vuoi,così faccio gli occhi dolci al sighiri"
"Che coglione! E comunque ci sto,andiamo a sto benedetto sushi." Fece ripartire l'auto precedentemente fermata per iniziare la nostra discussione,dopotutto era mattina,quel venerdì decidemmo di non andare a scuola per stare un po' insieme.
In radio passavano canzoni allegre che resero quel momento ancora più speciale.
Anche litigare per gioco,con lui,era stupendo.Arrivati al ristorante,un cameriere,per fortuna maschio,ci fece accomodare in un tavolino posto vicino ad un'ampia e luminosa finestra che affacciava su una vista mozzafiato composta da grattacieli.
"Cosa vi porto" chiese lo stesso cameriere.
In quel locale il pesce andava ordinato in questo modo:
C'era la figura del pezzo di sushi che si preferiva con un numero di fianco,andava detto il numero."Bene,allora,penso che prenderò 12,56 e 59" disse il mio ragazzo.
Corrispondevano rispettivamente a: nigiri,sashimi e uramaki."Perfetto,per lei signorina?"
"67,90 e 123,grazie mille"
Che erano Hosomaki,gunkan e temaki"Restituimmo i menù ed iniziammo a parlare quando il cameriere andó a riferire i nostri ordini.
"Mi mancavi,intendo,passare del tempo da soli,io e te e nessun altro."
Mi sorrise dopo quelle parole così dolci e sincere."Anche a me mancava Brian,te lo giuro" gli presi la mano sorridendogli a mia volta.
"E comunque ho visto come guardavi quei nigiri al tavolo all'entrata,sei uno sporco traditore!" Scherzai.
"Mi hai scoperto,mi dispiace Malia,ma devi confessartelo,amo molto di più i nigiri che te" mise una mano sul cuore facendo una faccia mezza dolorante,buffissimo.
"E sventoli le tue colpe al vento? Senza un briciolo di vergogna?!"
"Prima o poi doveva uscire fuori,mi dispiace così tanto amore..."
"Mi dispiace interrompere il vostro crudo litigio"ci interruppe il cameriere.
Voleva essere una battuta? Sushi...pesce crudo...litigio...di sicuro non avrebbe fatto carriera come comico .
Risi mentalmente per quello a cui avevo pensato,poi ascoltai il continuo."...ma il vostro sushi è pronto" poggió i vari vassoi sul tavolino in legno nero.
Ringraziammo e poi iniziammo a mangiare.
"Di sicuro le battute non sono il suo forte..." disse il mio ragazzo
"Lo stavo pensando anche io...che battuta di merda è...crudo litigio" ridemmo e continuammo a mangiare.
Quando finimmo,Brian pagó il conto dopo varie discussioni e tornammo a casa mia,che per motivi di lavori,sarebbe stata 'abitata' per quella giornata solo da me e da Brian.
Passammo il pomeriggio a baciarci ed accarezzarci,era così delicato.
Ogni bacio,ogni carezza,riusciva a renderla speciale."Vogliamo guardare un film?" Mi chiese.
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Storm
Teen FictionL'adolescenza è agire d'istinto. L'adolescenza è essere insicuri. L'adolescenza è sognare. L'adolescenza sono le delusioni d'amore. L'adolescenza sono le canzoni. L'adolescenza sono i baci sotto la pioggia. L'adolescenza è una tempesta. Cosa accadre...