84-In quel momento era tutto perfetto

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*In questo capitolo ci sarà un Pov's molto breve di James. Può sembrare inutile e soprattutto confusionario, ma è per fare capire a voi lettori un retroscena*

*Sempre in questo capitolo si parlerà della storia di Shawn e Audrey tramite dei flashback di diversi giorni. In uno dei flashback i tempi verbali saranno diversi rispetto a quelli che abbiamo usato per tutta la narrazione della storia. Ci sembravano più adatti per farvi capire alcune cose*

Speriamo che il capitolo vi piaccia, buona lettura💜🙃

POV's JACKSON
James: Jackson ti va un caffè?
Jackson: adesso?
James: se puoi si
Jackson: ok, tra un quarto d'ora al bar vicino l'officina di Mark?
James: va bene, a dopo
Jackson: a tra poco

Fui abbastanza sorpreso da quella richiesta. Io e James non eravamo mai usciti da soli e tutta questa necessità di vederci non la vedevo. Sinceramente l'unica cosa che mi venisse in mente era qualcosa legato a Michael. Eppure avevo fatto qualche giorno sei mesi, quindi non poteva neanche essere per il regalo.
Decisi di lasciar perdere e prepararmi. Lasciai gli stessi abiti che indossavo e semplicemente andai a lavarmi i denti e aggiustarmi i capelli che, stando in casa, avevano deciso di fare di testa loro.
Quando finalmente il mio aspetto divenne presentabile, avvertii i miei fratelli.
"Aaron sto scendendo, ci vediamo più tardi"
"Va bene" rispose gettandomi un'occhiata veloce per poi tornare ad accordare la sua chitarra.
Uscii di casa e mi diressi al bar con la mia auto.
Parcheggiai e scesi guardandomi intorno per vedere se James fosse già arrivato. Mentre guardavo a sinistra vidi una moto arrivare a fermarsi vicino a me.
"Ciao" mi salutò togliendosi il casco e scendendo dalla moto.
"Ciao" risposi.
"Andiamo" disse passandosi una mano tra i capelli e camminando verso il bar. Lo seguii stando in silenzio. Ci sedemmo al primo tavolino libero e subito ordinammo.
"Due caffè, grazie" dissi alla donna che era venuta a prendere l'ordine. Una volta che se ne fu andata chiesi "Come mai mi hai chiesto di vederci?"
"Contieni l'entusiasmo eh" scherzò James e io risi specificando "Non che non mi faccia piacere, ma non ne capisico il motivo"
"Se ti ho chiesto di vederci è perché c'è un motivo ed è molto semplice" disse smettendo di scherzare e diventando subito serio.
"Dimmi" Affermai aspettando con una certa impazienza.
"Voglio che lasci Matt" dichiarò perentorio.
"Scusa?" Domandai sgranando gli occhi.
"Ascoltami Jackson, tu sei mio amico, tuttavia lo è anche Mattew e non mi va per nulla a genio che tu lo tratti così"
"Guarda che anche a lui stanno bene queste condizioni" Proferii seccato. Perché dovevo passare io per il malamente?
"So che Mattew sa le regole e che le ha accettate. Del resto però non mi sembra corretto che lo tratti come una puttana"
"Io farei cosa?" Sbottai infastidito. Ma come si permetteva?
"Lo tratti così Jack. Sai che ci ha detto? Che quando hai voglia vai da lui e scopate, oppure che quando sta da te è costretto a vestirsi in fretta per andare via e non farsi vedere"
"Ovviamente dice solo questo, mica parla di quando restiamo ore a farci le coccole o quando lo invito a uscire, che sia pranzo o cena. Guarda un po' si è anche dimenticato di dire che anche lui mi chiama iniziando a provocarmi per far si che vada da lui. Scommetto che si è dipinto come un angioletto" mormorai sentendo un fuoco che pian piano si diramava dentro di me.
"Hai ragione, queste cose almeno a me non le ha dette. Michael e Alex sicuramente lo sapranno. Ma Mattew per quanto non te lo voglia dire, ci sta male"
"E dovrei lasciarlo io? Non può farlo lui?"
"Mattew è molto insicuro e se lo conosci un minimo lo sapresti"
"Credi che io non lo conosca, eh?" Chiesi vedendo poi interrotto dall'arrivo del nostro ordine.
"Grazie" dicemmo entrambi prima di continuare a parlare.
"Pensate che io lo usi solo per il sesso e invece, guarda un po', non è così! Io gli voglio bene cazzo, non sai quanto. E Mattew è una delle cose più belle della mia vita, quindi non dirmi che lo tratto come una puttana"
James bevve un abbondante sorso di caffè, si passo la lingua sulle labbra, e mi disse "Se per te Matt è così importante, perché non lo lasci andare? Perché non lasci che sia felice con qualcun altro? Stando con te è impossibilitato a dare una possibilità agli altri"
"Io..."
"Io?" Mi esortò James. Bevvi l'ultimo sorso di caffè abbassando lo sguardo sulle mie mani.
"Non voglio lasciarlo" Affermai in un soffio alzando di nuovo lo sguardo e incrociandolo con quello di James.
"Perché? Dici che è tuo amico e che tra voi è solo una questione fisica, quindi perché non lasci che lui per qualcun altro sia importante, soprattutto dal punto di vista sentimentale e non fisico"
Non voglio, non voglio cazzo! Perché dovrei lasciarlo? Se lasciassi lo perderei. Il vero problema era che non avrei perso solo Mattew dal punto di vista fisico. Mi avrebbe lasciato...
"Allora?" Chiese James picchiettando le dita sul tavolino.
"Pensi che sia la cosa migliore per Matt?"
"Perché per Matt? Per te non sarebbe meglio?"
"Per me?" Domandai confuso.
"Si" affermò James.
"Se Matt è felice, lo sono anche io" dichiarai sentendo il mio stomaco stringersi.
"Ne sei sicuro? Non sembri così felice. Deve scopare davvero bene"
"Cazzo James! Ma la smetti!? È così difficile capire che non voglio che Matt mi lasci? Pensi che voglia che vada via da me!? Che stia così bene con lui solo per il sesso?"
"Che vuoi dire?" Domandò smettendo di tamburellare le dita.
"Non voglio che Matt vada con qualcun altro. Non voglio che qualcun altro lo consideri suo. Mattew è bravissimo a letto sicuramente, amo fare l'amore con lui, però.."
"Che hai detto?" Quasi urlò come se fosse una ragazzina isterica che ha appena visto il suo idolo.
"Che Mattew è bravissimo a.."
"No! Dopo"
"Che ho detto?" Chiesi facendo finta di non capire.
"Hai detto fare l'amore, che è ben diverso da sesso"
"Mi sono confuso" mormorai giustificandomi.
"Non ci si confonde su una cosa del genere" mi fece notare con un sorrisetto.
"A quanto pare io posso e comunque non significa nulla, tanto vuoi che lo lasci"
"E da quando ti fai condizionare da me o dagli altri?" Chiese James con la voce che traspariva un briciolo di rabbia.
"Senti ma ti decidi? Prima vuoi che tra noi finisca tutto, e ora mi dici che non devo farmi condizionare da te"
"Spiegami perché non vuoi che Matt ti lasci o perché tu non vuoi lasciarlo"
"Ma ti senti quando parli? Anzi, MI senti quando parli?" Domandai incredulo calcando il mi.
"Tu parla e basta" continuò esortandomi muovendo le mani freneticamente.
"Non voglio che vada via, non solo perché perderei il sesso migliore della mia vita, ma perché perderei lui, soprattutto. Tecnicamente siamo amici, quindi non mi considerebbe più e tutto quello che facciamo non potremmo più farlo" presi un bel respiro e continuai "Non potremmo passare ore a coccolarci, non potremmo andare agli appuntamenti, non potremmo dormire nello stesso letto abbracciati. Non potrei prenderlo per mano, cucinare con lui. Quale amico farebbe queste cose?" Chiesi retorico a James conoscendo già la risposta.
"Neanche i migliori amici lo fanno. Non potrebbe più essere mio" mormorai ripensando a quando una notte mi disse di essere mio ed io gli dissi di essere totalmente suo.
"Ma tanto ormai non ha più senso, anzi io non ho più senso nella sua vita. Tanto gli piace quel Tod..."
"Jackson..." Cominciò James, ma lo stroncai sul nascere.
"È meglio se lo lascio, se gli permetto di essere felice con la persona che ama. Io sono solo un ostacolo per la sua felicità" dissi sentendo gli occhi pizzicare. Non potevo permettermi di piangere, così mi imposi di ricacciare le lacrime indietro.
"Lui non sarà mai più mio.." sussurrai a me stesso.
"Sai che un amico o una persona che prova solo attrazione fisica non dovrebbe provare tutto questo? Non dovrebbe essere geloso" disse James.
"Lo ma non riesco a non sentire la rabbia salirmi dal profondo quando mi parla di Tod, quando penso a loro insieme"
"Si lo so, ma non è normale.." Proferì James poggiando entrambi i gomiti sul tavolo.
"Cristo James! Tu non le provi queste sensazioni quando stai con Michael? Quando qualcuno si avvicina un po' troppo? Quando tenta un approccio!?" Domandai osservandolo.
"Certo! Ma sono il suo fidanzato, è ovvio. Queste sensazioni le prova chi ama qualcuno!" Disse.

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