71-Respiro sul mio collo

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POV's BRIAN

Bussai al citofono ansioso. Le mie mani erano sudate e il mio cuore batteva forte, forse fin troppo.
La porta di casa Slown si aprì e Elisabeth, la madre di Malia, mi accolse sorridendo.
"Brian! Vieni entra" mi fece spazio e io entrai nella villetta.
"Malia si sta finendo di preparare, è così emozionata" aggiunse la donna.
"Non ha bisogno di preparazioni" dissi sorridendo sincero.
"Beh è normale che tu la veda così, sei il suo ragazzo"
Mi girai verso le scale e vidi Maya venirmi incontro.
"Ciao" l'abbracciai velocemente, poi risposi "non lo dico perché sono il suo ragazzo, ma perché è la verità"
Maya sorrise divertita e continuò "beh c'è sempre da migliorare, fidati"
Elisabeth guardò con disappunto la figlia maggiore, dopodiché si rivolse a me.
"Fa' come se fossi a casa tua, siediti e prendi quello che vuoi" mi indicò un barattolo posizionato in mezzo alla tavola. Dove la famiglia Slown teneva dei biscotti da offrire a chiunque arrivasse.

.... Ah e se non si fosse capito, sia i miei genitori che quelli di Mal sapevano di noi.
Era inutile negare o nascondere cosa c'era tra noi.
"Grazie, ma mangerò già abbondantemente alla festa"
Nel frattempo arrivò in cucina anche Kaleb, il padre di Malia e di Maya.
"Brian"
"Signor Slown" salutai alzandomi.
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?" Chiese scherzando.
"Non abbastanza perché io lo faccia" risposi prontamente.
Kaleb mi guardò per qualche secondo poi ridacchio e mi diede una pacca sulla spalla.
"Sai già cosa indosserà Malia?" Chiese Elisabeth bevendo dell'acqua dal suo bicchiere.
"No è una sorpresa, voi?" Domandai ai genitori della mia ragazza.
"Solo mia moglie e Maya" rispose Kaleb.
"Ah allora sarà una sorpresa per entrambi" Proferì cercando di non fare trasparire la mia preoccupazione e il mio lieve disagio.

Non ero mai stato in compagnia dei genitori di Mal per così tanto tempo senza di lei. Non volevo assolutamente dare una brutta impressione.

Restai in silenzio annuendo solo se interpellato.
Per fortuna a stoppare quel momento fu la voce di Maya che dal soggiorno ci avvertiva dell'arrivo di Malia.
"Sta arrivando! Brian non svenire!" Urlò la sorella maggiore ridendo.
'molto simpatica' le avrei urlato a mia volta se solo non fossero stati presenti i signori Slown.

"Andiamole incontro" ci sollecitò Elisabeth uscendo dalla cucina.
Oltrepassai la porta della stanza e mi soffermai a vedere la mia ragazza scendere elegantemente le scale.
Mi ricordò il nostro primo incontro, e anche quel giorno, a distanza di molti, un solo pensiero attraversò la mia mente.
Solo uno.
Che era bellissima...

"Sei stupenda amore" le disse Elisabeth baciandole una guancia.
Il padre la abbracciò forte.
"La mia bambina"
"Non sono la tua bambina" ribatté Malia sbuffando, con un broncio tenerissimo.
"Sei quella di Brian" la prese in giro Maya.
"Io non sono di nessuno" scherzò lei staccandosi dal padre.
"Quindi suppongo che andrai al ballo da sola e a piedi?" Le chiesi quando fu finalmente davanti a me.
"Certo che no. Ho bisogno del mio autista personale"
"Mm, davvero?" le sorrisi reggendo il gioco.
"Ovviamente" le sue labbra si incurvarono verso l'alto, poi finalmente si avvicinò e potei baciarla.
Certo un bacio veloce e a stampo, ma pur sempre un bacio.
"Sei davvero bellissima" le sussurrai.
"Ed io parlavo di Shawn" mi rispose riferendosi all'autista.
"Devi parlare per forza di lui mentre sei qui tra le mie braccia?" Chiesi, forse e dico FORSE un po' geloso.
"Direi di no" rispose sorridendomi dolcemente.
E a quel punto ditemi come potevo non sciogliermi e amarla ancora di più!

"Forza facciamo una bella foto, così potete andare" ci distrasse Elisabeth tenendo fra le mani il telefonino.
"Perché non prendi la Polaroid?" Le domandò Malia.
"Maya valla a prendere" le chiese allora Kaleb.
"Perché dovrei andare io?" Si lamentò la maggiore, tuttavia bastò uno sguardo di Kaleb e, sbuffando, la mora salì le scale.

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