Storm

45-Combattere

*LEGGETE SPAZIO AUTRICE IMPORTANTE*

POV's MALIA

"Maya i ragazzi vengono qui tra un'oretta" entrai nella camera che condividevamo e la trovai stesa sul letto con le cuffiette nelle orecchie mentre leggeva un libro. Vedendomi alla porta tolse la musica e mi chiese di ripetere.

"Va bene, guardate un film?"
"No abbiamo deciso di studiare insieme e fare i compiti assegnati per le vacanze così da godercele un po', anche perché lunedì andiamo al Griffith park. Se vuoi venire sei sempre la benvenuta ovviamente"
Maya annuì e disse
"Comunque ultimamente vedo te ed Emily un po' strane, è successo qualcosa?"
Andai verso il mio letto e mi sedetti sul bordo rivolgendomi a lei.

"Emy ha avuto un problema con Jackson, tutto un casino. Magari quando viene ti faccio spiegare da lei. È una situazione molto delicata quindi non me la sento di dirtelo io. Sono cose sue"

"Così di certo non mi hai tranquillizzato, ma lo capisco. Va bene e tu? Non hai risposto alla mia domanda"

" credo proprio di essermi innamorata di Brian"
Maya scattò diritta sul letto sedendosi e puntando il suo sguardo nel mio.

"E tu così me lo dici? Si che lo sospettavo, ma! Come perché?"

Risi e portai le mani avanti come per fermare il suo discorso. Si bloccò e io ripresi a parlare.

"Semplicemente mi piace, negli ultimi tempi siamo usciti un po' insieme, credo che un pochettino gli piaccia, che ne dici?"
Maya esclamò.
"quello è stracotto fidati! Sono così contenta, penso che siete una coppia davvero bella e se non te lo chiede lui di stare insieme fallo tu. Questi ragazzi! Non fanno neanche più il primo passo. Tocca fare tutto a noi"
Mentre parlava muoveva con enfasi le mani, portandole delle volte al petto quando faceva delle finte facce schifate e sconvolte e ridendo alle sue stesse parole.

"Già hai proprio ragione. Tu invece? Cupido ha scoccato qualche freccia?"
Chiesi sporgendomi in avanti e sorridendo maliziosa.

Lei sbuffò.

"Il mio cupido se n'è andato in Messico, era talmente disperato nel non riuscire a trovare qualcuno per me che ha pensato sarebbe stato più facile trovare il sacro graal che la mia anima gemella"
Mise su un finto broncio e indicò con l'indice il segno di una lacrimuccia sulla guancia destra. Accarezzandola verticalmente dall'altro verso il basso.

"Come sei melodrammatica! Su con la vita. E poi chi lo dice che Brian è la mia anima gemella? È una cotta che probabilmente finirà in pochi mesi"

Maya mi guardò storta con il sopracciglio alzato e disse.

"Ma a chi vuoi darla a bere? Guarda che se te lo ripeterai più volte non si avvererà"
"Come vuoi tu" guardai l'orario e vidi che tra poco sarebbero arrivati.
"Vado giù a preparare qualcosina da mangiare durante la pausa, vuoi darmi una mano?" Chiesi alzandomi e sistemando il copriletto avorio che si era un po' stropicciato.

"Sei grande abbastanza da preparare due sandwich da sola. Su su vai e chiamami quando arrivano" si mise di nuovo le cuffie alle orecchie e riprese la lettura da dove l'aveva interrotta.

"Sempre la solita" sussurrai uscendo dalla camera.
Scesi le scale e andai in cucina iniziando a prendere il pane per i tramezzini, maionese, prosciutto cotto e insalata, per fare il primo tipo di panino. Poi presi pomodori e tonno.
Iniziai a preparare i sandwich e a metterli in dei piattini e poi sull'isola in cucina aspettando che arrivassero.

Quando dieci minuti dopo suonarono alla porta andai ad aprire e mi trovai davanti Michael ed Emily.
Erano in anticipo di cinque minuti quindi a breve sarebbero arrivati tutti.