POV's JAMES
Ero sul mio letto,avevo passato la mattinata con Crystal.
L'avevo vista prima di entrare a scuola per via della gita,alla quale rinunciammo entrambi.
Mi era sembrato così semplice ricadere nel vecchio me...
Volevo tornare il James di prima che non dava conto ai sentimenti,o meglio,questa era la mia intenzione.
Volevo dimenticare Michael per un po',le sue labbra,le sue mani,il suo corpo...le cose che mi faceva provare.
Speravo di riuscirci.Quindi avevo chiesto alla bionda di saltare la famosa gita per andare a casa mia,lei non se lo fece ripetere due volte ovviamente.
Se c'è una cosa che quella ragazza vuole è proprio il cazzo,giuro che non scherzo.
Faceva di tutto per rovinare la vita agli altri,solo perché pensa che tutto faccia parte di un gioco di quale lei sarà sempre la vincitrice,infatti è quello che le stavo dimostrando,tornando da lei.Una volta a casa non sapevo proprio che fare,mi ero già pentito di quel mio gesto tanto insensato e disperato,desideroso di dimenticare tutto.
Chiusa la porta di casa aveva preso lei l'iniziativa baciandomi.
Era un bacio quasi disgustoso,non Perché fosse dato da una ragazza,ma perché era privo di emozioni,sporco.Non mi staccai,continuai solo per raggiungere il mio obbiettivo:dimenticare l'unico che contava.
Era ed è palese che le ragazze ormai non mi piacessero più,ma lo feci comunque.
Era un comportamento ridicolo,ma non potevo far a meno di provare.
Finché non si poggió su di me,sulle mie gambe.
Si strusciava,a quel punto non potei più farcela.
Stavo davvero andando troppo oltre.
Non potevo fare questo a Mike.
La scostai dicendole che non era il momento, che mia madre sarebbe tornata presto da lavoro.
In effetti fu così,con una scusa uscii dalla stanza per andare in cucina dove trovai appunto mia madre.
Era strana,non mi salutó."Ciao mamma,ben tornata da lavoro" mi versai un bicchiere di acqua fresca per cercare di levare dalla bocca il sapere di Crystal,senza ottenere risultati.
Fu strano da parte sua non degnarmi di un saluto,mi disse semplice te una frase che mi fece raggelare sul posto."Vado a fare la spesa,quando torno voglio che quella ragazza non sia più in casa mia." Mi guardò "Dobbiamo parlare" finita la frase prese la sua borsa nera e se ne uscì di casa non lasciandomi rispondere.
Finalmente,dopo ore che sembravano infinite,Crystal andó via,lei soddisfatta al massimo nonostante non ci fosse stato altro oltre quel bacio,io per niente.
Non aveva funzionato.
Non potevo tornare il vecchio James,quello da una scopata occasionale per divertirsi.
Quella persona era morta nello stesso momento in cui era nato il mio amore per Michael.Appena Crystal uscì di casa diedi seriamente di matto,potevo permettermelo perché ero rimasto solo.
Ero solo in ogni senso,non avevo più niente se non il dolce ricordo di noi due insieme.
Mi alzai e diedi un pugno al muro,poi un altro e un altro ancora fino a far sanguinare le nocche.
Quando fui troppo stanco per continuare mi accasciai sul pavimento iniziando a piangere come un coglione.Come cazzo si era permesso di mettersi nella mia vita?
Come cazzo si era permesso di prendersi tutto?!
Dovevamo soltanto essere buoni amici.
Non doveva farmi provare cose così forti,non ne aveva nessun diritto.Come ho fatto a cadere in questa stupenda gabbia dorata?
È stato tutto un attimo.
Un saluto,una pizza insieme,le prime confidenze,diventare migliori amici,poi di nuovo distaccati,di nuovo vicini,lui che mi ama,io che non so a fare a meno di lui.Consumai le mie ultime lacrime e successivamente medicai le ferite sulle mani.
Presi il cellulare e iniziai a scorrere la cartella contenente le nostre foto.
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Storm
Teen FictionL'adolescenza è agire d'istinto. L'adolescenza è essere insicuri. L'adolescenza è sognare. L'adolescenza sono le delusioni d'amore. L'adolescenza sono le canzoni. L'adolescenza sono i baci sotto la pioggia. L'adolescenza è una tempesta. Cosa accadre...