*Per questo capitolo ci sarà un unico Pov's in terza persona. Abbiamo deciso di fare in questo modo perché questi sono dei personaggi secondari, tuttavia volevamo lasciargli un piccolo spazio per il finale*Zac e Mason arrivarono alla festa e come prima cosa cercarono con lo sguardo la sorella minore che era venuta con Shawn.
La intravidero chiacchierare con Bonnie, probabilmente anche lei appena arrivata, siccome si trovava vicino a un auto.
Shawn scambiava qualche parola con un ragazzo, mentre le due migliori amiche, a qualche metro da loro, parlottavano e ridevano.
I due gemelli capirono subito chi era il ragazzo che parlava con Shawn, il fratello di Charlotte, un'amica di Bonnie e di Audrey.Mason non capiva cosa ci facesse quel ragazzo lì, non conosceva nessuno di quella festa, Bonnie e Audrey apparte, quindi perché essere lì?
Non gli piaceva proprio quel ragazzo, senza neanche conoscerlo davvero. L'aveva visto poche volte, davvero pochissime. Del resto però non poteva fare a meno di sentire una sensazione simile al disgusto nei suoi confronti, una sensazione che non voleva ammettere nemmeno a se stesso. Però nel profondo, scavando, sapeva che non si trattava di nient'altro se non di...gelosia.Già, gelosia. Era geloso del fatto che quel ragazzo piacesse a Bonnie. Le aveva sentite per caso un giorno parlare tra loro, mentre le due migliori amiche facevano uno dei loro soliti pigiama party. Da quel momento si era reso conto di come Bonnie guardasse quel ragazzo, sempre nelle poche volte che l'aveva incontrato, o di come ne parlasse. Si era reso conto che ero lo stesso modo in cui lui vedeva o parlava di lei. Perché si, Mason, si era accorto che gli piacesse la migliore amica della sua sorellina. Probabilmente era uno dei cliché più grandi che potessero mai esserci. Non l'aveva detto a nessuno, neanche a Zac, al quale diceva tutto.
Aveva paura di rivelare che gli piacesse Bonnie, soprattutto a Audrey, non sapeva come avrebbe reagito. Non sapeva proprio cosa aspettarsi. Aveva timore che potesse cambiare qualcosa fra loro, e sicuramente non lo voleva.Chissà che cosa sarebbe successo se non ci fosse stato quel ragazzo. Mason non lo sapeva, ma sperava che qualcosa cambiasse.
Decise, ancora una volta, di mettere da parte i suoi sentimenti e distrarsi insieme ai suoi amici. Non poteva fare altro, ormai sapeva solo nascondersi.
Riuscì a distogliere lo sguardo da quell'immagine e portarlo ai suoi amici, un sorriso nacque spontaneo sul suo volto. Grazie a loro riusciva a non pensarci, riusciva a godersi la sua età e a tenere la mente libera. Sebbene Bonnie fosse nel gruppo con i suoi amici, grazie a loro, a tutti i loro caratteri diversi, ai loro modi di fare, a tutte le necessità diverse e ai modi diversi di fare, di agire, di pensare, riusciva anche a essere completamente se stesso.
Aveva stretto un grande rapporto soprattutto con Shawn e Mark, quelli con la mentalità un po' più simile alla sua.
Si voltò a sinistra e li raggiunse, pronto a viversi appieno quella giornata. Non poteva dimenticarsi di Bonnie o scappare e basta, però poteva benissimo decidere di pensare a se stesso. Poteva decidere di metterla da parte e dare importanza a persone che tenevano a lui, sentirsi veramente importante per qualcuno.L'amore è come un aereo che punta in una tempesta. Una volta che sei a bordo non puoi più fare niente.
(Golda Meir)*Questa è la frase originale, abbiamo deciso di modificarla.
La vecchiaia è come un aereo che punta in una tempesta. Una volta che sei a bordo non puoi più fare niente.
(Golda Meir)*Zac guardò suo fratello gettare occhiate a Bonnie e al ragazzo che le piaceva. Zac sapeva che Mason era convinto di non far intravedere le sue emozioni, ma Zac lo conosceva come le sue tasche e capiva i suoi sentimenti. Non fece nulla, né una parola, né una pacca per conforto, assolutamente nulla. Sapeva che a Mason non sarebbero serviti. Proprio per questo decise di seguirlo verso i loro amici più stretti.
Anche lui, come tutti, finalmente sentiva di aver trovato un posto nel mondo, di aver trovato delle persone perfette, delle persone con cui si sentiva se stesso.In quel momento, quando tutto andava bene nella sua vita, quando si sentiva davvero a posto con se stesso, Zac voleva concentrasi sul suo futuro. Sul lavoro dei suoi sogni, su la vita a cui ambiva. Di certo non se ne sarebbe curato nell'immediato, semplicemente avrebbe buttato i semi per il suo futuro. Aveva ancora tempo per pensare al "mondo dei grandi", per dargli un peso importante nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni. Per il momento si sarebbe goduto le persone che aveva al suo fianco, si sarebbe goduto quello che aveva.
William e Nathan stavano andando alla festa, nell'auto di Will. Nessuno dei due parlava, ma stranamente pensavano alle stesse cose. Pensavo e provavno quello che anche Zac sentiva.
Ora non contava più nulla, contava solo cercare sempre nuove avventure, che fossero serie o più frivole. Contava solo non restare fermi, inermi. Contava creare dei ricordi e vivere una vita degna di essere vissuta. Al futuro ci avrebbero pensato quando sarebbe arrivato, per Nathan questi pensieri stavano iniziando a farsi spazio nella sua mente, perciò il turchese decise di vedere questa, come un'avventura, come un'esperienza che poteva cambiare la sua vita.
William ancora non sapeva che cosa si aspettava, sapeva solo che avrebbe accettato tutto quello che il suo destino aveva da offrirgli. L'importante era avere a fianco queste persone che erano entrate nella sua vita, le quali, se fosse per Will, non dovrebbero mai andare via.Zac, Mason, Nathan e William in quel momento, mentre James spegneva le candeline e esprimeva un desiderio, lo espressero a loro volta. Mai accontentarsi, andare sempre avanti, vivere come volevano, godersi ogni attimo, stare sempre insieme, non farsi fermare dagli ostacoli. Poi soprattutto espressero il desiderio di non fermarsi, di non rendere la loro vita monotona.
Chi per stare bene ricerca sempre la tempesta non lo fermi nemmeno con la felicità.
(Samanthifera, Twitter)Solo gli inquieti sanno com'è difficile sopravvivere alla tempesta e non poter vivere senza.
(Emily Brontë)Che senso avrebbe essere fatti al 70% da acqua e poi non farne tempesta.
(Devandrea, Twitter)È che sarò strano io, ma alla quiete della tempesta ho sempre preferito la furia del temporale.
(Alberthofman72, Twitter)
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Storm
Teen FictionL'adolescenza è agire d'istinto. L'adolescenza è essere insicuri. L'adolescenza è sognare. L'adolescenza sono le delusioni d'amore. L'adolescenza sono le canzoni. L'adolescenza sono i baci sotto la pioggia. L'adolescenza è una tempesta. Cosa accadre...