28-Quell'amore che mi completa

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POV's JAMES

Finalmente venne quel dannato giorno,
Il giorno in cui avrei potuto passare un po' di tempo solo con Mike.
Avevamo deciso di vederci dopo scuola,per uscire e starcene un po' per le nostre.
Volevo che stessimo in pace, senza nessuno che avrebbe potuto disturbarci, così decisi di prenotare una stanza d'hotel per l'intero giorno in modo da poterlo coccolare senza fastidio.
Ovviamente lui non era a conoscenza di questo piccolo particolare.

Uscito da scuola lo trovai ad aspettarmi vicino la moto,morivo dalla voglia di assaporare le sue bellissime labbra al gusto di miele.

"Finalmente un giorno tutto per noi,non vedo l'ora di coccolarti,di abbracciarti, di baciarti..."
Detto questo si avvicinò e cercò di baciarmi ma glielo impedii

"Ho fatto qualcosa?" Chiese tristemente

"No piccolo, siamo a scuola ricordi? Quando saremo soli farò tutto quello che vorrai" gli accarezzai una guancia porgendogli il casco

"Salta su" dissi in fine, fece come gli chiesi e ci dirigemmo verso l'hotel.
Non era nulla di speciale, ma almeno potevamo starcene soli.

"Perché siamo qui?" Mi guardò con fare interrogativo

"Per coccolarci" dissi schioccandogli una bacio sulle labbra,ora che finalmente potevo.

Lo presi per mano e lo trascinai verso l'entrata.

"Salve, ho prenotato una camera a nome di James Taylor"
La ragazza, che avrà avuto qualche anno in più di Mark, controlló sulla lista per poi dire
"Ecco qui, camera 127, buona permanenza"

La salutammo e ci dirigemmo verso l'ascensore , nonostante il piano fosse uno, la salita durava qualche minuto.
Guardai il mio ragazzo, che porca puttana era talmente bello, e non resistetti dal trattenermi, avevo necessariamente bisogno delle sue labbra,il mio ossigeno.

Lo tirai verso di me prendendolo per i fianchi,facendo in modo da far ben aderire i nostri corpi.
Una delle mie mani finí tra i suoi morbidi e spettinati capelli corvini, i nostri volti a pochi centimetri di distanza.
Chiuse gli occhi e avvicinò il suo viso al mio, facendo scatenare in me una tempesta, quella che solo lui sapeva generare.
Fu un bacio tenero ma allo stesso tempo volgare, le sue labbra dolci a sfiorare le mie, le nostre lingue unite in una delle danze più belle ed intime mai viste, i nostri respiri affannati come unico suono a colmare il chiassoso silenzio che si era formato.
Tutto fu interrotto dal fastidioso 'bip' che indicava il fatto che fossi arrivati al nostro piano.

Prima di uscire dal macchinario ci scambiammo uno sguardo e vidi comparire sul suo volto un sorriso, e nessuno capirà mai quanto bello sia vederlo sorridere per causa mia.
Nessuno capirà mai quanto lui sia stato per me, nessuno e ripeto nessuno saprà mai darmi quello che un suo sorriso può.

Ci dirigemmo verso la nostra camera...
127!

"Sei pronto per un giorno tutto nostro?" Chiesi con l'emozione a fior di pelle

"Non aspettavo altro"
Un altro sorriso...

La camera era ben allestita, il letto era nero con pareti bianche.

Tolsi la maglia per star più comodo e, non essendoci più nessun tipo di imbarazzo mi diressi verso il letto aspettando di essere raggiunto dal mio piccolo amore.

Poco dopo venne ad accoccolarsi tra le mie braccia e finalmente tornai a respirare.

"Mi baci?" Chiese con gli occhioni

"Certo che ti bacio"

E iniziò di nuovo a farsi spazio in me la sensazione  di completezza,quella che solo il mio piccolo riusciva a darmi.
Ancora una volta la sua lingua scivolò sulla mia provocandomi dei brividi, poi passò una mano sul mio petto, procurandomi una scossa al basso ventre,ma stavolta non avremmo fatto l'amore.
Mi sarebbe bastato averlo tra le mie braccia, questo per me è sentirlo mio.
Perché a dire la verità noi facevamo sempre l'amore:
Quando ci guardavamo
Quando le sue labbra si poggiavano sulle mie
Quando mi accarezzava
Quando mi diceva che per lui ero tutto

Questo per me era fare l'amore con Mike.

Tornai a concentrarmi sulle sue labbra che, con chissà quale coraggio, finirono sul mio collo.
Man mano sentii mordicchiare e capii, voleva marchiarmi.
Finito il suo lavoretto si sedette soddisfano sulle mie gambe.

"Adesso sanno che appartieni a qualcuno" disse a braccia conserte

"Allora tocca anche a me far sapere che mi appartieni, che per me sei il diabete più raro."
E così lo strinsi a me, poggiando le mani sotto la maglietta bianca che lasciava trasparire i piccoli muscoletti guizzanti e poggiai le mie labbra sul suo bellissimo collo, profumava di zucchero filato.
Leccai la giugulare  procurandogli un brivido.

"Quanto sei buono" dissi e lui sorrise,ancora un altro bellissimo sorriso.

Iniziai anch'io a mia volta a succhiare la sua pelle.
Ogni tanto sentivo un mugolio morirgli in gola il che rendeva il tutto ancora più fantastico.
Dopo svariati minuti mi staccai soddisfatto del segno ottenuto, violaceo al punto giusto, lo avrebbe tenuto per un bel po.

"Sei mio, tutto mio" dissi sorridendo sulle sue labbra dandogli un puro bacio a stampo.

"Solo tuo" mi abbracciò tendoni stretto, così stretto da togliermi il fiato.

E dopo altre coccole infinite ci addormentammo abbracciati.

POV's MICHAEL

Mi svegliai poiché sentii un grosso peso sul mio corpo, quello di James.
Lo spostai lievemente e si poggió sul cuscino assumendo uno sguardo corrucciato che lo faceva sembrare un bambino.
Gli scostai i capelli dalla fronte e sorrisi involontariamente, finalmente avevo tutto quello che volevo e lo volevo solo e soltanto con lui.

Gli accarezzai una guancia
"Ma quanto posso amarti..." dissi continuando a guardarlo.

All'improvviso aprì prima un occhio e poi un altro.

"E tu hai idea di quanto io ami te?"
Disse per poi farmi poggiare la testa sul suo petto.

"Mi hai sempre fatto poggiare la testa sul tuo petto, ma nessuno di quelle volte è come questa, anche se mi dimostravo tutto l'affetto del mondo era di questo che avevo bisogno, del tuo amore, quell'amore che mi completa" dissi emozionandomi quasi guardandolo meglio occhi.

Lo amerò per sempre, il mio cuore è la mia anima ormai gli appartengono.

SPAZIO AUTRICI:
Scusate eventuali errori grammaticali,buona lettura💜💜

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