Storm

49-Il mio cielo sarebbe tornato sereno

Lettrici e lettori di storm,piccola premessa,le parti in grassetto indicano il fatto che Michael stia parlando nella sua lingua,ossia l'italiano,quindi quando anche nei prossimi capitoli troverete la scrittura indicherà questo.

POV's JAMES

Due settimane, due cazzo di settimane che io e Michael ci siamo lasciati e mi manca, mi manca da impazzire.
Appena l'hanno saputo i ragazzi sono venuti da me. Non avevo mai pianto davanti a qualcuno eppure quando Emily è comparsa alla porta della mia casa mi sono gettato fra le sue braccia e ho pianto come non facevo da tempo. Faceva così male e fa cosi male.
Shawn ed Emily hanno provato a tirarmi su, a consolarmi, ma niente poteva. Una volta ho letto una frase su instagram, frasi che di solito ignoro e che trovo insignificanti, ma non questa.

'La cosa triste di quando piangi, è che l'unica persona che potrebbe consolarti in quel momento è quella per cui stai piangendo.'

E cazzo se avevano ragione quelle parole!

Mi mancava, avevo bisogno di lui, anche solo della sua presenza. A scuola mi evitava, stava quasi sempre con Mattew, con Brian e Malia. Invece Shawn cercava di distrarmi. La coppietta novella a scuola evitava effusioni o parole troppo dolci, ma i loro sguardi innamorati, i loro occhi che si illuminavano alla vista dell'altro li tradivano. Più di una volta gli ho detto di non preoccuparsi di mostrare il loro amore per evitare di farci soffrire, perché non volevo che queste mancate dimostrazioni potessero portare all'errore che io ho commesso.
Con soffrire intendevo anche Emily, si era finalmente confidata con noi della problematica con Jackson e in quel momento non potei fare a meno di pensare a quanto fosse forte per sopportare il suo e il mio fardello.

Ero stato un Coglione con la c maiuscola, anzi lo eravamo stati entrambi. Troppo accecati dal nostro egoismo, dal nostro orgoglio e dalle nostre paure, io specialmente.

Da quel fottuto 23 aprile la mia vita è andata a rotoli, è stato un continuo proiettare immagini dei bei momenti passati insieme nella mia mente. Sembrerò melodrammatico, ma questa è stata forse la prima volta nella mia vita in cui ho capito davvero cos'è l'amore. E mi maledico, perché l'ho capito solo dopo averlo perso. Ho dato per scontato la sua presenza, il suo amore incondizionato, il suo appoggiarmi sempre. Mi sbagliavo, l'amore non regge tutto questo e chi dice che lo fa è solo un grandissimo coglione che non conosce questo sentimento.

Come tutte le mattine mi alzai dal letto con ancora meno voglia, la scuola stava per finire, mancava un mese e non mi sembrava vero.
Avevo pensato che la tristezza che avrei provato a fine anno sarebbe stata scaturita dal non poter vedere più il mio ragazzo ogni giorno, ed effettivamente era così, ma non a causa della scuola.

Dopo essermi preparato uscii di casa e con la moto mi diressi a scuola.
Il gruppo si era sciolto a causa nostra e non avevo fatto niente per impedirlo.
Appena arrivato mandai un messaggio sia a Brian sia a Emily per dirgli di incontrarci al solito posto tutti insieme. Se Michael avesse voluto prendere parte avrebbe potuto farlo benissimo.

Posai la moto nel parcheggio scolastico e poi andai alla ricerca dei miei amici.

"James come va?" Mi chiese Brian quando mi vide arrivare.
"Come al solito e voi?"
"Bene" disse Malia sorridendo appena.

"Allora Brian la stai portando fuori  questa bella ragazza? O devo insegnarti tutto?" Scherzai, o almeno e quello che tentai di fare.

Provavo a nascondere il mio dolore dietro a battute e tornando ad usare il mio vecchio atteggiamento da playboy menefreghista.
Risero ma non parlarono.

Nel frattempo arrivarono anche pel di carota e Shawn a braccetto che ridevano e si asciugavano le lacrime.

"Che cosa è successo?" Chiese Malia vedendoli così vivaci e ancora incapaci a proferire parola date le troppe risate.