44-Dannati sentimenti,dannato amore del cazzo.

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POV's MALIA

Mi svegliai felice,dopotutto mancava solo un giorno alla domenica.
Iniziai a pensare a Brian e mi preparai per uscire con gli altri.
Il fatto che gli piacesse una ragazza che conoscevo mi faceva sentire un po'..strana.

Se fosse stata Emily? Nah,non era per nulla il suo tipo e lei gli avrebbe detto sicuramente di no...
Altre ragazze..Mh...chi lo sa.
Fatto sta che il mio sguardo si tramutò in uno al quanto preoccupato.
Uscii di casa e mi avviai verso il luogo d'incontro,il parco,sempre con lo stesso sguardo.

"Che hai?"

"Pensavo al ragazzo che mi piace" colpo basso mal..

"Che coincidenza nanetta,anche io pensavo a lei...ah,che tesoro che è" sbattè ripetutamente le ciglia come un rincoglionito

"Sembri mio nonno" Dissi stufata

"Tuo nonno ha rimorchiato tua nonna comportandosi come me,zuccherino"

"Zuccherino? Di nuovo Brian? Da Shawn lo accetto,ma dalla tua bocca esce malissimo" coglione,ma mi piaci

"E comunque,mio nonno non era te fortunatamente" finii

"Allora dimmi il tipo che ti piace,come si comporta?" Chiese

"Esattamente come te" Dissi schiettamente.

"Ma...ma non c'è nessuno come me"

Appunto Brian.

"Non come te,ma migliore sicurante" sorrisi

"Hey hey hey ragazzina,non insultarmi altrimenti niente meme su Instagram" minacció lui

"Sopravvivrò,ragazzino" feci un occhiolino.

"Anche la ragazza che mi piace assomiglia a te" Disse lui dopo alcuni minuti di silenzio

"In qualche modo allora io ti piaccio" mi voltai pentendomi immediatamente delle mie parole

"C-che?! Slown calmina" aveva un tono indecifrabile, tra il contento e lo stupito

Fortunatamente arrivarono tutti gli altri a salvarmi dall'imbarazzo

Iniziammo a parlare e ad organizzarci per la sera

"Per me dobbiamo andare alla festa di Jo...sai che figo?" Propose Shawn, Jo era una nostra compagna di corso.

"Mica male" Disse James beccandosi un occhiataccia dal suo ragazzo.

"Tutti d'accordo?" Dissi io ricevendo in si da tutti e un'occhiata vispa da Brian. Sarebbe stata la festa più interessante di tutta la mia vita.

POV's MICHAEL

Stavamo tornando a casa,o meglio, Jamie accompagna me alla mia.

"Quindi Jo è un 'mica male'?" Dissi riferendomi alla conversazione tenuta con i nostri amici prima

"Non ti sei mica arrabbiato per quello scricciolo?" Chiese con sguardo dolce

"No solo che pensavo fossi gay e fidanzato" incrocia le braccia stando al mio posto

"Non ho mai detto di essere gay" mi guardò e per risposta gli lanciai uno sguardo carico di rabbia

"Andiamo non intendevo quello...dico solo che magari non mi piacciono solo i ragazzi" concluse quel grandissimo paraculo.

"Questa è nuova" uscii dalla macchina abbastanza incazzato,iniziando a prepararmi per la sera,mancavano solo due ore.

Feci una doccia fredda per stemperare la rabbia,indossai dell'intimo pulito e mi scaraventai sull'armasio per decidere cosa mettere.

Optai per degli skinny jeans neri con degli strappi alle ginocchia,molto più skinny del dovuto,abbinato ad una camicetta bianca infilata all'interno di quest'ultimo,ovviante i primi due bottoni non erano abbottonati.
Le scarpe erano delle semplici converse bianche.
Spruzzai un po' ' del mio 'dolce e gabbana' ed ero pronto.

Aspettai l'arrivo del coglione del mio ragazzo e salii in moto.

"Tu così non vieni" Disse

"Invece si,parti" contrabbattei
Così fece,partì e arrivammo alla festa.
Non un bacio,non una carezza.
Ma cosa mi aspettavo? Ha perfino vergogna di me.

Entrammo e c'era puzza di alcol,nicotina e adolescenti in piena fase ormonale.

Ovviante appena entrammo james sparì dalla mia vista lasciandomi come un emerito idiota con Emily.

Tutto procedeva normalmente,finché non vidi Jamie alzare il gomito,cosa che mi fece infuriare.
Sapeva bene quanto odiassi l'alcol.

Lo tirai via portandolo in giardino, in un posto dove nessuno poteva sentirci o vederci

"Cosa.straminchia.vuoi?" Chiese il signor coglione scandendo ogni parola.

"Che ti salta in testa eh? Agli occhi di tutti sarai anche etero e single,ma nel mio cuore no!" Urlai leggermente

"Non facevo nulla di male Michael,stavo solo bevendo " alzò un sopracciglio.

"Mi prendi in giro spero"

"Ehm,no...direi proprio di no"

"Coglione" lo guardai male per poi continuare "i miei genitori sono felici che io e te stiamo insieme sai? Sono felici che io sia me stesso..." qualche lacrima mi rigó il volto

"Io..ho provato a dirlo ai miei.." andò lui sulla difensiva

"Ma dai! Non ci credo nemmeno un po'" sbuffai

"Loro odiano gli omosessuali Mike...come avrei potuto dirgli che sto con un ragazzo?! Soprattutto se quel ragazzo sei tu? Il mio migliore amico." Alzó la voce a sua volta

"Ti vergogni di me cazzo! Ti vergogni della mia presenza nella tua vita...non lo dici ai tuoi...non lo dici a tutti...se provo a baciarti in pubblico mi eviti. Eviti il contatto,perfino quello visivo. Mi eviti e basta. Agli occhi di tutti sei fottutamente etero. Agli occhi di tutti sei single. Agli occhi di tutti ti piace solo scopare.
Ma ai miei occhi,James Taylor, sei gay,sei fidanzato e fai l'amore...o almeno è quello che credo..." feci una piccola pausa prendendo fiato.

"Quindi vaffanculo" finii il discorso per poi incamminarmi verso l'uscita della casa.

Ero furioso. Odiavo litigare con lui,soprattutto per questo fottuto argomento.
Mi fermai aspettando un taxi,ma mi accorsi dopo una lunga mezz'ora che era ormai mezzanotte passata.
Una chiamata da parte di Shawn fece placare le mie imprecazioni.

"Dove sei Michael?" Chiese spaventato

"Lontano dalla festa" risposi deciso.

"Senti devi tornare qui,James é proprio andato...nel senso non ubriaco,ma non fa altro che piangere. Ural il tuo nome e non riusciamo a calmarlo"

E adesso che cazzo faccio?
Vado lì e?
Merda...

Tornai indietro,dannati sentimenti,dannato amore del cazzo.
Arrivati mi diressi dal mio gruppo di amici.
L'immagine che mi si presentò davanti di davvero triste,James in lacrime.
Gli occhi color cielo erano ricoperti di piccole vene Rossi fuoco.
Il labbro tremava come il resto del corpo.
Una scena che non mi sarei mai aspettato. Si solito dopo i nostri litigi buttava oggetti per aria e mi urlava contro,ma non stavolta.
Sembrava così triste,così spento.
Non volevo perdonarlo perché il mio cuore era a pezzi,ma non sopportavo il fatto di vederlo stare male.
È il mio primo vero amore.

"Scusa..." uscì dalla sua bocca come un sibilo.

"Ti amo Mike..." continuò,il mio cuore si fermò per pochi istanti a quelle parole.

Non potevo lasciarlo,anche se avrei voluto.
Lo abbracciai semplicemente,ma da quel giorno le cose sarebbero decisamente cambiate.

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