32-Il mio giorno

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POV's EMILY

Finalemtera arrivato quel giorno, il mio giorno,il mio compleanno.
Salutai mia madre che aveva preparato in onore di questo giorno speciale la mia colazione preferita: uova, beacon e pane tostato.

"Auguri a te,piccola"

"Mi hai appena detto auguri, non sono più piccola mamma" risi

"Si,Emy, sei e sarai sempre la nostra piccola" Disse mio padre posando un lieve bacio in guancia

"Concordo pienamente" aggiunse mio fratello.

"Si okay, okay, ma adesso che ne dite di mangiare? Il mio stomaco chiede pietà"
Chiesi e successivamente ci sedemmo tutti a tavola.

"Allora ti accompagno io oggi?" Disse Jacob.

"No tranquillo,passa Mark"

"Niente Malia,Shawn e Brian oggi?" Chiese mia madre

"No, sicuramente sarà impegnata, non ha nemmeno Chiamato a mezzanotte, il ciò è strano, non ha mai dimenticato un compleanno..."

"Tranquilla tesoro, sai com'è Malia,non lo dimenticherebbe per nulla al mondo."

Dopo la colazione salii al piano di sopra per vestirmi optando per un vestitino con una stampa a fiori e delle converse nere.
Uscii giusto in tempo per l'arrivo di Mark, che trovai ad aspettarmi sulla usa imponente moto.

"Rossa,mi dicono che oggi compi gli anni" dice passandomi il casco

"Già, sono vecchia quasi quanto te" sorrisi e poggiai l'oggetto sul mio capo

"Io sarei vecchio?"

"Si? Proprio tu"
Ridemmo e poi partimmo per la scuola.

"Allora ci vediamo dopo" Disse Mark una volta arrivati

"Certo, a dopo" lo salutai togliendo il casco e posandogli un bacio sulla guancia

"Ti voglio bene!" Urlai per poi correre verso scuola.
Entrai nella classe di biologia ma non trovai nessuno, assolutamente nessuno, tranne un bigliettino poggiato sul mio banco.

'Pensavi lo avessi dimenticato?
Iniziamo dal posto più noioso per me, quale sarà?
-M'

C'era scritto.
M= Malia, quindi il posto più noioso in questa scuola è la palestra.

Andai, un altro bigliettino, questa volta attaccato ad una bici.

'Non è iniziato tutto così? Con una bici? Se sei arrivata qui il prossimo posto è nel paese delle meraviglie'

Ancora una volta l'indizio era troppo scontato, il 'paese delle meraviglie' è il campo da Basket, chiamato così da entrambi per i bei ragazzi che ci sono.

Arrivata, questa volta, non trovai alcun bigliettino.
Ero completamente sola.
Finché non sentii delle esili braccia avvolgere la mia vita.
Le sue braccia.
Quelle della mia migliore amica.
Mi voltai frettolosamente abbracciandola.

"Non me ne sarei mai dimenticata"
Mi sussurra stringendomi ancora più forte.

"Auguri alla più stupida, svampita, idiota e ritardata fangirl di tutti i tempi." Disse per poi porgermi un pacchetto.

Lo aprii e oh cazzo...
Erano due stupendi bracciali in oro bianco, con sotto un ciondolo a forma di cuore spezzato per entrambi che se uniti andavano a formare la frase
'You make me begin'.

Dopo poco divenni una fontana, certo ci eravamo sempre fatte dei regali, ma mai nulla di così significativo.
Continuai ad abbracciarla stringendola come fosse l'unica cosa importante al mondo.
E lo era, lo era stata da quel giorno al parco, da quella caduta.

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