Svuotata (pt2)

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Non riesco a fuggire. Ovunque io mi nasconda lui è sempre dietro di me. Corro per i corridoi del bunker e cerco di nascondermi in una delle tante stanze,ma invano.

Sono entrata nella camera di Sam e mi sono nascosta sotto il suo letto.

Tremavo. Per la prima volta in vita mia ho avuto veramente paura. Paura perché lui mi conosceva anche troppo bene.

"Joosh. Andiamo tesoro non sei ancora stanca?  Perché Papino inizia ad arrabbiarsi. E quando papino si arrabbia non finisce bene per nessuno"

Sentivo la sua voce sempre più vicina ed anche il rumore dei suoi passi. Passi che riconoscerei tra milioni e milioni.

Ha spalancato la porta con un calcio. Il mio cuore si è fermato. Stavo per piangere,ma mi sono tappata la bocca per evitare di emettere suoni.

Ora anche respirare era diventato rumoroso.

Lui si stava avvicinando a me,si è inchinato ed ha spostato le coperte. Mi ha guardata dritta negli occhi e a quel punto la paura è diventata terrore.

"Tana libera tutti Josh"

Ho provato a scappare ma lui mi ha afferrata da un piede. Mi ha voltata con la schiena sul pavimento e poi si è sistemato sopra di me.

"Ti ho detto tante volte che non devi far arrabbiare il tuo papino"

Detto ciò i suoi occhi sono diventati neri. Ho deglutito.

"Dean.. So che mi puoi sentire.  Ti prego basta."

Adesso stavo piangendo.

Dean,o il demone Dean ha sorriso.

"Piccola questo è il vero me. Adesso meriti una punizione per quello che hai fatto"

Ho cercato di liberarmi, ma lui era più forte di me. Ogni giorno era la stessa storia ed io non ne potevo più.

"Dean... sarai sempre il mio eroe anche se ora hai perso la testa. Ti prego non farlo..."

"No!!"

Mi sono svegliata di colpo strillando. Era di nuovo un incubo. Mi sono passata una mano sui capelli e mi sono alzata dal letto. Erano le 5 del mattino.

Bene. Almeno stanotte ho dormito 3 ore.

I ragazzi si sono svegliati di colpo sentendomi urlare.

"Josh stai bene?"

"Si Sam. Era solo un sogno"

Sam ha annuito. Io mi sono seduta sul divanetto.

"Josh. Ultimamente hai tanti incubi.  Parliamone ti prego."

"Ma di cosa volete parlare tutti? Sto bene. Gli incubi capitano a tutti"

"No. Adesso ne parliamo"

Mi stavo infilando le scarpe.

"Dean ho detto di no. Non dobbiamo parlare di niente."

Sono uscita in pigiama e Dean mi ha seguita. Mi ha afferrata per un braccio

"Ti prego. Ti ho già detto che mi dispiace. Ma Josh era la soluzione migliore."

"Forse per te Dean. Ma si poteva risolvere in un'altra maniera."

Mi sono messa una mano nei capelli ed ho sorriso esasperata.

"Tu Dean non vuoi accettare il fatto che gli altri soffrano,vero? Devi essere sempre tu l'eroe del momento. Devi sempre essere tu a decidere e magicamente solo tu puoi soffrire in silenzio senza parlarne con nessuno.  Però se io mi voglio isolare tu mi devi tirare fuori tutto con le pinze. Vero?"

"Josh. Mi dispiace. Io mi ricordo le tue parole e le tue grida e le tue lacrime. Ma non ti ho ascoltato. E me ne pento ogni singolo giorno per averti ferita in quel modo e voglio rimediare. Ma so che non posso. Josh hai tutte le ragioni per odiarmi e fallo. Ma non te ne andare per favore"

Ho abbassato lo sguardo. Stavo iniziando a piangere.

"Dean. Tu mi hai amata per davvero? Hai mai pensato cose del tipo 'se la tocchi ti ammazzo' oppure  'Se la nomini ancora io ti spezzo le gambe'?"

Lui ha abbassato lo sguardo. Ma non rispondeva.

"Ecco vedi. Me ne sono resa conto durante questi anni. Il tuo grande e vero amore è sempre Lisa. Vero Dean?"

"Josh. Non parlare di..."

"Ecco vedi? Proprio di questo sto parlando. Basta nominare Lisa e tu perdi la testa. Dean io non sono gelosa di Lisa o di Ben. Tu saresti un papà perfetto Dean se solo avessi un figlio o una figlia. Ma ora come ora ho la prova che tu sei tribale. Perché quello che hai fatto a me sono sicura al 100% che non lo avresti mai fatto a Lisa."

Fuori stava sorgendo il sole e noi eravamo ancora nel parcheggio a parlare.

"Josh. Ripensare a quelle cose mi fa male. E mi fa ancora più male il fatto che tu non ne voglia parlare."

"Dean volete lasciarmi in pace? Tutti che ne volete parlare. Va bene parliamone. Tu eri un demone e mi hai stuprata ripetutamente. E non sono arrabbiata per questo.  Perché in fondo quello non eri tu. O meglio eri tu ma sotto il controllo del male. La cosa peggiore è che quando hai scoperto che dalle tue violenze sarebbe nato un bambino tu mi hai obbligata ad interrompere la gravidanza! Dean io ero incinta di nostro figlio e tu mi hai obbligata ad abortire. Dean anche se era un ibrido era sempre nostro figlio."

Adesso stavo piangendo. Anche Dean.

"Josh mi dispiace molto. Proveremo ad averne un altro. Promesso. E ti giuro che non permetteró a niente e nessuno di fare del male a te o al nostro bambino,capito?"

Mi ha posato una mano sulla guancia. Io ho guardato dietro di Dean e c'era Sam già vestito. Deve aver sentito tutto.

"Ragazzi...ho già preparato i bagagli. Vestitevi e poi andiamo."

Ho annuito. Sam è rientrato nel motel,io stavo per entrare.

"Josh. Sono serio. Voglio un bambino."

Mi sono voltato.

"Vuoi un bambino dopo che mi hai obbligata ad uccidere il nostro? Dean io non programmo mai nulla e spero di rimanere incinta quando meno me lo aspetto,ma ti posso giurare che non sarai tu il padre dei miei figli Dean.
Anche a costo di scoparmi Sam,Gabriel o Cas. Chiaro?"

Ho esagerato. Alle mie parole ho visto il suo cuore spezzarsi. Volevo dire qualcosa,ma le frasi mi si sono strozzate in gola.

"Hai ragione Josh. Le anime gemelle diventano genitori. E tu non sei la mia anima gemella."

Non so se parlava così per la rabbia o se era serio. Fatto sta che noi due ci stavamo distruggendo.

Dean Winchester immagina (Supernatural)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora