Ferirmi di nuovo (pt4)

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Ero seduta su una delle tante poltrone del bunker con le ginocchia al petto.

Quando ero bambina mio padre mi diceva sempre di farmi degli amici altrimenti sarei rimasta sola. Ed io avevo il mio piccolo gruppo,che però durante questi mesi della mia malattia si è sgretolato. Mi è rimasto solo Henry.

Il primo passo da fare quando si ha un problema è ammetterlo.  Oggi sono riuscita ad ammettere che sto male,che sto morendo piano piano se non la smetto.

Ma non è facile. Oramai ci sono dentro ed anche se volessi mangiare un toro intero il mio stomaco automaticamente rigetterebbe tutto. Una sorta di reazione involontaria.

In questo momento mi sento come se stessi nuotando infinitamente nell'oceano e sto lottando per tenere la testa fuori dall'acqua. Ma non posso nuotare infinitamente. Devo arrivare a riva e salvarmi per sempre. Così mi è passata per l'anticamera del cervello un'idea che mai e poi mai avrei pensato di avere: pregare.

Mi sono infilata di nuovo il parka e sono uscita. Stava nevicando di nuovo e l'aria gelida tagliava il mio respiro.

Ho attraversato il sentiero che portava in città. Quel sentiero che ho percorso milioni di volte ora mi sembrava diverso,come morto. Tutto taceva sepolto da un candido e cupo manto bianco.

Sono arrivata davanti alla chiesa. Gli alti campanili sembravano squarciare il cielo mentre candida neve cadeva a piccoli fiocchi.

Il cielo era a pezzi. Io pure.  Lui si riprenderà e il sole tornerà a splendere. Io non so se mi sarei ripresa.

Sono entrata in chiesa e c'era poca gente che pregava. Sono entrata nella cappella per le confessioni. Credevo di essere sola e ho iniziato a parlare.

"Hey ci sei Dio? Sono io,Tori Winchester. Ci siamo incontrati tante volte... avrei bisogno di un favore. Sto male e lo sto ammettendo.  Mi sento come se stessi nuotando all'infinito nell'oceano e sto cercando di tenere la testa fuori dall'acqua per vivere. La mia vita è quello per cui sto lottando ed ho bisogno di te per rimanere a galla. Non farmi annegare per favore. Tienimi la testa fuori dall'acqua."

Avevo le mani giunte in preghiera quando una voce mi ha interrotta.

"Un po' profonda come preghiera"

Ho sobbalzato dallo spavento.

"Padre mi avete spaventata."

"Stavi chiedendo aiuto per una malattia?"

"Si. Io soffro di anoressia e voglio guarire. Ma non ce la faccio."

Lui mi parlava attraverso una feritoia.

"Tori. Non sembri una che prega molto spesso. Credi in Dio?"

Ho sorriso esasperata.

"Padre. Non  mi prenda a male. Ma ho un'idea tutta mia di Dio"

"Che vuoi dire?"

"Vede. Quando ero piccola mio zio Sam mi diceva sempre che ogni preghiera è una promessa a Dio. Ma mio padre mi diceva sempre che se esiste un Dio è un Dio tribale, che prende parti. Che se è solo bontà allora non è onnipotente. E se è onnipotente allora non è solo bontà.

Quindi anche io la penso come mio padre ed ora mi sento in colpa"

"Perché ti senti in colpa?"

"Perché è troppo facile chiedere l'aiuto del cielo solo quando ne hai bisogno per poi finire col bestemmiare incazzata e delusa sapendo di essere in torto."

"Tu credi in Dio Tori?"

"Beh diciamo che è lui che non crede in me."

Ho salutato il prete e sono tornata a casa. Nevicava ancora e faceva molto freddo. Era tutto bianco e silenzioso. Se non fosse per la neve che scricchiola sotto le me dr Martens. Quando ho infilato le chiavi nella serratura del bunker ho aperto la porta ed ho sentito delle voci. Mio padre era tornato.

Mi aspettava una bella ramanzina.

Stavo scendendo le scale ma mio padre mi ha preceduta.

"Tori ma che cazzo? Ti lasciamo sola alcuni giorni e tu ti fai arrestare?!"

"Perché tu non ti sei mai fatti arrestare?"

Aveva le braccia conserte ed era molto arrabbiato.

"Tori non ti riconosco più. Fai a botte a scuola,sei sempre assente. Mi hai deluso profondamente"

Quelle parole mi hanno fatto male

"Io ti avrei deluso? Tu non sai niente di me. Non ci sei mai e non rispondi nemmeno al telefono. Sei esattamente come tuo padre"

"Non parlarmi così Victoria"

"Sennò cosa?"

"Fila in camera tua!"

"No!"

Ci siamo guardati negli occhi per tre secondi. Eravamo identici quando ci arrabbiavamo.

Mio padre ha sospirato

"Ok. Calmiamoci. Tori io sono preoccupato per te."

Mi sono tolta il parka

"Perché sei preoccupato"

"Perché tu non mangi. Quando è stata l'ultima volta che hai mangiato? Tori mi stai morendo sotto gli occhi..."

"Ok. Va bene sto male e allora? Non si può fare nulla. Sono persino arrivata a pregare Dio ma nessuno ha delle risposte. Papà io ci ho provato tante di quelle volte a guarire ma non ci sono mai riuscita. L'ho sempre rifatto,anche involontariamente. Mi sono sempre fatta male. E sono pronta ad accettare il mio destino"

"Ma che cazzo dici?! Tori tu guarirai. Punto. Quando la sospensione sarà finita e tu torni a scuola sarai già guarita"

"Col cazzo. Io a scuola non ci torno più."

"Tori io sono sempre fuori per il lavoro con cui mantengo te. Il tuo lavoro è la scuola. O la scuola o te ne vai!"

Mio zio Sam che era appena entrato è rimasto allibito. Io anche. Non mi sarei mai aspettata quelle parole da mio padre.

Mi sono infilata di nuovo il parka e stavo per uscire. Ma prima mi sono voltata.

"Sarai sempre il mio eroe anche se hai perso la testa".

Poi sono uscita. Fuori aveva smesso di nevicare. Io senza accorgermene ho iniziato a piangere.

Adesso tutti mi avevano allontanata. La mia malattia mi aveva tolto tutto. Non avevo più nulla da perdere. Mi è rimasto da perdere soltanto la vita. E forse anche quella avrei perso di li a poco.

Dean

Ho sospirato quando Tori ha chiuso la porta.

"Dean ma non vorrai lasciarla andare via così?"

"Tranquillo Sammy. Quando Tori è incazzata sbatte sempre la Porta. Tori sbatti la porta!"

Niente. Sono corso su per le scale ed ho aperto la porta.  Di Tori nessuna traccia. Ho richiuso la porta e sono tornato giù.

"Dean dobbiamo parlarne."

"No"

"Dean..."

"Sam ho detto di no. Tori stava male e io non ho fatto nulla. Parlarne mi fa solo male. Tanto male. E non voglio parlare nemmeno di come sto io,perché come sto è non voglio parlarne."

Sam mi guardava con uno sguardo di pietà. La mia bambina stava male ed io non potevo fare niente.

"Sam dividiamoci. Fuori ci saranno si e no 2 gradi. Dobbiamo trovarla a tutti i costi"

Dean Winchester immagina (Supernatural)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora