Scomparsa pt 6

151 16 4
                                    

Julia non ce la faceva più.  La ho messa seduta a terra. Sudata e piangeva.

"Tori. Tori. Devi lasciarmi qui e continuare senza me"

"No. Mai. Forza possiamo farcela solo se restiamo unite"

Ha annuita. Eravamo lontani dalla fabbrica e stavamo vagando nel bosco come due anime in pena.

Nessuno ci stava seguendo. Sicuramente avranno pensato che nelle nostre condizioni non avremmo superato la notte.

Ed era vero. Eravamo entrambe ferite e faceva molto freddo. Dovevamo raggiungere al più presto un telefono per avvisare la polizia.

Dean

È passato troppo tempo. Mi sembra un'eternità. E di Tori nessuna traccia. Sono disperato.

Passo molto tempo nella sua stanza,anche ora sono nella sua stanza. I miei pensieri sono interrotti da una chiamata di Cas al cellulare.

"Cas?"

"Dean. Ho saputo di Tori. Mi dispiace.  Non riesco a localizzata per via di quei simboli antiangelo che le hai fatto incidere nelle ossa."

"Lo so. Pensavo di poterla aiutare,e invece..."

"È ancora viva"

"Come fai a saperlo?"

"La sua anima non è né in paradiso ne  all'inferno. Quindi è ancora viva"

Mi sono passato una mano tra i capelli. Sono stanco.

"Perché mi hai chiamato?"

"Per dirti che so dove è stata 3 ore fa"

Mi sono alzato in piedi di scatto.

"Come fai ad essere sicuro?"

"Ecco. Ho chiesto ad una strega di fare un incantesimo per localizzarla. Non è servito a molto. So solo che 3 ore fa era in una fabbrica a 1 ora dal bunker"

"Cas,a chi hai chiesto aiuto?"

Non rispondeva

"Cas? Hai chiesto a Rowena?"

"Si."

"E come faccio a fidarmi?"

"Dean è la nostra unica traccia."

"Va bene.  Io vado a controllare li."

Tori

Camminavamo non si dà quanto tempo. Eravamo nel bosco. Julia stava male. La ho messa a sedere.

"Fammi vedere il ginocchio"

La luna brillava in cielo. Ed illuminava abbastanza

"Tori. Grazie"

"Per cosa?"

"Per avermi salvato"

Le ho sorriso. La ferita non aveva un bell'aspetto.

"Sai ho pregato tanto Dio perché venissi salvata e poi sei arrivata tu."

"Beh Dio non è mai stato dalla mia parte Julia. Però ora non parliamo di questo. Dobbiamo cercare aiuto. Quei bastardi non hanno solo distrutto il nostro corpo,ma anche le nostre dignità."

Lei ha annuito.

"Forza,rimettiamoci in cammino. La strada è ancora lontana"

Ho ripreso a braccetto Julia e abbiamo continuato a camminare. Era un sentiero scuro e tetro. Lo usavano i cacciatori.

La gelida aria tagliava i nostri respiri. Lei zoppicava ed io mi sentivo sempre più debole.

Non so fa quanto tempo stavamo camminando. Eravamo stanche ed affamate.

Mi sapevo orientare con le stelle. Andavamo verso ovest,verso la strada. Lo doveva per forza esserci un telefono da cui chiamare aiuto. Ma la mia paura era che qualcuno di loro potesse vederci camminare e farci fuori.

E la mia storia non poteva finire così.

Io sapevo già come sarebbe finita la mia storia. Un giorno con un taglierino alla giugulare.

Sono come mio padre. Non posso negarlo. Anche io non sopporto i sentimenti e la gente.

Adesso mi sentivo intrappolata in un mondo che odiavo ed ero convinta che Chuck non credeva in noi. Perché se davvero ci credeva avrebbe fatto qualcosa,ma non solo per me e Julia,ma per tutte quelle povere persone che ancora credono nel bene.

In lontananza vediamo dei lampioni che emanavano una luce arancione.

"Tori la strada. Guarda"

Mi sono sistemata il braccio di Julia attorno al collo. La mia ferita iniziava a fare ancora più male e mi girava la testa.

"Andiamo dai. Cerchiamo un telefono"

Allunghiamo il passo. Ci avviciniamo sempre di più alla strada illuminata.  Vogliamo uscire dalle tenebre che ci circondano.

Non avevo paura del buio. Papà mi ha insegnato a sconfiggere quello che si nasconde nel buio,ma non mi ha insegnato a sconfiggere i vivi. Ed ora io avevo paura dei vivi perché la bestia umana è la creatura peggiore del creato.

Raggiungiamo il bordo della strada e io mi sento morire.  Lascio Julia e inizio a vomitare.

Lei saltellando mi viene a tenere i capelli. Io anche se era vuoto ho svuotato il mio stomaco e mi tocco il fianco.

Con orrore scopro che la ferita si è riaperta.

Tremo. Julia anche. Siamo sole,ferite e spacciate.

"Tori. È la fine?"

Adesso inizio a piangere anche io.

"Mi dispiace Julia. Finché il corpo ci regge continuiamo a camminare"

La prendo di nuovo sottobraccio e camminiamo senza meta stavolta. Non sapevano dove andare.

Poi sento un rombo e il mio cuore Salta un battito.

Quel rumore inconfondibile. Non potevo crederci.

Mi volto e vedo in lontananza i fanali che illuminano la strada.

"Julia! Svelta fermiamo quella macchina!"

Iniziamo a squotere le braccia. La macchina alza i fanali e si ferma proprio davanti a noi che ci poggiamo al cofano caldo.

La portiera si apre.

"Tori?"

I suoi occhi sono pieni di dolore e felicità allo stesso tempo.

"Papà. "

Non riesco a dire altro. Mio padre ci abbraccia mentre piangiamo io e Julia.

Quando si stacca ci guarda. Poi si guarda la mano con orrore.

"Tori che vi hanno fatto?"

Adesso l'orrore è diventato rabbia
Siamo troppo deboli per rispondere.
Io non ricordo molto. Solo di essere svenuta a terra dopo che Julia ha perso conoscenza poggiata al cofano di Baby.

Fine 6 parte

Dean Winchester immagina (Supernatural)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora