Il secondo punto del piano era recuperare la prima lama.
Sono andata al deposito di polizia. Ero un po' terrorizzata perché l'impala aveva il bagagliaio pieno di armi. Se la polizia avesse perquisito la macchina prima di me sarebbe finita male.
Sono entrata al deposito e mi sono recata allo sportello. Un ragazzo,agente di polizia era lì.
"Posso aiutarti?"
"Si. Victoria Winchester. Avete la macchina di mio padre qui. Devo prendere quello che c'è dentro."
Il ragazzo ha preso un registro.
"Modello e colore?
"Chevrolet impala del 67. Nera""Ok. Trovata. Esci da questa porta e vai al posto 34"
Ho annuito e sono uscita nel parcheggio. C'erano molte auto. Sequestrate e incidentate. Ho raggiunto il parcheggio 34 ed ho visto baby. Aveva tutta la parte anteriore distrutta. I sedili anteriori erano sporchi di sangue.
Ho aperto il cofano. C'erano i borsoni e le armi. Ho riempito i due borsoni con tutto ciò che era nel bagagliaio. Compresa la prima lama.
Sono uscita coi borsoni sulle spalle e camminavo senza meta.
Mi serviva una stanza di motel. Così col cellulare ne ho trovato uno nelle vicinanze.
Ho pagato una stanza ed una volta dentro ho posato le borse sul pavimento.
Ho tirato fuori la prima lama. L'ho presa con la mano sinistra. Il marchio si è illuminato ed io ho sentito un potere dentro me. Era il marchio. Alimentato con la mia rabbia.
L'ho lasciata cadere a terra ed ho scosso la testa.
"Che intendi fare?"
Mi sono voltata di scatto. Zio Cas.
"Secondo te? Sto finendo quello che mio padre e zio Sam hanno iniziato"
"Tori come hai potuto prendere il marchio? Deluderai tuo padre,lo sai?"
"Deluderò Dean? Dean non è qui. Lui è zio Sam stanno per morire. E finché Abbadon resterà viva loro saranno dei cazzo di vegetali Cas."
Si è avvicinato a me
"Hai fatto un patto con Crowley?"
"Si. Porterà vantaggio a entrambi. Anche se morirò provandoci ho la sicurezza che loro staranno bene"
"Come hai potuto. Tuo padre non te lo avrebbe mai permesso"
"Ma l'ho fatto. Il marchio avrebbe dovuto proteggerlo ma non lo ha fatto,tu avresti dovuto evitare che finisse così,ma non lo hai fatto. Tu sei il suo angelo custode. Lo hai tirato fuori dalla perdizione. Dove eri tu quando lui aveva bisogno di te?"
"Tori. Io non ho potuto..."
"Non hai potuto salvarlo. Bene. Lo sto facendo io."
Ho raccolto la prima lama,con la mano destra e la ho messa in borsa.
"Sto facendo quello che è giusto."
"Tori non potrai mai battere Abbadon. Sei poco più che bambina"
Mi sono voltata.
"E allora? Tu non capisci. Loro sono le mie persone. Hanno fatto tanto per me e non ho potuto ricambiare. Mio padre ha fatto tanto per me. È stato un padre a modo suo,ma per me C'era. Stesso per zio Sam. Loro ci sono sempre stati per me. È ora che ricambi il favore."
Si è avvicinato a me.
"È molto nobile quello che stai facendo. Io posso vedere la tua anima,Tori. E c'è molta sofferenza. Tori,il marchio è molto potente. Ce la farai?"
Ho abbassato lo sguardo.
"Non lo saprò mai se non proverò. Zio Cas,mi hanno sempre detto che sono troppo giovane per capire,ma non è vero. Ho capito troppo presto. Io non sono pronta ad un altro addio."
Ho iniziato a piangere.
"Però promettimi una cosa. Se dovessero morire fai in modo che vadano in paradiso,ok?"
Ha annuito. Poi mi ha accarezzato il viso.
"Tori. Io e Crowley non ti lasceremo sola. Ti porteremo dove è lei è ti guarderemo le spalle"
"No. Nessuno mi guarderà le spalle. È una faccenda personale. Devi solo portarmi li dove è lei. Quando saprai dove sarà,vienimi a prendere."
"Mi dispiace Tori. Il marchio avrebbe dovuto proteggere Dean..."
"Ma non lo ha fatto." Ho incrociato le braccia al petto dopo essermi asciugata gli occhi.
"E farà del male anche a te. Tori dovrai promettere che sarai in grado di controllarlo. Se prenderà potere su di te sarà la fine."
"Non mi interessa di me Cas. Lo sai. Mi interessa di quelle poche persone a cui voglio veramente bene. Ed ora è il mio turno. Devo finire quello che ho iniziato. Anzi. Farmi coraggio e finire quello che mio padre e mio zio hanno iniziato"
Cas mi ha posato una mano sulla spalla.
"Fammi una promessa Tori."
"Che promessa?"
"Resta viva e continua a combattere. Ok piccola?"
Ho annuito.
"Quando sarà ora verrò a prenderti"
Lui è svanito. Io mi sono seduta sul letto ed ho preso un borsone sulle ginocchia.
L'ho aperto. Ho preso in mano la pistola di mio padre. Sempre lucida e pulita. Argentata e col manico bianco.
L'ho stretta tra le mie mani. Ho chiuso gli occhi. La voce di mio padre mi è rimbombata in testa.
"Stringi con le mani la pistola. Poi prendi la mira e premi il grilletto"
Ho sorriso. Poi ho preso in mano il pugnale curdo di mio zio Sam. Anche la sua voce era nella mia testa ora
"È facile. Con questo fai fuori tutti i demoni. E pure qualche fidanzatino Tori."
Ho riaperto gli occhi ed ho sorriso. Le loro voci erano così vive e potenti nella mia testa. E non potevano diventare solo un ricordo.
Fa male solo il pensiero. Non avevano ancora finito. Non potevano lasciarmi così.
Mi sono sdraiata a letto. Ero stanca perché avevo dormito poco. Ma non riuscivo a dormire. Adesso so cosa si prova quando c'è qualcosa che non va. Quando non si sta bene.
Ed io sapevo che sarei stata bene solo dopo aver portato a termine questa missione.
Ma non sapevo come fare. Ero ancora inesperta.
In ospedale mi hanno dato tutti gli oggetti personali di mio padre e mio zio. Mi sono messa le due fedi d'argento di papà al pollice e l'orologio di zio Sam al polso.
Li accarezzavo con la mano. Almeno potevo sentirli vicino a me.
Ma non è la stessa cosa. Sono solo oggetti legati a loro. Non sono loro. E non è la stessa cosa.
Mio padre aveva ragione. Questa vita è difficile. Si aiutano un sacco di persone,ma se ne perdono tante e il dolore e il vuoto che lasciano non potrà mai essere riempito
Fine seconda parte
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Dean Winchester immagina (Supernatural)
Fiksi PenggemarUna raccolta di storie dedicata all'universo di Supernatural, con l'aggiunta di personaggi inventati ;). Spero vi piaccia