Dean Winchester immagina (Supernatural)

Tu non eri qui finale

Capitolo a doppia voce! Le parti scritte con lo sfumato sono le parole di Jake.

La sera della sfida era arrivata. Ci avevano dato una divisa composta da un paio di pantaloni neri eleganti,una camicia bianca ed un papillon nero. Le femmine dovevano indossare i tacchi.

Eravamo in 5 in ogni squadra. Due squadre. Il presidente faceva le domande e bisognava pigiare un pulsante per rispondere.

Erano domande difficili,di qualsiasi ambito: Cultura generale,scienza,storia...

La mia squadra ha risposto bene,ma la squadra avversaria che indossava una divisa formata da pantaloni e cravatta blu e camicia bianca ci sapeva fare.

Sam e Dean erano rimasti a casa,a fare il tifo per me dalla TV. Ero agitata. Non ero abituata a stare in televisione. Tremavo.

Ho visto Josh dalla mia TV.  Era proprio bella. L'anello al naso brillava sotto i riflettori ed era agitata. Ma ha risposto sempre bene. È proprio intelligente.

Le squadre erano pare. 250 punti. Questa sarebbe stata la domanda decisiva. Era molto difficile.

Il presidente era pronto. Aveva l'ultima domanda in mano.

"Bene. Signori e signorine mani sul pulsante"

Abbiamo messo le mani sul pulsante. Ho chiuso gli occhi ed ho sospirato.

"Chi conosce la risposta prema. Con quale nome è comunemente conosciuto il monossido di diidrogeno?"

Silenzio. Nessuno rispondeva. Poi ho premuto. Si sono voltati tutti verso me. Non potevo sbagliare.

"Acqua"

"La risposta... è esatta. I Kansas's brain vincono!"

I ragazzi mi hanno abbracciata. Avevamo vinto. Abbiamo stretto la mano alla squadra avversaria,ci hanno dato una medaglia d'oro a testa.

Ce l'aveva fatta. Aveva vinto. Dovevo fare qualcosa. Così ho preso il telefono ed ho composto il suo numero. Dava la segreteria. Le ho lasciato un messaggio.

"Hey Josh. È papà.  È strano perché ti sto guardando proprio ora in TV. Sei stata magnifica. Quando ti guardo ho la prova che qualcosa di buono nella vita lo ho fatto,Josh non ti ho mai capita. Sempre amara e insoddisfatta,ma la mia Josh. La mia piccola bambina. Josh con te ho sbagliato, non ti ho vista splendere in un giorno di sole e non ero lì per te in una notte di tempesta. E tu invece,tu ci sei sempre stata. Sei una brava ragazza e non te lo ho mai detto. Hai smesso di essere bambina troppo presto. Hai seguito i sogni degli altri lasciando da parte i tuoi perché per te la felicità altrui è meglio della tua. Sei tu Josh.  Sei sempre stata tu. Il pilastro di tutto. Ed io non ti ho mai capita,forse perché ero troppo giovane e tu ora sei arrabbiata. Anche io un po' lo sono,ma un conto è la rabbia che provi a vent'anni e un conto la rabbia che provi a quaranta. Ti amo Josh,sei tutto quello che io avrei voluto essere. I tuoi sogni seguili perché ora basta pensare agli altri. Fai buon viaggio Josh e butta via quelle sigarette perché tu ti meriti di vivere per sempre. Hai dato agli altri i giorni migliori dei tuoi anni peggiori ed ora è il tuo turno. Goditi questi anni perché l'importante è il viaggio,non dove andrai."

Mi sono voltato verso la TV. I ragazzi stavano uscendo. Poi ho pensato una cosa.

"Hey Josh sono ancora qui. Comunque vada e ovunque andrai sarai sempre parte di me. Ti voglio bene Josh e voglio che tu sappia solo quanto orgoglioso sono di te e di ciò che sei diventata. Ed ora cancellerò questo messaggio perché sono troppo codardo per dirti tutto questo. Spero che un giorno sentirai le parole che ti stavo per dire. Ti voglio bene,Josh"

Ho cancellato il messaggio ed ho posato il telefono.

Avevamo vinto la gara. Stavo tornado al bunker a piedi. Le stelle brillavano in cielo. Sam aveva fiducia in me e non lo ho deluso.

Ho comtrollato il telefono. Avevo dei messaggi dei ragazzi che si congratulavano con me. Ho sorriso ed ho rimesso il telefono in tasca.

Cas aveva ragione. Mio padre era felice ed un giorno anche io avrei sentito quella felicità. Ed è adesso,perché la mia famiglia erano loro,non famiglia di sangue,ma la famiglia del cuore.

Mio padre non mi ha voluta. Chi se ne frega. Mi basta sapere che al mio fianco ci sono Dean,Sam e Cas per essere felice.

Avevo le braccia incrociate. Camminavo sotto le stelle che mi illuminavano.

Quante volte da bambina ho guardato le stelle dai bassifondi. Se sono cresciuta ne bassifondi non significa che sono una brutta persona, i bassifondi non hanno cambiato chi sono,perché mentre crescevo nei bassifondi ho sempre guardato le stelle sperando un giorno di potermene andare.

E l'ho fatto. Però nonostante avessi odiato con tutta me stessa il ghetto, quell'addio è stato più doloroso di quanto pensassi.

Lasciare i gemelli Manchester,i miei due migliori amici e tutti i luoghi malfamati che nel bene e nel male hanno segnato la mia infanzia.

Chissà se mio padre mi ha mai pensata,se gli sono mancata magari un po'.

Queste mie domande non troveranno mai risposta. Ma va bene così. Sto bene.

Ora so che sono abbastanza forte da lasciare il mio passato alle spalle ed andare avanti con le persone che amo.

Non sono mai stata una ragazza normale. Sono diversa ed è per questo che so amare. L'ho capito solo ora.

Chi cresce senza genitori è forte e sa incassare bene i colpi della vita che senza avvisare ti piove sempre addosso.

Mancava poco al bunker. I piedi mi facevano male per via dei tacchi alti.

Stringevo in mano una vecchia felpa di Josh. Non è  cresciuta molto in questi anni.

Hey vecchia Josh. Le tue ferite indicano da dove provieni e il tuo dolore ti accompagnerà sempre. Ma ora hai capito che sei abbastanza forte da andare avanti nonostante tutto. Resta sempre la figlia ribelle di un padre incurante,sogna in grande e aiuta chi ne ha bisogno. Non ho ne rimorsi ne rimpianti. È andata così. Ma almeno stavolta ci siamo detti addio.

Sono arrivata davanti al bunker. Prima di entrare però ho guardato di nuovo il cielo. Mi mancavano un po' i miei amici,ma eravamo sotto lo stesso cielo. Un giorno forse sarei ritornata.

Poi sono entrata chiudendo la porta alle mie spalle.

Fine.