Il trasferimento

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I preparativi per Capodanno iniziano a farsi sentire. Mia madre oggi ha svegliato me, Flaminia e mia nonna alle 8 per andare a fare la spesa tutte insieme. Sarà per questo che odio questa festa da quando sono piccola? O forse per il terrore dei fuochi d'artificio? Chissà ... fatto sta che ogni volta vorrei vederlo passare in un battito di ciglia.

Tornate a casa con tre (e ripeto 3!!) carrelli del supermercato pieni di cibo e roba da bere, abbiamo dovuto anche sistemarle le cose.

<< mo' mi frego una bottiglia di vino e me la metto in camera>>

Nonna fa di tutto per eludere la stretta sorveglianza di mia madre, che purtroppo per lei non concede sconti su niente e a nessuno.

<< mamma! Posa quella bottiglia di vino! Il dottore ha detto che non devi toccare alcolici!>>

L'ha rimproverata subito infatti.

<< guai a te se a capodanno non mi fai toccare neanche un dito di spumante>>

Poi ancora si chiedono da chi ho preso il mio caratteraccio... da nonna! Mi sembra evidente. Abbiamo anche lo stesso modo di spostarci i capelli dal viso quando siamo nervose.


Nel pomeriggio, dopo aver fatto un po' di compiti con Flamy seduta al tavolo accanto a me, mi sono rintanata nella mia stanza a vedere qualche episodio di Grey's Anatomy, che invece di rendermi più spensierata mi intristisce ancora di più con tutte le tragedie che succedono. Mannaggia a me e quando l'ho iniziata!

<< è arrivato Daniele di sotto>> mi dice Flamy, buttandosi ai piedi del mio letto

<< Daniele chi?>> domando senza prestare troppa attenzione, è più interessante l'intervento a cuore aperto che stanno eseguendo nella serie

<< come chi? Daniele Ferri...>> replica Flamy stizzita perché non le presto attenzioni

Al pronunciare di quel cognome mi viene la pelle d'oca. Stoppo e chiudo il computer, posandolo sul tavolo.

<< mi devi aiutare a scegliere cosa mettermi a Capodanno>> borbotta lei annoiata, mentre si passa le mani sul volto senza imperfezioni anche se struccato...la invidio troppo quella pelle di pesca che si ritrova

<< scendo giù a salutare un attimo Daniele e arrivo>>

Infilo le pantofole ai piedi, perché fa veramente troppo freddo per girare solo con i calzini, quando non hai un plaid a coprirti le gambe; e scendo velocemente le scale in direzione cucina, nonna se ne sta in soggiorno a fare le parole crociate sul divano.

<< amore de nonna, me dai 'na mano? Tu sei brava>>

<< saluto Daniele e arrivo>>

Mi fa troppo ridere quanto rosica quando non riesce a finire un cruciverba intero, perché inizia a picchiettare velocemente la penna sul foglio incriminato, un po' come me quando non mi viene un problema di matematica.

La porta della cucina è chiusa, ma li sento parlare all'interno.

<< sì, certo...un trasferimento è sempre una bella rottura di scatole>> è papà a parlare

Trasferimento? Chi è che si trasferisce?

<< infatti, anche quando non hai una famiglia>> replica mamma accondiscendente

<< però quando non se ne può fare a meno è inevitabile>> sospira Daniele, sembra amareggiato

<< e voi come l'avete presa?>> è sempre papà a chiedere

Storia di una ragazza disordinatamente normaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora