Il destino è una bestia crudele

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Novembre è il mese che più odio, perché le vacanze sono vicine, ma non abbastanza; perché il tempo è uno schifo e a far da padrone sono le nuvole con la pioggia, costringendoti ad avere l'ombrello sempre ad estrazione rapida ed io puntualmente ne ho uno rotto o malridotto.

Novembre è quella fatica che ti tocca superare per arrivare al vero obiettivo, ovvero il Natale, i pranzi numerosi, le luci accese per tutta la città, la famiglia che sembra per una volta essere davvero unita, gli abbracci affettuosi, le coccole sul divano dopo le mangiate e le tombolate da cui inizialmente tutti vogliono fuggire, ma che creano aneddoti memorabili e raccontabili per i 20 anni a venire. E poi ci sono le vacanze, non ci può essere gioia più grande del non vedere la Perticoli per un paio di settimane consecutive.

Però siamo a Novembre e il riposo è ancora un traguardo da conquistare, prima ci sono interrogazioni e verifiche da affrontare, sveglie delle 6 da non spegnere per rimettersi a dormire e nottate fatte sui libri a pregare di memorizzare qualcosa.

Ad esempio stamattina la Russo si è degnata di riportare i maledetti compiti in classe di filosofia, io a differenza del resto della mia classe so già il voto che mi è stato assegnato; ma quando attraverso le correzioni vedo che la mia verifica a paragone con quella di Diletta è di gran lunga meno corretta e lei ha preso un voto e mezzo più di me, dentro di me monta una rabbia inaudita. Se c'è una cosa che non tollero sono le ingiustizie, è più forte di me, sono categoricamente contraria ai favoritismi, anche quando quella che ci guadagna sono io.

<< Non puoi andare lì e sbroccargli>> scuote la testa Diletta, infatti lei, Marco e Walter sono gli unici che ascoltano i miei sfoghi << lo sappiamo bene il motivo del tuo 6>>

<< Ma non è giusto! Perché la mia media deve essere penalizzata dalla mia vita personale? E poi io non ho fatto niente! Sto evitando Andrea in ogni modo, come fa a non capire che la sua "proprietà" non è sottoposta a rischio invasioni?>> borbotto seduta sul banco di Nello in corridoio, fa troppo freddo per uscire in giardino a ricreazione oggi, ancora devo abituarmi al clima

<< Evidentemente ha capito che non sei stata la botta di una volta>> replica Walter guardandomi sapiente

<< Probabilmente Andrea con qualche atteggiamento le ha fatto intendere che sente ancora qualcosa per te>> continua Marco, andando poi verso il bagno per espletare i suoi bisogni fisiologici

<< L'altro giorno mentre organizzavamo la gita ha detto che gli manco>> sospiro, passandomi una mano tra i capelli, vorrei poter semplicemente andare avanti, a quanto pare però resto inchiodata qui a parlare di lui ancora, ancora e ancora

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<< L'altro giorno mentre organizzavamo la gita ha detto che gli manco>> sospiro, passandomi una mano tra i capelli, vorrei poter semplicemente andare avanti, a quanto pare però resto inchiodata qui a parlare di lui ancora, ancora e ancora

<< Ho visto come ti guardava in gita, è palese che ancora prova qualcosa verso di te e se l'ho capito io, figuriamoci Claudia che lo conosce molto bene>> mi dice Walter, passandomi accanto

<< A me non interessa, lui ha deciso di tornare con lei? Ok, ma deve mettere in chiaro le cose con lei, io non voglio farmi rovinare un anno per colpa sua, ho la maturità a giugno!>>

Storia di una ragazza disordinatamente normaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora