Ci sono giornate che sembrano partire con un destino già segnato. E, che la mia non sarebbe andata benissimo, lo dovevo capire da quando la sveglia è suonata sul comodino ed io, per spegnerla, l'ho fatta cadere, rompendola (e ce l'avevo dalle elementari). Lo dovevo capire da quando, facendomi la doccia, ho spaccato in due il portasapone, sorbendomi le urla di mia madre, perché l'aveva comprato pochi giorni fa. Lo dovevo capire da quando, camminando nel giardino per raggiungere papà in macchina oltre il cancello, ho rischiato di slogarmi una caviglia, prendendo una storta e sporcandomi i jeans.
<< Ma dove ce l'hai la testa stamattina?>> mi domanda Flamy, una volta che ho raggiunto illesa l'autovettura, sconcertata anche lei da questa serie di scocciature
<< Lasciala stare poverina>> ribatte papà intristito, diciamo che il sentimento che gli ispiro più frequentemente, da quando Andrea mi ha mollata, è la pietà ed è una cosa che non tollero.
<< Tutto bene, possiamo andare>> sospiro pesantemente, passandomi una mano tra i capelli, sperando di portar via un po' di quella negatività che oggi mi cerchia la testa
La verità è che ho una sensazione in fondo al petto, un turbine, un brusio, qualcosa che però mi rende distratta, scostante, lontana, fastidiosa anche a me stessa. Mi costringe ad estraniarmi, facendo danni su danni, perché sono già una persona goffa e tendente al fare casini. Insomma, preferirei riaddormentarmi e svegliarmi direttamente a domani. Ho paura di quello che questa giornata può riservarmi, vedendo come è partita; immaginando che fra poco avrò ancora a che fare con Andrea, Claudia, chiacchiere da corridoio, correre e scappare da un luogo all'altro della scuola, sperando di essere notata il meno possibile. E quando ragiono su tutto ciò il cerchio alla testa stringe ogni decimo di secondo di più. Rischio la crisi respiratoria se penso a quanti compiti in classe mi aspettano in questi giorni poi. Meglio distrarsi con un po' di musica.
PUNTO DI VISTA DI ANDREA
Oggi ho parcheggiato più lontano del solito, non per scelta mia ovviamente, ma anche arrivando alla stessa ora di ogni giorno, ho trovato tutti i posti occupati. Giornata partita alla grande proprio! Considerando anche che mi sono svegliato con il rumore dell'acqua che proveniva dal bagno, scoprendo così che ci si era rotto un tubo dello scarico. No, decisamente la giornata non è partita bene. Claudia è con me, stamattina abbiamo lezione entrambi in prima ora, ma ha promesso che ci penserà lei a sentire un idraulico per riparare il danno, sperando che nel frattempo non crolli il pavimento.
L'unica consolazione a questo mare di casini che comporta la vita da adulto è che fra poco ci saranno le vacanze di Natale e questo vuol dire solo FERIE! Un nuovo Natale con Claudia, un nuovo capodanno a cui brindare con lei. Lo scorso anno non l'ho trascorso con Lily, ci siamo fidanzati il giorno dopo. Mi sembra assurdo aver iniziato l'anno con lei e ritrovarmi quasi alla conclusione con Claudia, che ora cammina stretta e sorridente al mio fianco. Quello a non sorridere sono io e non per causa sua, ma perché Lydia attraversa la strada con i suoi amici, giungendo a pochi metri da me. Chi ce l'avrebbe detto un anno fa che adesso ci saremmo ritrovati così? Con te che hai il muso lungo fin sotto i piedi e cammini a testa bassa, mentre io vorrei venirti ad abbracciare e non posso, perché Claudia potrebbe fraintendere. Lo farei, perché odio vederti stare male, perché ti ho amata, perché, vuoi o non vuoi, sei parte ancora della mia vita. Non c'è secondo fine, eppure questa cosa a Claudia sembra fuori dal mondo. Lo so che è una donna dolce, perché la conosco meglio di chiunque altro, come lei sa ogni sfaccettatura di me, ma la gelosia la rende diversa.
Questa è una giornata di quelle che ci mette una vita a passare; sono trascorse solo due ore di lezione e a me sembra di essere a scuola da ieri, di non essermi fermato un attimo e di aver solo voglia di tornarmene a casa a dormire, salvo poi ripensarci quando mi ricordo del tubo rotto. Chissà se Claudia è riuscita a chiamare l'idraulico? Nel frattempo che ci penso mi vado a prendere un caffè, che tanto ora ho buco e Laura con la sua classe mi ha invaso la stanzetta.

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Storia di una ragazza disordinatamente normale
Romansa"Essere adolescenti. La cosa più crudele che la natura potesse programmare per l'uomo." Questa è la frase con cui inizia questa storia, la storia di Lydia, un'adolescente che sta iniziando a diventare donna adulta, che non si è mai innamorata di un...