Avevo fatto bene a tenermi fuori da tutto il marasma che comporta entrare in relazione con l'altro sesso. È un gran casino che mi sta togliendo la testa per fare ogni altra cosa e non va bene. Non va bene, perché voglio tornare ad essere io la padrona della mia testa e non uno stronzo, che vuole a tutti i costi che gli risponda al telefono.Sono giorni ormai che mi tempesta di chiamate e più lo ignoro, più continua. I miei amici hanno provato in tutti i modi a farmi rispondere almeno ad un messaggio, ma no. Sono ferma, non cambierò idea, non ora.
La mia famiglia nel frattempo, ignara di tutto, ha deciso quest'anno di far diventare Capodanno una festa elegante e mi sono ritrovata costretta ad uscire per comprare un vestito adatto, che ovviamente non avevo, accompagnata da Didi, che mi ha ripetuto di continuo (un loop infinito) che più ignoravo Andrea, più lui mi avrebbe cercata, perché i maschi sono così. Più li tratti male, più ti vogliono. Almeno a detta sua, che sicuramente in materia ne sa più di me (chiunque ne saprebbe più di me, anche il cane del vicino).
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31 dicembre e tutte le preghiere che porta con sé. Quelle degli altri che il nuovo anno sia sempre un crescendo rispetto al precedente, le mie? Che passi il prima possibile. Voglio dormire e invece sono costretta a prepararmi.
Il vestito ovviamente ha dei toni sul rosso, ma è prevalentemente color bronzo. La cosa più sobria che sono riuscita a comprare in compagnia della mia appariscente amica. Per le scarpe mi sono imposta e potrò indossare gli stivaletti neri con quel tanto di tacco che basta per farmi arrivare ad essere alta come Walter. Il trucco è così basico che potrebbe farlo anche una bambina con le trousse che si trovano nell'uovo di Pasqua.
Flaminia è così bella nel suo abito rosso da sembrare una modella alla sfilata di Valentino. È veramente incantevole.
Mamma è talmente presa dall'organizzare ogni dettaglio che è già tanto se si ricorda di vestirsi. Nonna e papà invece sono pronti dal pomeriggio, visto che poi hanno dovuto aiutarla a preparare le mille mila cose da mangiare. Per rimettermi in forma dopo queste feste ci vorrà un miracolo divino.
I festeggiamenti partono con un brindisi sobrio, ma più ci si avvicina alla mezzanotte, più si manifesta una non troppo latente forma di disagio sia adolescenziale che non. Il vino sta per finire, mentre lo spumante è custodito gelosamente in attesa dell'arrivo di questo benedetto 2017.
Nonostante la mia riluttanza verso la festività in sé, ballo e canto con tutti gli altri, gioco a carte, non vinco un euro neanche per sbaglio (almeno fossi fortunata in amore...), mi faccio un sacco di foto con la piccola principessa Sofia e con i miei tre compari, senza dimenticare la mia bellissima sorella e adorata nonna. Alcune le posto su Instagram ma per partito preso decido di evitare di vedere il resto, specialmente quelle di una persona.
Con Marco e Walter cantiamo Tropicana, il nostro cavallo di battaglia da sempre, poi i miei due amici, non più molto etero dopo l'ennesimo bicchiere di vino sottratto non troppo di nascosto ai genitori, si dedicano a vicenda Dammi tre parole, a cui susseguono le solite battute, ma non quelle che vi aspettereste.
<< ma questa che canta sta canzone chi è?>>, << ma ha più fatto altre canzoni?>>, <<sarà morta...>>, << quanti anni hai detto che c'ha????>>
E così via.
Mezzanotte. Un trenino infinito, un bicchiere di spumante scolato in un solo sorso, un abbraccio forte e commovente con i miei amici e altri balli e canti a non finire. Metto il telefono sul tavolino più lontano. Gli auguri delle persone che non sono qui non mi interessano. Ho vicino tutto l'amore del mondo.

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Storia di una ragazza disordinatamente normale
Romance"Essere adolescenti. La cosa più crudele che la natura potesse programmare per l'uomo." Questa è la frase con cui inizia questa storia, la storia di Lydia, un'adolescente che sta iniziando a diventare donna adulta, che non si è mai innamorata di un...