"Essere adolescenti. La cosa più crudele che la natura potesse programmare per l'uomo."
Questa è la frase con cui inizia questa storia, la storia di Lydia, un'adolescente che sta iniziando a diventare donna adulta, che non si è mai innamorata di un...
Ci sono lunedì che sembrano più lunedì del solito, più traumatici, se fosse possibile, del solito inizio di un'altra settimana, sicuramente composta di lavoro e rotture di scatole. Questo lunedì è uno di quelli, sarà perché ho passato il weekend a trasportare pacchi su e giù per le scale del palazzo di casa mia? Probabile. Claudia ha quasi ultimato il trasloco, portando da me le cose principali di cui aveva necessità per venirci a vivere.
È stato facile? No, tutt'altro. È stata una delle cose più complicate degli ultimi mesi e non si tratta di banale logistica di spazi e arredamenti. Vedere le sue cose tornare a popolare i miei armadi, le mie mensole, i mobili, è stato un tuffo al cuore nel passato, in un tempo felice e spensierato. Ma Lydia c'è stata in casa, c'era e c'è ancora.
Ci sono momenti e luoghi che sono legati alla sua persona inscindibilmente, perché se è vero che il letto che ora è nella camera da letto l'avevo scelto con Claudia, è l'odore di Lydia che l'ha abitato nell'anno che stiamo vivendo adesso. La sento, la percepisco e non posso farci niente. Ci vorrà tempo, me lo continuo a ripetere, nella speranza che questo tempo sia il più breve possibile. Mi manca e sarei cretino a negarlo. Le sue mani, i suoi abbracci, le sue parole sempre giuste, anche quando erano fuori luogo, anche quando erano istintive e non ragionate.
Non basta sostituire una foto su un comodino o sugli scaffali della libreria. Non basta per mandarla via, purtroppo, perché poi sento il rumore di un piatto sbattuto e il primo nome che mi viene in mente è il suo, quante stoviglie ha rotto ... avevo smesso di contarle; perché sento una canzone alla radio e la vedo gironzolare per casa, urlante e felice, inconsapevolmente magica.
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Per fortuna c'è stato mio fratello Daniele a darmi una mano nei giorni scorsi. Quando ha saputo che Claudia sarebbe tornata a vivere con me, si è mostrato decisamente perplesso e dubbioso e con lei anche Laura, la moglie, mentre la piccola Sofia all'oscuro di tutto continua a chiedermi di Lydia, di quando ci rivedrà tutti insieme, arriverà il momento di parlare anche con lei prima o poi, sperando di evitare qualche gaffe con Claudia.
<< Ma sei convinto?>> mi aveva chiesto proprio Daniele per telefono
Convinto è un parolone, ma è la cosa giusta da fare. Se devo riprovare con Claudia, è giusto farlo fino in fondo.
<< Fino a pochi giorni fa c'era Lydia lì con te!>> aveva aggiunto, come se io non lo sapessi.
<< Andrea!>>
Rosalba Perticoli è una donna silenziosamente spaventosa, non la senti arrivare quando si avvicina, per questo, nell'istante in cui pronuncia il mio nome dietro di me nel corridoio vicino alla palestra al piano terra, il cuore perde un battito. Mi guarda preoccupata di avermi messo paura, un sorriso inquietantemente ampio.
<< Ciao Rosalba, buongiorno>> ricambio il saluto, una volta che ho ripreso a respirare
<< Senti, sono stata in 5°B e ho comunicato della gita da organizzare>>