CLAUDIO
<<Cla' ma sei sicuro?>>
C'è un motivo se spesso e volentieri decido di non parlare a nessuno delle mie cose, perché odio dare spiegazioni, odio queste domande, il cerimonialismo per delle cose che potrebbero essere portate a termine senza tutta questa euforia di contorno.
<<Non ho detto di voler comprare uno shuttle per andare sulla Luna>>, replico annoiato, appoggiando la schiena sulla spalliera del divano di casa di mio fratello Filippo, che mi guarda ancora sconcertato.
<<Sì, infatti, Filo, non mi sembra una cosa tanto sconvolgente>>, Vanessa si siede accanto a me, porgendo sia a me che al marito due bicchieri di vino bianco.
Lydia e Gioia questa domenica pomeriggio andavano con Diletta a fare la spesa per casa loro, ovviamente Lydia ha pensato bene di fare anche la lista di ciò che serviva a casa mia. <<Non posso di certo fare affidamento su di te>>, ha risposto sarcastica a una mia battuta prima di uscire insieme alla bestiola bionda. Non ha tutti i torti, ancora devo prendere definitivamente le misure con queste cose. Alla fine, invece di continuare a pensare a casa su cosa fare, ho deciso di venire qui da Filippo e Vanessa, ma non so quanto effettivamente ho fatto bene.
<<Vane, ma ti rendi conto?>>, insiste Filippo avanzando col busto nella nostra direzione, <<questo evento rimarrà negli annali>>
<<Quanto la fai lunga>>, sbuffo appesantito.
<<E perché mai? Di solito è così poco enfatico nelle cose>>, lo prende in giro Vanessa, <<rischi di essere controproducente con questo atteggiamento>>, si rivolge ora a lui.
<<E va bene>>, annuisce arreso, <<però posso accompagnarti vero?>>
<<Solo se non proferisci parola>>, lo ammonisco puntandogli il dito contro.
<<E sia>>, annuisce di nuovo alzando gli occhi al cielo.
<<Lydia ne sarà entusiasta>>, sorride Vanessa sorseggiando anche lei dal suo calice di vino bianco, dopo aver sgranocchiato qualche patatina.
<<Veramente non le ho ancora detto nulla>>, sogghigno beffardo.
<<Starà morendo di curiosità>>, ride Filippo.
<<Be' però la sorpresa le piacerà di sicuro>>, continua Vanessa fiduciosa.
<<Ovvio! Io l'ho detto che è un evento che cambierà le sorti del pianeta>>, sghignazza ancora quello scemo di mio fratello.
A dirla tutta nemmeno io pensavo che avrei compiuto un gesto del genere. Pensavo tante cose prima di conoscere Lydia, prima che arrivasse Gioia a scombinare ogni piano o anche qualcosa che lontanamente gli assomigliasse. Sarà un bel cambiamento.
<<Quando andiamo?>>, Filippo è una pressa.
<<Giuro che te lo faccio sapere, però ora non ammorbarmi>>, lo punto come un cagnaccio.
<<Io davvero non so come faccia Lydia a sopportarti>>
LYDIA
<<Didi, per te che prendo?>>
<<Acqua, che altrimenti qui con tutti questi zuccheri finisco per partorire un pandoro>>
Diletta prende posto al tavolo nella nostra cucina – angolo cottura o che dir si voglia, Gioia invece accorre solo quando sente che ho tirato fuori dalla dispensa il barattolo di nutella per farle un toast. Tiro fuori dal frigo l'acqua per Didi, raccomandandomi come una mamma chioccia qualunque di non berla fredda ma di aspettare, il succo di frutta per Gio' e per me, mettendo tutto a tavola.
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Storia di una ragazza disordinatamente normale
Romance"Essere adolescenti. La cosa più crudele che la natura potesse programmare per l'uomo." Questa è la frase con cui inizia questa storia, la storia di Lydia, un'adolescente che sta iniziando a diventare donna adulta, che non si è mai innamorata di un...