La Perticoli fa il suo solito ingresso con il suo solito sorriso finto e la solita nube di fumo che la segue, la causa? Un pacchetto di sigarette già fumato nella giornata e uno ancora da iniziare ma che terminerà nelle prossime dodici ore. Entra in classe, si siede alla cattedra, aprendo quell'odiato registro, ci osserva con quel sorriso fintissimo che la prenderei a pugni. Mi guarda, sostengo lo sguardo, lo odia.
Ricordo in particolare l'anno scorso una discussione furibonda tra me e lei, in cui mi ha urlato contro in modo così incattivito da lasciar sconvolti i miei compagni di classe, tutti tranne me, che sono rimasta in silenzio a guardarla dritta in faccia. Solo dopo ho ribadito il mio pensiero e ha dovuto tacere, rendendosi conto della figura di merda da pazza nevrastenica che aveva fatto. Da quel giorno è stata guerra.
<< Lydia...che compiti avevo dato di latino?>> chiede, studiando il registro di classe
<< La versione su Tacito prof!>> sospiro annoiata, non posso mentirle, lo sa bene cosa ci ha assegnato
<< Ah ora ricordo... Jacozzi l'hai fatta?>> sogghigna, immaginando già la risposta, come la sappiamo tutti quanti
<< Prof no>> scuote la testa sbuffando << oggi interroga fisica e mi sono dovuto concentrare su quella perché ho il debito sennò>>
<< A me non importa! Voi dovete fare tutte le materie, non ci sono quelle privilegiate!>> replica lei innervosita
<< Professoressa>> intervengo io, Walter già scuote la testa sorridendo, Didi mi afferra il braccio per fermarmi e non perché voglia alzarmi in piedi, Marco è incuriosito come i miei compagni
<< Oh! Ecco la Golizzi>> borbotta lei alzando un sopracciglio infastidita
<< Mi scusi, ma lei per latino ha fatto un compito la settimana scorsa, perché ora non ci può lasciare almeno questa settimana per dedicarci ad altre materie, in cui si sa perfettamente che la classe ha più difficoltà>> e non solo per colpa nostra, ma questo ometto di dirlo
Il tono sicuramente non è dei più cordiali e lei si vendica a modo suo.
<< Non mi interessa>> secca, assertiva << Colacci l'hai fatta?>> chiede tornando con lo sguardo verso di noi, ma stavolta su Marco, ecco come si vendica...
<< Sì>> lui mente spudoratamente, io lo capisco...forse anche lei
Prendo il cellulare in tasca, che sento vibrare...notifiche di Instagram, che odio.
<< Dai, Marco, allora vieni a scriverla alla lavagna...>> zoccola!
Lui si alza sospirando, mi guarda in preda al panico, ma non posso passargli il quaderno così, mi sgama subito la stronza! Guardo Didi per provare a trovare una soluzione...se gli dice bene gli mette 4 e con un altro 4 lo rimanda. Mi viene un'idea geniale!
<< Che hai?>> mi sussurra Diletta curiosa
<< Il suo punto debole...>> sorrido furba
Riprendo il cellulare velocemente e apro gli sms. Andrea.
Lydia: Emergenza! Vieni in classe e distrai la Perticoli più che puoi! So che hai l'ora libera! Ti amo
Non risponde, ma so che legge, sta sempre col cellulare in mano nelle ore libere...ci credo, passare un'ora in uno stanzino di 10 mq con la Sauro che strilla sarebbe un'impresa anche per Buddha. Marco va alla lavagna con la sua solita insicurezza, lei odia questa cosa. Guardo in continuazione il cellulare.
<< Lydia vuoi seguire il tuo compagno? Non penso! Allora togli di mezzo quel telefono>> mi urla la stronza
Tolgo il telefono senza aggiungere mezza parola.
STAI LEGGENDO
Storia di una ragazza disordinatamente normale
Romance"Essere adolescenti. La cosa più crudele che la natura potesse programmare per l'uomo." Questa è la frase con cui inizia questa storia, la storia di Lydia, un'adolescente che sta iniziando a diventare donna adulta, che non si è mai innamorata di un...