Storia di una ragazza disordinatamente normale

La maggiore età

Credo sia successo a tutti. Pensare ai 18 anni come al traguardo tanto agognato e inarrivabile, quello del "dopo che avrò fatto 18 anni potrò...". Proprio quel tipo di pensieri lì, sì. Ecco, io non faccio eccezione; come dicevo all'inizio, noi adolescenti, per quanto tentiamo di differenziarci, siamo tutti uguali. Ho sognato dai 12 anni di aprire gli occhi e svegliarmi maggiorenne, per poi svegliarmi il giorno dopo averli compiuti e sperare di tornare indietro all'istante.

E non perché non mi sia piaciuto festeggiarli, il motivo è molto più semplice. Ho sempre avuto bisogno di prospettare i miei sogni nel futuro, in un qualcosa di apparentemente lontano, per non ragionare su ciò che è la mia vita ora e non vedere che è arrivato il momento di realizzare quegli obiettivi tanto postdatati. Devo prendere la patente, rinnovare la carta di identità e un altro migliaio di cose che mia madre mi ha già sciorinato il giorno prima del fatidico momento di spegnere 18 candeline.

La nota positiva? Potermi firmare le giustificazioni da sola per scuola, poter comprare l'alcol al supermercato, le sigarette (anche se non fumo) al tabaccaio, sono banale lo so... ah e poi anche il fatto che ora il mio fidanzato non sarà più penalmente perseguibile per stare con una minorenne.

Il mio fidanzato... Andrea ha reso questo compleanno più speciale del numero di candeline spente in sé. Quel giorno l'ho accompagnato agli allenamenti ed è riuscito nell'impresa di farmi cantare "Tanti auguri" dalla squadra, ormai diventati amici anche per me, anche il mister; poi mi ha accompagnata al pub su Boccea dove avevo deciso di cenare con i miei tre compari e si è fermato a cena con noi, riportandomi a casa. Una bellissima serata e lui è riuscito a cancellare ogni mia paranoia, temevo che stare da solo con noi tre più "piccolini" avrebbe potuto creargli disagio, siamo anche suoi alunni tra l'altro; e invece è stato tutto perfetto. Ma il vero regalo me l'ha dato solo una volta che si è fermato con la moto all'inizio della via: un girocollo di Swarovski meraviglioso, con tanto di bigliettino all'interno del cofanetto.

Per te piccola, anche se non lo sei più tanto ormai.

Tanti auguri!

Andre

Un meraviglioso momento romantico all'inizio della via ad un angolo nascosti, come sempre, ma ora non mi importa. Io, lui e i nostri baci. Quelli che non avevo mai dato e ringrazio la mia paura di avermi fatto aspettare lui, perché è tutto mille volte più amplificato. Il suo cuore che batte contro il mio, le mie mani nei suoi capelli.

Una volta tornata a casa, mi sono precipitata ad andare in camera, il giorno dopo mi avrebbe aspettato un pranzo super con parenti, amici e tutta la combriccola. Ho messo sulla scrivania la cornice d'argento con il collage delle foto migliori con i miei amici, che loro mi hanno regalato. Mi sono commossa quando l'ho scartata. Non potrei desiderare di più in questo momento, perché non penso di aver mai avuto tanto!

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18 anni. Qual è il primo pensiero che viene in mente a un adolescente medio? Sì, proprio lei...LA PATENTE. Quella cosa che tutti vogliamo, ma che una volta che ci siamo iscritti, ci pentiamo di aver ardentemente desiderato. Perché i quiz sembrano scritto in austriaco e la macchina fa tutto tranne quello che vorresti.

Quando vi diranno "è la macchina a dirti quello di cui ha bisogno" non credetegli!

Andrea ha insistito. Devo provare a guidare. Tutti i miei amici l'hanno già fatto almeno una volta, devo farmi coraggio. Ce la posso fare. No, non è vero! Ho l'ansia che mi divora lo stomaco pezzetto per pezzetto, come potrei fare io con una barretta di cioccolato.

<< stai calma e stacca piano piano la frizione>>

Me lo ripete da un'ora ed è un'ora che ho il piede bloccato sul pedale tutto a sinistra. Respira Lyd, dai. Piano piano. La strada è deserta, al massimo si spegne, ma si può sempre ripartire. Dai, vai!