Ricordi

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Avviso:la storia non è finita. Michelle dovrà superare altre mille avventure.
La mattina
Pov Michelle
Mi sveglio sentendo il rumore della pioggia fuori dalla finestra.
Ero sola in camera di Tancredi.

Finalmente ho capito che mi punisce per il mio bene.
Infatti da quando sono qui sono migliorata, ma non è bello comunque essere punita.

*inizio fleshback*
Sono da poco qui a casa di mio fratello e dei suoi stupidi amici. Che palle, qui non si può fare nulla!
Vediamo se magari qualcuno fuma... Ah, no! Che palle, non si può neanche fumare qui, che posto di merda.

Entrò Tancredi in camera mia.
T:incomincia a fare i compiti, e smettila di stare sul telefono!
M:col cazzo!

Rispondo fredda io per poi ricevere un'occhiataccia da Tancredi.

T:fai i compiti. Punto e basta.
M:speraci.

Tancredi se ne andò stufo dalla mia camera.

La mattina
Venne Tancredi a svegliarmi.
Tutti erano giù, vivevo con 5 maschi.

Tutti contro di me. Bah, ma che ho fatto di male?

T:muoviti ad alzarti che ti devi parlare.
Mi tolse le coperte di dosso.
Io mi misi le ginocchia al petto per il freddo.

Poi mi misi a gambe incrociate sul letto.
Tancredi si sedette difianco a me.

T:allora signorina. Da quando sei qui non fai altro che rispondermi male. E soprattutto ai ragazzi. Perciò da oggi incominceremo a punirti.

Io sbarrai gli occhi.

Mio padre aveva l'abitudine di sculacciarmi. Ogni santo giorno le prendevo.
Ovviamente quel metodo mi faceva tacere per il troppo dolore. Quindi spero che Tancredi non lo faccia.

T:.. come papà.

Cazzo. Sono nella merda.

M:nooo, ti prego!
Lo supplicai io.

T:ti stai comportando di merda. Perciò da oggi ubbidisci se no finirai sulle mie ginocchia. Quindi ora vieni qu-

M:ma perché?
T:così capirai cosa vuol dire! Mi stai rispondendo di merda ogni santa volta, dici parolacce a profusione, quindi questa volta te le meriti. Vieni.

Io senza fare troppe storie mi sdraiai sulle sue ginocchia.
Lui mi prese il fianco e mise la mano sul mio sedere.

SMAK
M:ma stai scherzando? Nonono, fa malissimo cazzo!
T:stai zitta o raddoppio!
Disse continuando a colpire il mio povero sedere.

Non avevo intenzione di piangere però.

SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK SMAK

Mi aggrapai ai suo pantaloni.

Andò avanti così per 15 minuti.
T:per oggi ho finito. Fidati che verrai punita per ogni singola cosa che sbagli.

Io sbuffai
T:e non sbuffare.

Io mi alzai lentamente dalle sue ginocchia.

Lui mi prese per i fianchi e mi portò nel mio bagno e tirò giù i pantaloni per controllare in che condizioni fosse il mio sedere.

T:potevo fare di più.
Disse ritirandomi su i pantaloni del pigiama.

M:no cazzo ha fatto malissimo!
Dissi io, beccandomi un ulteriore sculaccione da Tanc.

T:vediamo se così funziona.

*fine flashback*

In realtà ero migliorata solo perché avevo paura di essere punita.

Tancredi entrò in camera sua e mi diede un bacio sulla guancia, seguito da altri centomila.
Poi mi diede una sculacciata scherzosa facendomi ridere.

T:dai vai a farti la doccia
Mi disse mentre mi riempiva di altri bacini.
M:ok

Io mi alzai e lui andò da Lele.
Mi feci una doccia fredda per svegliarmi e mi asciugai i capelli mettendomi il pigiama (felpa e pantaloni della tuta) pulito.

Essendo in punizione non potevo uscire, era anche l'ultimo giorno di sospensione, quindi l'indomani io e Anna potevamo riandare a scuola.

Diego entrò in camera di Tanc, trovandomi in bagno ad aggiustarmi i capelli.

Venne vicino a me e mi abbracciò da dietro.
Io subito ricambiai l'abbraccio sorridendo,facendomi prendere in braccio.

D:mi sei mancata.
M:anche tu.
Dissi dandogli un bacio sulla guancia.
Lui sorrise, ricambiandolo.

D:domani torni a scuola, vedi di finire i compiti eh.
Disse dandomi una pacchetta sul sedere facendomi ridere.

D:ti chiama Vale, è in camera sua.
Lo strinsi forte e andai in camera di Vale.

M:dimmi
V:vieni qui.

Mi disse prendendomi in mezzo alle sue gambe, tenendomi dai polsi e coccolandomi le mani.

V:hai capito perché mi sono arrabbiato?
M:s-si

Sussurrai io, un po insicura.

V:mhhh, bene.
Disse alzandosi, facendomi notare la mia bassezza.

Così sorrise e mi prese in braccio.
V:cosa ti aveva fatto Anna, amore?
M:nulla, è solo che è complice di Giulia.
V:ah, ok.

Misi la testa nell'incavo del suo collo.
Lui mi coccoló un po la schiena,sedensosi sul suo letto.

V:mi prometti che non ti farai più sospendere?
M:va beneeeeee

Dissi io pressata.
Lui sorrise e mi fece fare un salto in aria come i bambini piccoli.

Poi mi lasciò andare in camera mia.
Zoe mi venne vicino, visto che lei era nella mia stanza.

Z:amo devi raccontarmi tutto!
M:ok amo vieni!
M:allora io e Anna siamo finite in presidenza, quando ad un certo punto la preside ha detto che doveva chiamare i genitori, o perlomeno i tutori. Quindi ha chiamato Tanc, credo, e il padre di Anna.
Quando hanno aperto la porta vedo sbucare.. Diego. Il mio cuore incomica a battere e la sua faccia non mi metta a affatto di buon umore. Quindi la preside ci fece uscire e parlò con Diego e suo padre. Alla fine della "chiacchierata" sono usciti tutti e due con delle facce tipo zombie.

Zoe rise e io continuai a raccontarle.

M:e quindi nulla, loro andarono via e Diego mi prese per il polso e a forza di sculaccioni mi portò in macchina sgridandomi. In macchina mi disse che eravamo state sospese.A casa mi punì per ben più di mezz'ora e il mio culo chiedeva pietà, era pieno di lividi. Stavo proprio male. E quindi nulla, Tancredi mi ha risparmiato, vedendomi in quelle situazioni, ma il giorno dopo, sono rifinita sulle ginocchia di entrambi.

Z:oddio amo...

Lei mi guardò e mi abbracciò.
Z:da quando sei qui, sei cambiata un botto, prima eri la solita ragazza punck che diceva "faccio quello che voglio" e ora... Beh, sei rideventata tu. Mi sei mancata.

M:certo. Però non smetterò mai di farmi punire. Io sono fatta così, non rispetto le regole e voglio sempre fare di testa mia. E questo Tanc lo sa bene, perciò mi punisce. Forse ho un pochino esagerato all'inizio. Se non dicevo quelle stupide parolacce magari ogni sera non avevo il culo rosso. Ahhaa

Zoe rise e ci addormentammo, sempre con il rumore della pioggia che cadeva sulle strade di Milano.

Spazio autrice
Ovviamente NON è FINITA! Succederanno altre mille cose! Ah, e non mi sono scordata di Davide, ma siccome eri in punizione non potevi uscire quindi...
Raggiungiamo le 5 stelline per il prossimo capitolo!




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