Pov Chanel
Sono appena stata rimproverata da Tancredi, e mi sono appena beccata 3 sculacciate.
Ora sono zitta di fianco a lui, ho paura di fare qualcosa di sbagliato.T:vai da Gian
Disse dandomi un bacio sulla guancia come saluto.
Io annuii, asciugando le lacrime che viaggiavano sul mio viso.Andai da Gianmarco, che era già con Agnese.
G:ciao Chani, ora andiamo
Disse prendendomi in braccio.
G:hai pianto? Sei tutta rossa
C:s-si
Dissi io tirando su con il naso.G:perché? Stai male?
Io scossi la testa da sinistra a destra.
G:hai fatto arrabbiare Tancredi?
Io annuii.
Gian si mise a ridere, facendo ridere anche me.Ci avviammo verso la macchina.
C:io sto dietro
Dissi ad Agnese che subito saltò di gioia perché adorava stare ai sedili davanti.Gian mi allacció la cintura, la quale mi vietó di muovermi.
Arrivammo a scuola dopo 5 minuti che non mi muovevo, le altre volte mi lasciava senza cintura. (so che non si dovrebbe fare ahah)Gain ci salutò e ritornò a casa, e noi entrammo a scuola.
C:ciao
Dissi io salutando la maestra.
M(maestra) :buongiorno Chanel, al posto ragazzi!Stamattina sono molto giù di morale, non voglio parlare con nessuno dei miei amichetti.
Mi appollaiai sul banco, cercando di riposarmi, perché ero davvero stanchissima.
M:Chanel.. Stai attenta.. Dai che manca poco
Disse lei dalla lavagna.Io sbuffai, mi rialzai, ma poi pensai che potevo comunque ascoltare senza vedere, quindi ritornai con la testa sul banco.
M:Chanel.. Tirati su..
Disse lei incominciando ad arrabbiarsi.
Io non la filai di striscio.
M:Chanel! Ora basta! Stai su!
Io mi tirai su, guardata da tutti i miei compagni.C:posso andare in bagno?
M:no!
Disse lei senza pazienza.
Io sbuffai.M:Chanel, continua tu il problema!
Peccato che io non sapessi neanche a che pagina del libro eravamo.
C:n-non s-so a che pagina siamo..
Dissi io impaurita.M:.. Ma stai scherzando?
Io con tutta la rabbia stracciai il libro, il suo libro dei compiti.La maestra venne vicino a me, mettendomi molta paura.
Tutti gli sguardi erano su di me.
M:FUORI DALLA CLASSE! SUBITO!
Disse lei indicandomi la porta.Io scesi dalla sedia e andai alla porta, non riuscivo a stare ferma ancora.
Nonono. Stamattina Tanc ha detto che se facevo qualcosa di sbagliato mi puniva nel pomeriggio. Ho veramente tanta paura.
***
Stavamo tornando a casa, io, Gian e Agnese.Non ho ancora parlato, quando ho paura non parlo mai, o almeno credo.
Stiamo scendendo dalla macchina, devo aspettare che mi slacci la cintura.
Aprì lo sportello e mi liberò da quell'inferno.Scesi dall'auto ed entrammo in casa.
Credevo fossero tutti in salotto,così senza farmi vedere sgattaiolai in camera mia.Non posso neanche chiudermi a chiave.
Credo che Tancredi già sappia cos'è successo, perché la maestra mi ha messo la nota sul registro elettronico.La porta si aprì, io mi ero appena seduta sul letto.
Era Tancredi, che venne vicino a me e mi fissò a braccia incrociate.Io abbassai la testa.
T:tu te le cerchi.. Stamattina ti ho detto che nel pomeriggio ne avresti pagate le conseguenze. Dimmi il motivo di perché l'hai fatto!C:avevo sonno ed ero arrabbiata
T:mh, non è una giustificazione.
Io abbassai lo sguardo.T:vieni qui
Mi fece segno di mettersi davanti a lui.
T:tu in questi giorni stai facendo un po' troppo quello che vuoi Chanel.Io andai nel punto in cui mi era stato detto di andare.
C:scusa.. Io non l'ho fatto apposta..
Dissi io provando a fargli pena.
T:dici così solo perché non vuoi essere punita!
Mi prese in braccio lasciandomi uno sculaccione che mi fece piangere.Mi mise su un fianco, per avere l'altro braccio libero.
T:dopo ti prendi la tua punizione
C:no ti prego Tanc.. Per favore
Sussurrai io piangendo.Lui mi guardò.
T:perché?
C:...
T:vedi non c'è un motivo per non punirti. Bravissima, il giorno che finiva la punizione te ne sei presa un'altra!Disse lui.
Era da due settimane quasi che non toccavo il telefono!
C:noo!
Dissi io dandogli piccoli pugnetti sul petto.T:smettila!
Disse lui sgridandomi severamente.
Io piansi con più singhiozzi.
Lui mi mise a terra, trascinandomi nell'angolo.C:noo!
Dissi io provando a scappare, ma mi aveva preso per un braccio, quindi era impossibile.Mi mise nell'angolo, in punizione.
Io sbattei i piedi a terra e non smisi di piangere.T:vuoi prenderle?
Disse dandomi una sberla sul culetto.
C:no
Dissi io massaggiandomi la parte colpita piangendo.
T:fammi vedere la nota
Disse lui.
C:non ce l'ho
Dissi io mentendo.Lui mi prese per un braccio, mettendosi seduto sul letto e tirandomi sulle sue gambe,incominciando ad infierire sul mio sedere.
C:AAHIAA!
Dissi io dando un pugno alla sua gamba.
Mi diede altre due sculacciate fortissime, seguite da altre cinque.Continuó a colpire il mio sedere per 5 minuti.
Poi me li abbassò.
T:stai ferma cazzo!
Disse dandomi un'altra sculacciata senza i pantaloni.Mi sculacció senza i pantaloni per altri 2 minuti buoni.
Alla fine della punizione mi mise sul letto a pancia in giù, e io sprofondai la testa nel cuscino morbido e caldo.
Andò nel mio bagno, prendendo la crema.
C:no!
Dissi io scalciando.
T:cosa c'è ora?
Disse lui bloccandomi le gambe.
C:brucia..
Dissi io piangendo di meno per il mal di gola.T:te la devo mettere perché se no dopo ti fa male il culetto
Disse coccolandomi la schiena.
Incominciò a metterla.Poi la spalmó.
C:aiaiaiaia
Dissi io girandomi solo con la testa verso Tancredi.
T:shhh passa passa
Disse venendo vicino al mio orecchio.Mi lasciò un bacio sulla guancia.
C:non ce la faccio più Tanc
T:shh manca poco cucciola
Disse calmandomi.T:brava
Disse toccandomi i capelli.
Poco dopo mi ritirò su i pantaloni, prendendomi in braccio.T:mi fai vedere la nota ora? Tanto la punizione è finita..
Disse lui rassicurandomi
Io annuii.Lui si avvicinó al mio zaino, poi mi mise per terra.
Io presi il diario, dove la maestra aveva scritto la nota.
T:mh va bene
Disse firmandola.
C:in braccio
Lui mi prese in braccio.Pov Michelle
Sono appena tornata a casa, è stata una giornata schifosa, sono finita pure in presidenza.
...Spazio autrice
Ciao a tutti, non so se domani pubblico perché ho veramente tantissimi compiti.
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Follow Your Dreams
FanfictionMichelle Galli, sedici anni e indole ribelle. Rinchiusa tra le mura di una casa in cui a viverci sono suo fratello e gli amici, che le daranno filo da torcere in molte occasioni. Tra calcio, scuola e disastri, la protagonista si vedrà costretta a cr...