Sconterai Quel Che Meriti

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Pov Michelle
Avevo deciso di proseguire il mio cammino, fino ad arrivare davanti alla porta del salotto.
Stavo leggermente tramando, ma di certo sapevo che con i 3 ragazzi più stronzi della casa davanti, altro non si poteva fare.

Feci un passo in avanti, facendo poi un lungo sospiro, che mi fece tranquillizzare un minimo.

Poggiai il vestito su una sedia della cucina, giusto per non tenerlo in mano appena arrivata in salotto.
Senza fare troppe storie, mi diressi verso la porta della stanza.

D'altronde erano mio fratello e i suoi amici, non potevano uccidermi, nel vero senso della parola.
Arrivai alla cosiddetta meta. Non venni notata subito, proprio per questo il mio istinto diceva di cominciare a correre, ma seguii la parte di me con un po' di intelligenza, e restai lì davanti fino a quando non mi ebbero visto.

All'improvviso Tancredi girò la testa dalla mia parte, guardandomi incantato, come se fossi la dea Afrodite. Diego, notando l'espressione poco chiare di mio fratello, si girò anche lui, guardandomi. L'altro dei tre si accorse dai loro visi che ero arrivata, ma non ebbe la decenza di voltarsi.

T:vieni qui
Disse, non dando una profondità al suo tono.
Senza fare nessuna scenata, mi avvicinai ai ragazzi infuriati.

D:dove cazzo sei stata?
Disse Diego guardandomi dal basso all'alto, siccome era seduto sul divano.
M:fuori
Dissi io provando a fregarlo, ma ricevetti solo un'occhiataccia da mio fratello.

Ero in una situazione un po' critica, avevo 3 bestie di Satana davanti e mi stavano per mettere a rogo.
T:farai poco la spiritosa quando verrai punita, e fidati, ti farà molto male

Disse allungando la parola "molto" per farmi capire che non sarebbe stata una semplice punizione, ma una vera e propria condanna.

Alla fine questo era il mio destino, quindi non piansi, sapevo già che con i capricci non avrei risolto nulla, anzi avrei solo aumentato la furia dei tre.

V:se usavi la testa e chiedevi magari non eri qui
Disse Valerio con molta stronzaggine, il che mi fece salire i nervi.
Mi voltai dalla sua parte, guardandolo negli occhi, lui abbassò lo sguardo non riuscendo a reggere il mio.

M:perché anche tu non la usavi? al posto di dire una frase del cazzo a Gaia, facendole perdere tutta la fiducia che aveva in te? perché devo essere sempre io quella che sbaglia?

Alzai il tono, ero davvero incazzata, non era una cosa passeggera, perciò dovevo fargliela pagare.
Valerio rialzò lo sguardo, questa volta però non esitò a guardarmi.

Gli altri due guardarono la scena in silenzio, sapevo che però l'intento di prendermi subito a schiaffi sul culo c'era.
Poco dopo dalla sbroccata verso Valerio, Tancredi parlò.

T:tu questa volta ti meriti una punizione severissima, da farti capire la gravità della cosa. ti rendi conto che sono le 6 del mattino e tu stamattina hai scuola?!
non voglio sentire neanche una parola, vai di sopra e preparati, oggi pomeriggio sconterai quel che ti meriti

Disse facendomi gelare le vene.
M:no ti prego.. Tanc, n-no..
Gli dissi io cercando di fargli cambiare idea e abbassando la cresta che mi ero montata facendo il discorso a Valerio, ma lui scosse decisamente la testa.

Io guardai Diego con aria di supplica, ma anche lui scosse la testa. Non mi voltai nemmeno verso Valerio, non meritava di verdermi.

Senza neanche fiatare mi diressi al piano di sopra incazzata nera. Volevo divertirmi come fanno le mie coetanee, al posto di essere messe sulle gambe del fratello e degli amici a farsi sculacciare.

<sono un errore, devo sparire>dissi io tra me e me incominciando a piangere una volta arrivata in camera mia.

Era il destino che decideva per me, ormai. Non ero più io a prendere le scelte che una volta avrei sbagliato.
Sono migliorata? La risposta è sì. Ma sapete perché? Perché ho paura. Tengo tutto dentro da quando sono qui. Gli amici falsi mi sputtanano a scuola, gli amici di mio fratello mi menano, mia sorella legge il mio diario segreto..cosa potevo chiedere di più dalla vita d'altronde?

Pov Chanel
Venni svegliata da dei passi provenienti dalla camera di fianco alla mia, ovvero quella di Michelle. Molte volte lei si alza di notte, o magari la sera prima va in discoteca.

Mi stavo annoiando da sola. O almeno, avevo così paura a stare lì che non riuscivo neanche a pensare.
Magari c'erano già i ragazzi svegli al piano di sotto, prima anche avevo sentito che delle figure scendevano le scale.

Le miei ipotesi scadenti però non mi aiutarono a scacciare quelle maledette paure, la solitudine e il buio.

Avevo pure fatto un sogno brutto, non ricordavo per bene cosa, ma mi ero sognata che c'era un mostro sotto al letto.

Incominciai a lacrimare silenziosamente, per non dare fastidio a nessuno. Avevo paura, ma quella paura non se ne voleva andare.

Decisi di affrontarla, e scendere dal letto, per poi correre di sotto dagli altri.
Indossavo dei pantaloni della tuta con sopra una maglietta bianca.

Uscii dalla stanza, controllando che nel corridoio non ci fosse nessuno. Appena sicura del mio controllo, scesi pian piano le scale.

Come immaginavo c'erano Valerio, Diego e Tancredi.
Però Valerio era accovacciato sul divano a.. pensare credo.

Non mi dovevo fare scoprire così facilmente, perciò mi nascosi a metà scalinata, restando ferma.

Stavo anche tremando, oltre a tutto quello che avevo da prima. Era il momento di andare, il momento più atteso della mattinata appena iniziata.

C'era Tancredi seduto sul divano, stava guardando Diego, che invece lui stava seduto al suo fianco a braccia conserte.

Andai vicino alle gambe di Tancredi, così appena arrivata alla meta decisi di farmi vedere.
Tancredi sussultó vedendomi, facendomi sghignazzare. Diego rise, non sapeva mai stare serio, tranne quando la situazione era molto grave.

Tancredi sorrise e mi prese da sotto le ascelle, prendendomi in braccio sulle sue gambe.
T:cos'è successo cucciola?
Io stetti per un po zitta, poi parlai.
C:ho fatto un b-brutto s-sogno..
Dissi io stringendo più forte il suo petto, avendo molta paura dei mostri.

T:no, piccolina.. non avere paura bimba, ci sono qui io
Disse lui coccolandomi la guancia, facendo ridere nuovamente Diego.

Erano quasi le 7, il pensiero che tra poco dovevo essere pronta per andare a scuola mi spezzava.

Spazio autrice
Aiutatemi, sono stra in panico, non so come Tancredi e Diego(e forse Valerio) possano punire Michelle! CONSIGLIATEMI DELLE PUNIZIONI ABBASTANZA PESANTI CHE POTREI USARE NEL PROSSIMO CAPITOLO! ❤️❤️






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