Scappata Da Giulia

1.1K 58 30
                                    

Pov Michelle
una volta arrivata al piano di sotto, mi guardai intorno, per fortuna nell'ingresso non c'era anima viva.

guardai la porta, mi chiamava, mi diceva di uscire e di fregarmene della punizione che avrei subito dopo essere scappata.

ero in punizione? sí. potevo uscire? no. lo feci comunque? sí.
corsi all'uscita, e senza neanche pensarci sù uscii da casa e mi incamminai a passo veloce verso casa di Giulia, la più vicina a me in quel momento.

corsi, sprecando tutto il fiato che i miei polmoni tenevano, per poi suonare al suo campanello.
mi aprí, e per fortuna, mi fece cortesemente entrare, anche se dubbiosa.

M:ciao giù, sono scappata di casa
dissi io, per poi farla ridere.
G:ma come..?
rise più forte, con la sua risata asmatica e contagiosa.

M:boh, so solo che sono scappata..
dissi io riprendendo l'ossigeno che poco prima avevo ridotto in anidride carbonica.

passai il pomeriggio, un bellissimo pomeriggio, con lei, Giulia.
il tempo di tornare a casa era giunto, cosí, a malincuore, la salutai, per poi dirle che ci saremo riviste prestissimo.

fuori era buio, la sera era calata molto velocemente a parer mio.
la mia dimora distava più o meno di 200 metri da casa di Giulia, non tanti, sí, ma neanche cosí pochi.

la paura si stava incominciando a far sentire, e purtroppo anche l'ansia mi stava raggiungendo.
lo sapevo, non dovevo farlo..dovevo essere brava e stare a casa ad abbracciare Martina.

ovviamente tutte le cose che pensavo in quel momento erano insensate, come la mia esistenza.

con un passo veloce mi diressi verso casa, e con uno sguardo triste e deluso.
arrivai, indecisa se suonare il campanello oppure tornare a casa di Giulia e non vedere i ragazzi incazzati.

decisi, però, di entrare a casa. cosí suonai, vedendo dalla finestra che c'erano Gian e Marta in cucina, seduti sullo stesso sgabello a mangiare qualcosa che probabilmente aveva un sapore disgustoso.

la porta si aprí, facendomi perdere, almeno, 7 anni di vita.
7 anni come colei che mi aveva aperto, ovvero Chanel.

per fortuna, se mi trovavo davanti Diego o Tancredi era molto peggio.
le sorrisi, per poi prenderla in braccio, e sorriderle.

M:ciao amore
dissi io, sempre con tono basso e dolce.
sorrise, aggrappandosi ben bene a me.
si era appiccicata al mio corpo come una cozza.

vidi arrivare, dalle scale che portavano al piano superiore, Tancredi, con uno sguardo arrabbiato e feroce.
si avvicinò a noi, o perlomeno a me.

T:sei uscita, vero?
disse, incrociando le braccia al petto. annuii, sempre con Chanel in braccio che mi stava appiccicata.

T:mi sembra che tu sia in punizione..no?
disse lui, sempre sfidandomi. annuii anche a questa domanda.
T:in camera tua

disse lui serrando i denti e facendo un cenno con la testa verso la mia stanza, facendomi percorrere un brivido per la schiena.

deglutii, producendo uno strano verso.
provai a staccare mia sorella dalle mie braccia, ma nulla, stava incollata.
T:Chanel, scendi, ora
disse lui, con tono arrogante e deciso.

chanel scosse la testa, anche lei decisa.
T:vuoi prenderle anche tu?
gli domandò lui, poverina, voleva solo proteggermi.

sussurrai un "aspettami in camera tua" a Chanel, mettendola in terra e diregendomi verso la mia stanza da letto.

mi sedetti sul letto, pronta a prendere sberle sul sedere da parte di mio fratello maggiore.
dopo pochi secondi, per me infiniti, entrò Tancredi nella stanza.

si sedette di fianco a me, tirnadosi sù le maniche della felpa viola che indossava.
lo guardai, sperando di fargli pena.
guardò le sue ginocchia, facendomi capire che mi dovevo già sdraire su di lui.

per prima cosa mi tirò sù il maglione grigio, per non fargli parare il sedere dai forti colpi che avrebbe tirato. poi, tirò giù i pantaloni, lasciandomi solo con le mutande.

c'erano ancora i segni della cinta che aveva usato diego per frustarmi.
tutto questo era avvenuto nel tempo di 10 secondi, Tancredi aveva fatto tutto di fretta.

battè il primo colpo, tenendomi stretta da un fianco con la mano.
fece male, tanto male. senza i pantaloni bruciava tantissimo.

T:quando capirai che se sei in punizione non puoi uscire?
disse sicuro, per poi darmi 3 sculacciate al centro del sedere.

non sapevo per quanto tempo fosse andato avanti, ma il tempo che il mio culo fosse diventato viola e le mie urla e pianti non finivano.

T:puoi alzarti
mormorò più rilassato, guardando il bagno.
T:vai in bagno che ti metto la crema

con fatica, mi alzai dalle sue gambe, gemendo qualche volta per il dolore.
con i pantaloni a metà gamba, andai al bagno.

mi guardai allo specchio, avevo preso le sembianze di uno zombie.
guardai Tanc, che era appena entrato nel bagno.

mi spalmò, dopo avermi tirato giù le mutande, la crema sul sedere.
ero in imbarazzo, come tutte le volte.

poco dopo, quando ebbe finito, mi ritirò su pantaloni e mutande con un colpo, lasciandomi un bacio sulla guancia.

sorrisi, anche se arrabbiata.
***
avevo parlato con Tancredi, e finalmente avevamo per l'ennesima volta fatto pace.
mi incamminai, poi, verso camera di Chanel, come mi aveva richiesto.

non sapevo che cosa volesse dirmi, o magari voleva solo passare del tempo con la sottoscritta.
aprii la porta della sua piccola stanza, infondo al corridoio.

lei subito si alzò da letto per poi corrermi incontro come un fulmine.
la presi al volo, sorridendo. mi mancava il suo essere felice per quello che ha, e non pensare a quello che invece non ha.

la presi in braccio, guardandola negli occhi. stava piangendo, anzi, aveva gli occhi lucidi. azzurri e lucidi, semplicemente magnifici.

C:voglio stare con te..
mi disse lei, borbottando nel mio collo.
sorrisi, annuii, e uscii dalla sua camera diregendomi, sempre con lei in braccio, al piano di sotto.

non riuscivo a pensare di non averle parlato per tantissimo tempo..ho fatto uno sbaglio, si è chiusa in se stessa, non si sfoga più con me, perchè..perchė ha paura.

capisco, ho fatto la spia tante volte, ma prometto di non farla più.
arrivata al piano di sotto, mi incamminai verso la cucina, dove stava solo Tanc.

lui, mi fece segno di andargli vicino, cosí ci andai.
T:stasera io e gli altri usciamo, restate tu, Valerio e Chanel a casa..

mi rivelò lui, cogliendomi impreparata.
annuii, per poi guardare chanel fra le mie braccia, che si era precedentemente addormentata.

tancredi mi lasciò un bacino sulla guancia, per poi fare la stessa cosa a mia sorella.

ci aspettava una serata strana.

spazio autrice
ciao a tutti, come state? io meglio..grazie di cuore per il supporto, vi amo<3





Follow Your DreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora