L' Aborto

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Pov Michelle
speravo che almeno lui mi sostenesse, ma purtroppo questo era solo uno stupido ed inutile sogno, come tutti gli altri.

mi stava ancora guardando a bocca aperta, tanto che tra poco poteva entrare un orso al suo interno.
mi alzai anche io, però a testa bassa, facendogli capire che non stava risolvendo nulla facendo cosí.

L:michelle tu non ti rendi conto della gravità della cosa, tu non sai badare a te stessa e vuoi prenderti cura di un bambino?

mi disse lui, severo e con tono deciso, tanto da farmi paura. ma cosa avevo fatto di male? io potevo vivermi la mia vita come loro potevano viversi la propria.

M:senti se hai intenzione di insultarmi me ne vado, credevo che almeno tu capissi che non l'ho voluto, è stato uno sbaglio..

dissi io, con lo stesso timbro di voce che anche lui aveva usato con me.
non ricevetti risposta, la stavano prendendo tutti male.

di solito, quando una ragazza/donna era incinta, la sua famiglia piangeva di gioia, gridando dalla felicità, abbracciandola cosí forte da farle mancare l'aria.

qui era tutto diverso, la mia "famiglia" non mi voleva davvero bene e soprattutto non avevo mai ricevuto un abbracvio sincero da loro.

ero sicura che nessuno era felice, per davvero, che io fossi ancora viva dopo aver provato a suicidarmi andando sotto le ruote di un auto.

uscii dalla stanza, incredula e delusa, sia da Lele che da tutto il resto del pianeta terra. mi facevano tutti schifo, schifo.
ormai il danno era fatto, perciò, per concludere in bellezza, dovevo dirlo a lui, Valerio, il mio attuale fidanzato.

senza paura che la prendesse male, come sospettavo, entrai nella sua stanza, ed ovviamente stava giocando alla play seduto sulla sua sedia rotevole a petto nudo.

V:hey baby
mi disse vale con tono pervertito, facendomi venire le farfalle allo stomaco.
M:valerio, ti devo parlare, sul serio

dissi io, chiudendo gli occhi, mi dispiaceva troppo dirglielo cosí alla cazzo di cane, ma dovevo. dovevo farlo. dovevo farlo.

lo ripetei tante volte dentro la mia testa, tanto da autoconvincermi che l'avesse presa bene, ma purtroppo i dubbi sulla cosa mi affliggevano.

annuí, aspettando che io parlassi e gli rilevassi la cosa importante che tenevo dentro.
M:io sono incinta, ma non di te..

dissi a bassa voce, per poi scoppiare a piangere subito dopo.
valerio si tolse le cuffie che stava usando per giocare, venendomi ad abbravciare subito dopo.

V:di chi sei incinta mich?
chiese lui, con tono triste, facendomi piangere più forte.
M:il mio ex
dissi io in una valle di lacrime.

valerio annuí, capendo che non l'avevo fatto apposta.
continuai a piangere, pensando a come l'avevano presa tancredi e i suoi stupidi amici.

M:l'hanno presa tutti male..vogliono farmi abortire, valerio
dissi io, facendogli capire che si stavano comportando malissimo nei miei confronti.

V:d'altronde bimba, noi, non siamo ancora responsabili per curare un bambino, non credi?

disse provando a farmi cambiare idea.
M:v-vale
dissi io staccandomi immediatamente da lui. stavo per scoppiare a gridare, ma sapevo che le avrei prese all'istante.

feci un altro minimo singhiozzo ed uscii correndo dalla stanza, poi dalla casa.
volevo abortire.
volevo porre fine alla mia sofferenza.

tenevo in tasca il mio telefono, che mi serviva a chiamare un taxi.
appena terminata la telefonata arrivò davanti a casa, facendomi entrare, per poi dirigersi verso l'ospedale.

mi venne in mente la scena dei miei genitori, ma subito scacciai quel brutto pensiero dalla testa.

arrivati, pagai il taxista, per poi scendere dalla macchina e salire velocemente le scale che portavano all'interno dell'edificio.

andai nel reparto apposito, vedendo lí fuori, dall'aula medica, delle altre ragazze, tutte accompagnate dai propri genitori, tranne me.

chiamarono per prima me, facendomi capire che la sfiga mi girava intorno come se non ci fosse un domani.

mi fecero lo svuotamento strumentale, che avveniva in completa anestesia e solo in 5 minuti.

appena finito, mi fecero risucire dall'aula, raccomandandomi di prestare attenzione mentre mi riproducevo, perchè si potevano anche trasmettere malattie dal sesso.

uscii dall'ospedale, ripercorrendo le scalinate, che mi fecero venire un leggero mal di testa.

richiamai il taxi e rifecimo tutti i processi uguali a quello precedente.
arrivai sotto casa, sicura di avere trovato delle iene al posto dei ragazzi.

decisi, però, di avvertire prima le mie amiche, che stavano tutte a casa di Giulia, che abitava pochi metri da casa nostra.

suonai al campanello, impaziente di raccontarle tutto.
***
avevamo appena finito di scambiarci gossip, dopo che avevano comunque accettato la "mia" decisione dell'aborto.

tornai a casa, curiosa di vedere come reagivano mo i ragazzi, visto che al pensiero che io fossi incinta erano incazzatissimi.

aprii la porta con le chiavi che mi ero presa dietro, da vera furba.
erano praticamente tutti in salotto, dato che era sera.

spensierata, andai in camera mia, mi cambiai mettendomi una tuta e una maglietta, per poi scendere ed entrare nella stanza popolata di gente.

nessuno mi notò, cosí mi misi su un divano, dove c'erano solo Diego e Vale.
in soggiorno avevamo 3 divani, lunghi più o meno 2 metri ognuno.

valerio notò la mia presenza, guardandomi, per poi sorridere. non ricambiai, non se lo meritava.
fece voltare anche Diego nella mia stessa direzione, il quale aveva uno sguardo stronzo.

tutti si voltarono verso di me, mettendomi in imbarazzo e facendo calare il silenzio nella sala.
V:dove sei stata?

chiese Valerio mettendomi in ansia su cosa rispondere. ma poi pensai che potevano essere felici del mio aborto.
M:a fare quello che mi avete detto di fare

dissi io alzando le spalle e aggiustandomi la collanina che mi aveva regalato Rosalba, poco dopo esserci conosciute.

T:ovvero?
mormorò Tancredi, prendendo meglio chanel tra le sue braccia.
mi alzai dal divano, stufa, non volevo rivelarlo davanti a tutti.

Diego mi prese per un braccio e mi fece risedere con forza.
D:dove sei stata michelle?
disse scandendo bene ogni parola.

voltai lo sguardo verso il suo, mettendo in risalto i miei valorosi occhi color nocciola.

M:sono andata ad abortire, visto che non andava bene a nessuno che io avessi un figlio, cosí non potete più rompermi le palle

dissi io sfidandolo.

spazio autrice
so che mi starete tutti odiando, ma purtroppo ė successo..
raga io non so come si fa l'aborto, mi sono informata un po', ma non c'ho capito un tubo ahah, spreo di essere stata abbastanza chiara..

scussate se ieri non ho aggiornato ma stavo poco bene..voi invece come state?❤️🥺grazie di tutto comunque..💞👐







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