Un Bacio Per Un Drink

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Pov Michelle
Ora io e Ryan stiamo entrando nel locale, sono appena le 9 di sera.

Ci sono gli alcolici, ma credo che non li potrò bere per colpa della mia età.

R:allora, raccontami un po' di te
Disse portandomi ai divanetti, cosa che adoro, amo la "sala relax" della discoteca.

M:ehm.. Allora.. Vivo con mio fratello maggiore, mia sorella minore e gli amici di mio fratello, perché ho perso i genitori da piccola, "hanno" fatto un incidente e... Nulla. Come sai vengo in classe con te haha

Lui sghignazzó.
R:mi dispiace..
M:fa nulla, ormai ci sono abituata a non vederli... Adesso tu.. Raccontami di te.

R:allora.. Vengo da Londra, so parlare bene l'inglese e vivo con i miei genitori.
M:anche io parlo bene l'inglese!

Poco dopo le chiacchiere ai divanetti, ci spostammo sulla pista da ballo.

Era uno spasso, amavamo entrambi la discoteca, e soprattutto amavamo ballare nei locali.

R:MICH!
Disse urlando per la troppa musica.
M:SI?
Risposi io.
R:SEGUIMI!
Io lo seguii, mi portò al "bar".

R:c'è scritto "un bacio per due drink gratis", ti va?
M:ehm.. Si, va bene
Dissi io imbarazzata.

Ci sedettimo sugli sgabelli.
Poi, ci avvicinammo, mi venne in mente il giorno precedente sulla panchina al Duomo.

I nostri nasi si sfiorarono, e le nostre labbra si toccarono, era un bacio leggero, durò circa 3-4 secondi.
Le sue labbra morbide giacevano sulle mie, facendomi venire le farfalle allo stomaco.

Guardai l'orologio appeso al muro, erano le 11.

M:senti..beviamo?
Dissi io indicando gli alcolici gratis che il barista ci aveva dato dopo aver visto il bacio.

R:certo.
R/M:cin cin
Risimo per averlo detto contemporaneamente.

Bevemmo, sapeva di arancia, la testa mi stava scoppiando.
Tornammo in pista a ballare, questa volta un ballo scatenato, non più sensuale come quello di prima.

M:Ryan, ora devo andare, è.. stato bello. Ci vediamo domani a scuola!
R:ciao Mich, a domani!

Corsi fuori dalla discoteca in preda al panico.
Erano le 11:50.

Dovevo correre a casa, a mezzanotte c'era il coprifuoco di Tancredi.

Corsi più che potevo.
Arrivai a casa sudata e stanca, anche un po' ubriaca dato il drink bevuto nel locale con Ryan.

Aprii la porta di casa, le luci erano spente, sia in cucina che in salotto.
Controllai meglio, ma nulla, nessun segno di vita.

Così decisi di andare in camera mia, al piano di sopra, a cambiarmi, e poi a controllare che ci fossero o fossero scappati per non avermi tra le palle.

Mi cambiai mettendomi una tuta grigia sotto e un top nero, ma a maniche lunghe, sopra.

Dopo aver messo via il vestito mi lavai i denti, dato la puzza di alcool nella mia bocca.

Mi feci un'acconciatura incommentabile, una cipollotta storta in testa.

Andai in camera di Tancredi, a vedere se c'erano o erano morti.

Di solito Tanc sta molto sveglio di notte, soprattutto quando sa che io sono in discoteca.

Era sul letto insieme a Chanel, la quale per mia fortuna stava dormendo con il pollice in bocca, lo fa da quando è piccolina.

Tanc mi sorrise e mi fece segno di andare lì vicino a lui.

T:hai bevuto?
Disse a bassa voce, per non svegliare Chanel.
Io annuii abbassando la testa.
T:mh

In realtà lui sapeva che ero con Gaia e Anna, quindi sono apposto.

Mi sdraiai di fianco a lui, con la testa sul suo petto.

Mi coccoló la pancia e la guancia, stessa cosa a Chanel, che era dal lato opposto al mio.

Pov Tancredi
La mattina
Mi svegliai con sopra le mie due sorelline, se si fossero svegliate si sarebbero scannate a vicenda, quindi mi alzai e presi in braccio Chanel, portandola in camera sua.

Ritornai in camera mia, dove stava ancora Mich, ed andai nel mio bagno.

Michelle ieri sera sarà sicuramente andata in discoteca, dato che mi aveva detto che aveva bevuto, ma comunque lasciamo stare.

Si alzó anche Mich, venendo dietro di me e circondandomi la pancia con le braccia.

Io sorrisi.

Lei stava praticamente dormendo in piedi, così per evitare che cadessa la presi in braccio a koala,lasciandole tanti baci sulla guancia.

T:dai che devi andare a scuola..
Dissi io facendola saltellare.
Lei annuii aprendo gli occhi, facendo risaltare la sua iride molto chiara.

M:scusa
Disse lei scendendo dalle mie braccia.
T:per cosa?
M:che mi sono alzata tardi..
T:fa nulla, adesso però vai dai..
Dissi io dandole una pacca sul sedere che la fece ridere.

Andò nel suo bagno e si preparò, ed insieme a Zoe andò a scuola.

7:30
Dovevo svegliare Chanel.

Andai nella sua camera, stava ancora dormendo.

T:Chanel.. Devi andare a scuola..
Dissi io togliendole il pollice dalla bocca.
Lei si lamentò, rimettendo in bocca.

T:Chanel, basta, ti fa male ai denti
C:non è vero, lasciami dormire
Disse posizionandosi meglio sul letto.

T:smettila, mi sto incazzando, vai in bagno se no giuro che le prendi!
Dissi io incrociando le braccia al petto, guardando la mia sorellina lamentarsi nuovamente.

Notando ancora l'orario la presi per un braccio, tirandola giù dal letto.
C:noo
Disse lei ancora con quel dito in bocca, provando a distendersi un'altra volta.

Le cacciai una sculacciata al centro del sedere.
Lei incominciò a piangere, facendomi sospirare fortemente per non sbroccare.

T:allora, uno togli sto dito, due vai in bagno e muoviti se no finisci sulle mie ginocchia.

Dissi io sgridandola.
Lei si diresse verso il bagno piangendo.

Io la seguii.
Si lavó i denti, mentre io la pettinavo.

T:vieni
Dissi io riportandola in camera sua, per vestirla.

Le tolsi i pantaloni, la maglietta e la canottiera, restó così solo in mutande, calzini e reggiseno (sì è un po' piccola, però vabbe ahha).

Le misi prima la maglietta.
C:non voglio andare a scuola!
Disse lei piagnucolando.
T:smettila
C:no! Io non ci voglio andare!
T:non decidi tu
Dissi io guardando i pantaloni che avevo messo precedentemente sul suo letto.
C:invece sì! Io non ci vado!
Disse lei ancora senza i pantaloni.

Le presi i polsi.
T:vediamo (sculacciata) chi (sculacciata) decide(sculacciata)?
Dissi io, mollandole 3 sculacciate senza I pantaloni, facendola piangere ancora più forte.

Presi i pantaloni e gleli infilai.

T:tu stamattina stai rischiando grosso, non fare cazzate perché se no oggi pomeriggio ne paghi le conseguenze.

Dissi io alla sua altezza, puntandole un dito contro.

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