"Restiamo Amici"

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Raga scusate se ho creato dei problemi con l'apertura del capitolo❤️
Pov Michelle
ovviamente, come tutti sospettavamo, era Tanc, mio fratello.
io, con le lacrime agli occhi, e Vale, von le labbra color cremisi(rosso acceso), ci voltammo verso di lui.

esso ci guardò con aria interrogativa, avvicinadosi ai sottoscritti.
stavo sia piangendo di gioia per Valerio, sia per rabbia contro Diego.
non avevo minima intenzione di perdonare quel coglione.

Tancredi scosse la testa, non capendo ciò che stava succedendo.
Valerio mi guardò, per farmi capire di spigargli ciò che era successo.
io negai, alzandomi dalle sue gambe e andando ad abbracciare mio fratello.

mi circondò la schiena con le braccia, per poi con le mani coccolarmi la schiena.
avevo bisogno che Tancredi mi capisse, capisse che ero stufa di essere violentata, e che proibisse ai ragazzi di menarmi.

Valerio, in silenzio, gli disse mimandoglielo con le labbra, che Diego che mi aveva frustata.
Tanc sbarrò gli occhi, stringendomi di più a lui.
sicuramente aveva anche notato il livido che avevo sul viso.

lasciò la presa dalla mia schiena e la passò sul volto, tirandomi indietro i capelli, per controllare l'enorme livido sulla guancia.

notai che era seriamente preoccupato per me, forse era la prima volta.
T:cazzo Valè, ma non l'hai fermato?!
disse Tancredi sbottando contro Vale, che poverino, lui non c'entrava nulla.

M:non è colpa sua, Tanc
dissi io con la testa contro il suo petto, sentendomi protetta.
V:bro io me ne sono accorto alla fine, perchè ero con Agnese e Chanel di sotto

mormorò Vale difendendosi, Tanc annuí.
T:senti, ora io gli dico qualcosa, ma tu Michelle cerca di non farlo arrabbiare eh..
in effetti l'avevo un po' pigliato per il sedere, ma non era di certo colpa mia.

M:ma non è colpa mia!
dissi io facendogli capire che era solo colpa di Diego.
Tancredi non reagí al mio tono, siccome sapeva che dovevo sfuriare.

T:Vale, per favore, vai te da Diego?
chiese Tanc a Valerio, il quale acconsentí e uscí dalla mia stanza.
T:Mich, ora devo andare da Chanel, mi raccomando

disse facendomi capire che non dovevo fare altre cose sbagliate perchè la situazione del mio corpo era già grave.
io annuii, felice che per una volta non mi aveva rimproverato.

Pov Tancredi
appena uscito dalla camera di Michelle, andai in quella di Chanel.
in questi giorni era molto capricciosa, non faceva mai nulla, inclusi i compiti.

aprii la porta, e come sempre lei era sul suo letto a cazzeggiare.
T:Chanel, vieni a fare i compiti
dissi io con tono basso, siccome non avevo intenzione di urlare ancora per i suoi lamenti del cavolo.

C:noo, dopo
balbettò, iniziando a farmi innervosire.
T:no, dopo un bel cavolo, ora
dissi deciso, non poteva fare i capricci per ogni singola cosa che le chiedevo di fare.

scosse la testa, arrabbiata.
T:vieni qui, forza, tanto lo sai che li devi fare
dissi avvicinandomi a lei, che stava sul letto.

C:no, ho detto dopo!
quando faceva cosí non la sopportavo.
chiusi gli occhi, intento a sgridarla severamente.
T:se non ti alzi subito dal letto vai in punizione

lei incominciò a piangere, facendomi salire i nervi a fior di pelle.
con tutta la rabbia che possedevo in quel momento, la presi da un braccio e la tirai giù dal letto.

T:sù!
dissi tirandola verso la scrivania.
lei scosse la testa, pregandomi di non farle fare i compiti.

stufo delle sue gnole, sempre tenendola per un braccio, le mollai una bella sculacciata che le lasciò la forma della mia mano sulle chiappe.

mi abbassai alla sua altezza con la testa, guardandola negli occhi.
T:mi spieghi perchè devi sempre fare sti maledetti capricci, eh?
dissi prendola in braccio, tenendola con un braccio, in modo che l'altro fosse libero.

C:non voglio fare i compiti..
sussurrò lei, mettendo la testa nell'incavo del mio collo.
T:Chani, amore, non puoi decidere, devi farli e basta, senza fare i capricci

le dissi, facendola pensare a qualcosa.
C:ma io non ho fatto i capricci..
borbottò asciugandosi le lacrime che colavano dagli occhi.

T:ah no?
volevo capire che cosa aveva.
C:no
disse decisa, coprendosi la faccia con le mani.

T:dai, fai sti compiti
dissi avvicinandomi alla scrivania, facendola scalciare.
la fermai, tenendola ferma.

T:allora, adesso mi ascolti, hai visto prima che dai capricci hai ricavato solo una sculacciata? non serve che fai tutta sta scenata eh

decisi di metterla seduta sulla sedia.
T:ora vado un attimo di là dalla dada, se quando torno di qua non hai ancora iniziato a fare i compiti ti faccio il sedere rosso, quindi peggio per te

dissi avvertendola.
uscii dalla sua stanza ed andai in quella di Michelle.
T:Mich, Vale ti ha medicato?
lei annuí, ancora distrutta.

M:Tanc..posso chiederti una cosa?
annuii, sapendo già quale sarebbe stata.
M:posso un attimo uscire? torno per le 4, è urgente

dubbioso, annuí.
T:se non sei a casa per le 4 mi arrabbio però eh
lei felice annuí. era bellissimo vederla con un sorriso stampato sul viso.

Pov Michelle
dopo aver salutato Tancredi, uscii di casa.
dovevo andare subito da Ryan, dovevo parlagli.

arrivata a casa sua, suonai.
mi aprí, poi sorrise, intento a darmi un bacio a stampo.
io mi spostai, facendolo spospettare.

R:che succede?
mi chiese tristemente.
M:ti devo parlare, puoi venire un attimo?
gli chiesi io di uscire, perchè non volevo entrare nella sua umile dimora.

M:senti..arrivo subito al punto..non mi piaci più, mi dispiace perchè quello che provavo per te non era vero amore..era solo una forte amicizia..ma per favore, restiamo amici.

Ryan mi guardò senza parole, con le lacrime di tristezza agli occhi. sembrava che gli avevo pugnalato il cuore.

R:io ti amo, ma in questo istante mi fai schifo, mi hai preso in giro..non ti voglio più vedere.

disse strappandomi l'anello che mi aveva regalato ieri dalle mani.
che maleducato, non si riprendono mai i regali che sono stati fatti.

rientrò in casa, sbattendo la porta.
piansi anche io, mi dispiaceva che pensava che io l'avessi preso per il culo, ma non era cosí.

non era una relazione seria, per me.
ritornai a casa di fretta, dato che si erano fatte le 3:45, e dovevo essere a casa per le 4.

tornata alla meta, ritornai in camera mia, prevedendo un infinito pomeriggio di lacrime.
appena aprii la porta della mia stanza, notai che c'era Valerio sul mio letto.

V:ciao baby
disse venendomi incontro, abbracciandomi.
M:ciao,Vale

V:che è successo?
chiese dubbioso. senza esitare, mi alzai in punta di piedi e lo baciai, era un bacio passionale, con molta foga.

finalmente avevo trovato il coraggio di farlo.
lui restò al bacio, prendendomi dai fianchi e toccandomi il sedere.
ero piena di lacrime, cosí era un bacio in una valle di lacrime di Michelle.

finito di essere dolci, ci staccammo.
lui fece il suo solito sorrisetto provolone, facendomi ridere.
che palle, questo mal di pancia non andava mia via..

dovevo avvisare anche le mie amiche che mi ero "fidanzata" con Valerio.
all'improvviso, però, entrò qualcuno nella stanza, che vide me e Vale appiccicati, e anche che lui stava tenendo le mani sul mio di dietro.

spazio autrice
hihihi, nei prossimi capitoli vi metterò molta ansietta🤫🤫
😂👁️👅👁️😂

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