Pov Michelle
Ero ancora abbracciata a lui.
Sentivo come un vuoto dentro di me che mi diceva di restare, e l'altra parte diceva di togliermi perché mi aveva appena punita.Ma seguii la parte di me dolce.
Restai all'abbraccio.
Dopo un po di minuti.T:che cosa avete combinato tu e Zoe in classe?
Disse dolcemente.
M:ci stavamo scambiando i bigliettini
T:con scritto?
M:nullaDissi velocemente appoggiando la testa sopra alla sua spalla, facendomi coccolare la schiena.
T:mh, faccio finta di crederci..
Alzai gli occhi al cielo, capendo di aver mentito proprio male.Poco dopo essermi appoggiata Diego chiamò Tanc.
Non so per fare cosa, ma tanto chi sono io per saperlo..E poi Zoe? Puniscono me solo perché sono la sorella di Tancredi.
Comunque sia, Tancredi mi lasciò un lieve bacio sulla guancia, mi tolse da sopra di lui e andò da Diego.Rimasi in camera sua a pensare.
Toccai le lenzuola con la mano, tanto che mi fece un po impressione, mi ricordava l'abuso sessuale.Un brivido mi percorse la schiena.
Mandai giù la saliva rumorosamente.Domani abbiamo la verifica di tecnologia.
Ma in questo periodo me ne sto un po fregando della scuola, non mi interessa.
Ho paura di cosa mi farà Tancredi quando scoprirà che non ho studiato.Ma tanto, so già come andrà a finire.
La mattina
6:45
Mi svegliai da sola, stranamente.
Mi preparai e andai a scuola.
La verifica secondo me è andata molto male, ho sparato tutto a caso nel tentativo di beccarci.Consegnai il test un po titubante,facendo una smorfia.
Erano 35, 35 pagine da studiare, non ce l'avrei mai fatta.
Tornai a casa insieme a Zoe, accompagnate dal macabro silenzio sempre presente.
Z:allora.. come pensi sia andata?
M:male
Z:anche io, hai studiato? Io no..
M:n-noDissi alzando lo sguardo dalle mie scarpe molto interessanti.
Zoe aveva fatto qualcosa. Dov'era finita la mia Zoe?Arrivammo a casa ed io aprii con le chiavi, siccome i ragazzi erano nell'agenzia di Corinne.
Un po come al solito mi sprofondai sul divano, ma questa volta mi seguì Zoe con il computer.
Z:after 2?
M:ci sta
Disse facendole spazio.***
Era bello. Mi mancavano questi momenti passati con lei.
All'improvviso sentimmo le chiavi di casa entrare nella serratura.Mettemmo a posto il computer per non farci scoprire.
D:AO
M:siamo qui, non c'è bisogno che urli eh
Dissi tirandogli leggermente la maglia da dietro, facendolo spaventare.Zoe scoppiò in una risata contagiosa.
Io sorrisi ed andai in camera mia.Tancredi e Lele stavano parlando sul corridoio, il che mi insospettiva.
Sentii solo <ao bro, domani viene Giulia, non essere geloso >.Credo fosse Tanche a parlare.
Ma perché Lele doveva essere geloso?Beh, questa è una prova.
Mi appoggiai al mio letto con il telefono in mano,guardando il porcile che c'era in camera mia.C'erano vestiti ovunque, fogli perterra, cibo sparso.. Era un disastro.
Guardai quello schifo nella speranza di mettere tutto in ordine con la forza del pensiero, ma come sempre fallii.
Proprio in quel momento entrò Tanc.
T:ma che cazzo hai combinato?
Disse scavalcando una montagna di vestiti, venedomi in contro.Mi tolsi subito dalla posizione in cui ero messa, ero a pancia in giù sul letto, no grazie. Poteva tirarci delle sculacciate belle forti, e io voglio che questo non succeda, no?
Tancredi si avvicinò a me guardando la mia stanza.
T:ora tu non esci da qui finché non hai sistemato tutto.
M:ma non sono stata io!Dissi io, per difendermi.
T:ah no? E allora chi?
Disse prendendomi in giro.
T:muoviti, devi sistemare tutto,e devi anche lavare i vestiti in terra,saranno lì da settimane.M:io non faccio un bel niente!
Dissi io sbroccando.
Tancredi mi tirò per il polso, si sedette sul mio letto, e mi lanciò sulle sue ginocchia.M:NOOO!
Urlai io.
Tancredi lasciò qualche sculacciata sul mio sedere.
T:adesso tu metti a posto tutto, lavi i vestiti e i piatti. Muoviti o se no stai sulle mie ginocchia per tutta la sera.Io mi alzai dalle sue gambe e raccolsi i vestiti che erano in terra, mentre lui usciva.
Ahia! Che male porco due. Devo dire che se ero nella sua stessa situazione anche io avrei sbroccato. Però magari gli potevo fare pena.
Raccolsi i vestiti e li messi in lavatrice, ovviamente il mio bagno era insonorizzato, perciò non si sentiva quel fastidioso rumore se chiudevo la porta.
Buttai il cibo e raccolsi i fogli.
Mi dimenticai totalmente che dovevo lavare i piatti, perciò mi distesi sul letto dopo una faticata.Ma purtroppo i miei sogni furono interrotti da Diego.
D:ehi, signorina! I piatti..
Io alzai lo sguardo dal mio telefono, puntandolo verso di lui.D:dai forza
Disse lui, appoggiandosi alla porta.M:ma no
Dissi io sperando non mi sentisse.
D:è un obbligo, alzati
M:dai ti prego, ho sonno
D:ah si? E perché stavi sul telefono?
Io sbuffai
M:mi fa male la caviglia non posso scendere.Dissi io cercando di fregarlo.
D:smettila, alzati subito da quel letto.
Io mi alzai, come aveva detto e ridetto,beccandomi una sculacciata da Diego.Alzai gli occhi al cielo, indifesa.
Andammo in cucina.
Lavai i piatti, una noia mortale.Quasi alla fine ero stanchissima.
M:Diego, ti prego. Ho sonno, voglio andare a dormire.
D:muovitiDisse dandomi due sculaccioni, facendomi piangere.
D:smettila!
Disse dandomi un'ulteriore pacca sul culo.
Appena ebbi finito di lavarli, mi tolsi i guanti e corsi di sopra.Andai in camera di Tanc.
Solo lui mi conosceva bene, sapeva sicuramente cos'era successo.
T:oi!Disse Tanc vedendomi piangere.
Era seduto sul letto con le gambe che penzolavano sul pavimento.
Io sprofondai tra le sue braccia.
T:cos'è successo?Io tacqui.
T:ti ha fatto male qualcuno?
Io annuii, mettendo la testa sulla sua spalla.T:Vale?
Io scossi la testa.
T:Diego?
Io annuii.Tancredi si alzò e mi prese in braccio e mi fece addormentare.
Spazio autrice
Ciao raga, scusate se ieri non ho pubblicato. Oggi è stata fortuna che ce l'ho fatta, mi dispiace. ❤️Scusate del capitolo orrendo, ma non ho idee, potreste suggerirmene qualcuna?
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Follow Your Dreams
FanfictionMichelle Galli, sedici anni e indole ribelle. Rinchiusa tra le mura di una casa in cui a viverci sono suo fratello e gli amici, che le daranno filo da torcere in molte occasioni. Tra calcio, scuola e disastri, la protagonista si vedrà costretta a cr...