Non Ho Sonno!

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Pov Michelle
all'improvviso la porta si spalancò, facendo spaventare me e vale, che ci eravamo appena rivestiti.

era gianmarco, che con la sua solita finezza ci raggiunse.
G:che cosa cazzo stavate facendo?
urlò nei miei timpani, mettondomi paura.

M:niente
balbettai io, insicura, mettendomi dietro a vale.
V:fatti na camomilla, non stavamo facendo nulla
disse valerio difendendomi, facendomi spuntare un piccolo sorriso.

gianmarco, che era vicino a me, mi prese il viso con una mano, facendomi alzare lo sguardo, notando poi i segni del bacio passionale di vale.

G:michelle che cazzo hai sulle labbra?
disse toccandole con disgusto, mentre io cercavo di liberarmi dalla sua salda presa.

concentrata su quello che potevo rispondere, lui preso dalla furia mi girò di lato, lasciandomi una forte e sicura sculacciata sul sedere.

strinsi i pugni, per poi scoppiare a piangere davanti ai due come una bimba.
vale venne subito da me, prendendomi in braccio.

mi attaccai ben bene a lui, perchè avevo paura che gian mi facesse ancora del male.
circondai le braccia al suo collo, mettendo la testa sulla sua spalla, beandomi delle sue coccole.

gianmarco, incazzato nero, uscí dalla stanza con altri mille pensieri in testa.
V:bimba..non piangere, se no gli fai capire che ha ragione lui eh

disse vale consigliandomi di sorridere per avere la parte della ragione.
M:vale posso andare da tanc?
gli chiesi io facendo gli occhioni dolci.
V:certo piccola

disse facendomi scendere dalle su braccia, poggiandomi in terra.
uscii dalla camera, diregendomi in quella di tanc.

aprii la porta e mi avvicinai a lui, che era seduto sul letto con un piede in terra che sbatteva a ritmo.

M:tancredi..
sussurrai io, alle sue spalle. lui si girò verso di me, sorridendomi.
T:dimmi cucciola
disse facendomi avvicinare a lui, per poi prendermi in braccio.

M:ho paura
dissi appiccicandomi a lui, per poi, di nuovo, scoppiare a piangere, facendo dei piccoli singhiozzi.

tanc voltò il suo viso verso i miei occhi bagnati.
T:che cosa ti fa paura?
chiese essendo cortese.
M:gian e d-diego
balbettai io.

dubbioso, continuò a guardarmi.
T:perchè?
chiese comprendendo la mia fifa.
M:mi vogliono punire entrambi..

dissi piangendo più forte.
T:che gli hai fatto stavolta?
mi chiese ridendo, aspettando di ricevere una risposta. mi tolsi le lacrime da sotto gli occhi e con molta fatica pronunciai tali parole.

M:a diego gli ho detto che era un coglione-
T:mh, e a Gian?
disse interrompendo il mio discorso professionale.
M:e a Gian..lascia perdere

dissi io, era una storia lunga.
T:dai, raccontami
disse incitandomi a dirgli quel che era successo in poche e semplici parole.
scossi la testa, per paura che anche lui si arrabbiasse.

M:promettimi che non ti arrabbi però
lui annuí, un po' obbligato se voleva sentire la mia storia.

M:io e Vale stavamo incominciando a fare l'amore, solo che Agnese ci ha visti, e lo ha detto a Gian, il quale è venuto il camera mia e ci ha sfondato i timpani, e ora è incazzato perchè non gli ho detto la verità, e poi mi ha anche dato una sculacciata...

dissi io nascondendo la testa nel suo petto, facendomi coccolare la testa.
T:cucciola io capisco che la tua età è quella dove si ci riproduce di più, e io di vale mi fido perciò fa lo stesso, però potevi dire la verità a gian, no?

scossi la testa.
M:perchè poi mi picchiava sul momento
dissi decisa io.
T:mh, va bene..
disse cercando di trovare una soluzione.
T:mo vado a parlare con diego, tu non fare altri danni

disse ridendo, lasciandomi un bacio sulla guancia e uscendo dalla camera.

Pov Tancredi
mia sorella è nel bel mezzo dell'adolescenza, e non può essere privata di fare tutto, compreso l'amore.

entrai in camera di Diego, era in piedi a braccia incrociate che girava per la stanza.
T:bro, ti devo parlà, vie n'attimo
dissi indicandogli il suo letto, dovei ero messo io.

si sedette di fianco a me, guardandomi.
T:dobbiamo capire che mia sorella sta passando degli anni già difficili di loro, in più se noi la puniamo pesantemente per ogni minimo sbaglio va a finire che non ci parla più

annuí, attento alle parole che stavo usando.
T:però questo non significa che non la dovremo più punire, ma significa che la puniremo solo per le cose gravi e sbagliate che fa..e se non ti porta rispetto, come prima, massimo una sculacciata o un coppino, non di più, se no è troppo..

dissi io cercando di fargli capire quello che volevo intendere.
non gli ho proibito di toccarla perchè so che michelle ne aprofitterebbe(?).

D:okay
disse lui sorridendo, poi sorrisi anche io, per poi uscire dalla camera, andando nella stanzetta di chanel, la quale stava dormendo.

le andai vicino, lasciandole un bacetto sulla guancia.
si svegliò di scatto, facendomi ridere.
T:buongiorno bimba
lei sorrise, contenta che le stavo facendo le coccole.

la presi in braccio, mettendo l'avambraccio sotto il suo piccolo sederino, prendendo con la mano la sua coscia.

***
io e chanel eravamo davanti all'entrata della sua stenzetta, non voleva entrare perchè non voleva dormire a causa del pisolino pomeridiano andato oltre.

T:dai sù
le dissi io, guardando il suo letto che la aspettava per fare la nanna.
C:non voglio dormireee

sapevo quando faceva i capricci, alla sera. era stanca, ma non voleva darmi ragione, perciò scaricava tutto il peso della giornata.

la guardai arrabbiato, incrociando le braccia.
T:guarda che io vado eh
dissi indicando con la testa la mia camera da letto.

sbattè un piede in terra, facendomi innervosire.
T:oi!
dissi io, era tardi e praticamente tutti stavano dormendo.

le andai vicino, sciogliendo le braccia.
T:vai a letto, forza chanel
dissi io indicandogli con l'indice il suo morbido lettino.

C:no! non ho sonno!
disse lei piagnucolando, mettendomi ansia.
la presi per un braccio, per avere sotto controllo la situazione.

mi abbassai poi alla sua altezza, guardandola bene in faccia.
T:lo vedo che sei stanca eh, vai a nanna che domani non ti svegli se no, dai

scosse la testa, barcollando di fianco a me.
T:o ci vai con le buone o con le cattive, sei ancora in tempo
dissi io cominciando a stufarmi dei suoi inutili capricci.

scosse ancora la testa, sapendo che sarebbe finita comunque male.
C:io non ho sonno, non sono io a comandarlo tanc
disse lei con poca voce.

T:chanel..lo vedo che sei stanca eh, basta solo che vai a nanna, poi dopo ti addormenti..
dissi provando a convincerla, ma nulla, non voleva proprio.

T:allora, io so stanco, e domani ho lavoro, perciò o ci vai adesso e non ti faccio nulla se no ci vai a forza di sculacciate

dissi io essendo più chiaro possibile.
C:noo
disse lei coprendosi il sederino con le mani, capendo che non stavo scherzando.

Spazio autrice
scusate del ritardo!
secondo voi chanel deciderà di andare a letto, oppure di far incazzare di più tanc non andandoci?🤫













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