Pov Michelle
era Martina, non la vedevo da mesi dopo quell'incontro alla panchina del parco di Milano.
mi guardò ridendo, sembrava divertita del fatto che io stessi piangendo.feci un'espressione interrogativa, non capendo perchè quella bestia di Satana aveva riso.
Ma:sai, mi fai molta penadisse lei con un tono spiritoso, facendomi del tutto perdere la calma.
Mi:sai, mi fai molto schifo
dissi io, per controbbatere, non mi facevo mai mettere i piedi in testa da sta gente.diciamo che non avevamo un rapporto come un uomo e un cane, ma più come una pecora e un lupo.
ci infastivamo a vicenda, era una cosa che andava avanti da settimane.lei smise di ridere, sentendo la frase che avevo appena pronunciato.
Ma:che cosa hai detto?
mormorò, sfidandomi.mai sfidarsi contro una Galli, sarai sempre dalla parte del torto, mi dispiace.
Mi:che mi fai schifo, come mi fa schifo il tuo carattere di merd-mi bloccai all'istante, capendo che non avevo visto che una figura era entrata nella stanza prima che io finissi la mia frase.
chiusi gli occhi, pregando Cristo che la mia cattiveria non abbia conseguenze.
come tutti sospettavamo, o almeno io, era Diego, il quale, se era arrabbiato, mi metteva nolta paura.tutto in quella stanza era fermo, tranne le lancette dell'orologio che continuavano a muoversi segnando i secondi che passavano.
Martina, sbalordita, uscí dalla stanza, lasciandomi da sola con quell'essere.
D:ripetilo
disse Diego, mettendosi con il volto davanti al mio.sbuffai, di sicuro avrei fatto tutto tranne che ripeterlo, non mi sarei cacciata nei guai cosí facilmente.
continuava a guardarmi dritto negli occhi, facendomi intuire che era stra arrabbiato.
D:tu non hai capito nulla, non parli in questo modo, ora stai in punizione e chiedi scusa a Martina
disse lui, alzandomi dalla sedia, mentre io mi dimenavo nel tentativo di scappare.
per bloccarmi, mi tirò una sculacciata che mi fece urlare, non me lo aspettavo.preoccupato, entrò Tanc nella stanza, guardando la scena in silenzio.
T:cos'è successo?
chiese vedendo Diego incazzato nero.avevo incominciato a piangere, ma non per la sculacciata in sè, ma per fare pena ai due.
D:non puoi capire cosa ha detto a Martina
disse Diego, facendo la situazione più tragica di quanto già lo era.Tanc sbarrò gli occhi, guardandomi male.
sciuramente non avrebbe mai pensato che io avessi avuto le palle di farlo, ma questa volta l'avevo sorpreso.le lacrime continuavano a navigari sul mio povero volto, mentre le labbra si gonfiavano a causa dei morsi che davo per trattenere l'ansia e la paura.
T:Michelle
disse lui, venendo vicino a me e puntandomi con un dito.
T:vai da Martina e le chiedi scusa, fallo altrimenti sai quello che ti faccio.senza esitare, con alle mie spalle Diego che mi seguiva, corsi nella camera di Tancredi, dove stava solitamente Martina, o almeno credevo che stava.
aprii la porta, accorgendomi subito dopo che non potevo farlo. sicuramente sarebbe stata una figuraccia, ma d'altronde cosa ci si può aspettare da una come me.
le "scuse" sarebbero state servite su un piatto d'argento per prendermi in giro, avrebbe continuato all'infinito.
ma purtroppo dietro di me c'era Diego, che mi fissava.gli scossi la testa, facendogli capire che non volevo farlo.
D:muoviti
disse lui dandomi una leggera sberla sulla testa, mettendomi più paura di quanta ne avevo in quell'istante.entrai nella stanza, all'improvviso tutti i ricordi della mia vita mi passarono davanti, avevo delle visioni.
lei ci guardò stranita, con quella sua faccia.. di merd- stupenda.guardai Diego, il quale mi spinse.
Mi:scusa
sussurrai io, dandole la soddisfazione del litigio. sicuramente aveva capito la situazione in cui mi trovavo, aveva capito che ero stata obbligata.lei annuí, abbracciandomi. io restai fredda, non volevo di certo essere dolce con chi mi aveva insultato poco prima.
che persone false.Pov Chanel
era stato un pomeriggio bruttissimo, non avevo fatto altro che annoiarmi e stare nella mia stanza.avevo tutti i motivi per non avere il sorriso sul volto, ma non mi andava di elencarli.
uscii dalla camera, dirigendomi in cucina.
c'era solo Tancredi, che con uno sguardo stronzo fissava il telefono.gli andai vicino, avevo bisogno di un po' di attenzioni, come tutte le bambine della mia età.
mi notò subito, sorridendomi.
C:in braccio
dissi io allargando le braccia per farmi prendere.T:sí, tata
disse lui, prendendomi dalle ascelle e mettendomi a cavalcioni su di lui.
C:mi fa male la pancia..dissi io, effettivamente era vero, era da quella mattina che il mio stomaco era davvero messo male.
T:piccola..
disse lui coccolandomi il pancino, finalmente si era degnato di considerarmi.C:m-ma domani si deve andare a scuola?
dissi io, sperando mi rispondesse con un secco "no".T:eh si, hai fatto i compiti?
oh, no.. ecco cosa mi ero dimenticata.
guardai un punto preciso in quel luogo, pensando alla risposta da dargli.T:fa lo stesso, domani ti beccarai la sgridata dalla maestra, e ti sta bene
disse lui evitando di punirmi, perchè ci avrebbe già pensato lei.C:no!
urlai io cominciando a piangere nel petto di mio fratello.
T:e smettila di fare cosí perchè mi stai stufando, chiaro?mormorò lui deciso, sgridandomi.
piansi pi forte, decidendo di non dargli retta.speravo con tutto il cuore che la maestra non si accorgesse che i miei compiti non erano stati svolti.
T:Chanel!
urlò lui, mollandomi una forte sculacciata sulla chiappa sinistra.
C:a-ai-aia
balbettai io, toccandomi il punto che mi bruciava.T:senti, ora basta piangere e soprattutto basta non obbedire, okay?
annuii, cercando di essere credibile per almeno un secondo, ma ovviamente fallii.purtroppo, e dico purtroppo, dovevo subirmi 24h su 24h i pianti di Michelle, le urla di Tanc e Diego, la dolcezza pungente di Gian e Lele, l'amore di Valerio, e il chiacchericcio delle ragazze.
tutto questo era una parte di me, la parte negativa, quella che volevo dimenticare il prima possibile.
in realtà dovevo ancora completare il mio stato d'animo.
composto da una parte triste, ovvero quella, ma mancava l'altra, la parte felice.non avevo mai provato la felicità, e credevo che mai potevo provarla.
spazio autrice
eii❤️⛓️come state? io non molto bene..ma fa niente🪐🌟
scusate se in questi giorni sono stata inattiva ma come avevo già specificato sono tornata a scuola in presenza..🌴🦋
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Follow Your Dreams
FanfictionMichelle Galli, sedici anni e indole ribelle. Rinchiusa tra le mura di una casa in cui a viverci sono suo fratello e gli amici, che le daranno filo da torcere in molte occasioni. Tra calcio, scuola e disastri, la protagonista si vedrà costretta a cr...