Pov Tancredi
Ero appena uscito da camera di Michelle, dopo averle dato un abbraccio, ogni tanto ci vuole, anche se ero ancora arrabbiato con entrambe le mie sorelline.Decisi di riandare finalmente da Giulia.
Appena entrai vidi un esemplare di ragazza felicissima sul mio letto.
G:nevicaaaaa!
Disse indicando la finestra, io sorrisi, amavo vederla sorridere.
G:oh cazzo però io come faccio ad andare a casa? Non so guidare sulla neve..
T:semplice, resti qui finché non smette..
Dissi io guardando la finestra, dove si vedeva il panorama collinare innevato.Giulia amava la neve, mi ricordo che la prima volta che ci eravamo visti, 5 anni fa ormai, era stato un incontro sulla neve.
Amo il suo sorriso, i suoi occhi, il suo carattere e soprattutto il suo stile.
È la ragazza di cui ho bisogno al mio fianco.Giulia scese dal letto, abbracciandomi, io ricambiai involontariamente.
Di solito gli abbracci con Giulia sono sempre caldi e accoglienti, quindi mi ci butto con tutta l'anima interiore.Uscimmo dalla camera, trovando Chanel che mi fece segno di prenderla in braccio, e così io feci, poi scesi o tutti e tre insieme.
Di sotto c'erano Mich e Diego sul divano, Lele, Valerio, Valentino a fare colazione e nel mentre Gian, Marta, Zoe, Ros e Sespo erano rimasti di sopra a dormire.
Appoggiai Chanel in braccio a Vale, come mi aveva chiesto lei prima di prenderla sulle mie braccia.
Erano molto attaccati, sin dal primo giorno che Chanel era qui.Pov Michelle
Ero sul divano, insieme a Diego, che mi sta scaldando le gambe, nevicava ed io odiavo la neve e il freddo perché non sopportavo la "grossezza" della giacca, dovevo sentirmi libera, dovevo potere essere capace di muovermi per sentirmi a mio agio, ma la giacca me lo impediva.G:che bello, che bello, che bello!
Diceva Giulia in cucina, mentre io la guardavo divertita, amavo vedere Giulia felice, perché stava passando un brutto periodo.D:dai Mich vai a prendere i compiti..
Disse sbadigliando e dandomi una botterella indolore sul polpaccio che stava scaldando poco prima.Io mi alzai, diregendomi verso la mia stanza.
Appena entrata notai tutti i libri in terra, li avevo scaraventati io il giorno precedente, per la rabbia.Li raccolsi molto lentamente, non avevo voglia di farli, perciò più tempo perdevo era meglio.
E il mio astuccio?
Dove l'avevo messo?
Sotto il letto?
Guardai sotto al letto, era lì.
Sentii aprirsi la porta, notai le scarpe, era Diego.Si mise a ridere vedendomi per metà sotto al mio letto.
D:cazzo stai a fà?
Disse ancora ridendo.
M:per sbaglio ho lanciato l'astuccio sotto il letto!
Dissi io afferrando l'oggetto e provando ad uscire.Sentii una pacca sul sedere, che mi diede Diego ridendo.
Mi tirò per le gambe, aiutandomi ad uscire.D:c'è guarda te
Disse NON smettendo di ridere.
M:li posso fare qui?
D:si dai, metteti sulla scrivaniaDisse spostando la sedia che stava in mezzo alla camera, posizionandola vicino a quella della scrivania.
Si sedette, facendo posto anche a me.
**
Si aprì la porta, era Tanche.
Poco fa Diego era andato via perché gli avevo detto che riuscivo a farli da sola notando che non aveva molta voglia di aiutarmi.T:allora?
Disse raccogliendo una mia maglietta in terra, mettendola sopra al letto.
T:che è tutto sto disordine?
Chiese abbastanza incazzato, guardando il macello che avevo accumolato a non ordinare la stanza in questa settimana.T:ora tu metti a posto in fretta, tra 5 minuti deve essere tutto in ordine
Disse minacciandomi, io sospirai per restare calma.M:ma io-
T:nonono, niente ma, ti alzi, metti a posto e poi torni a fare i compiti
Disse severo, facendomi arrabbiare di più.M:devo finire i compiti!
Dissi io trovando la prima cosa stupida che dovevo dire come bugia.
T:t'ho appena detto che prima metti in ordine, poi finisci i compiti, su, alzati!
Disse tirandomi su da sedia con forza.Guardai tutto il casino che c'era un'altra volta in stanza.
T:e muoviti
Disse uscendo dalla camera.<io non lo faccio, torno a fare i compiti>dissi io ad alta voce tra me e me, mettendomi seduta nuovamente sulla sedia su cui stavo prima.
Qualche minuto dopo
T:Michelle cazzo!
Disse entrando in camera.
Mi girai di scatto alzandomi dal libro su qui ero appollaiata non riuscendo a capirci nulla di storia.T:alzati e vieni qui
Disse facendo un cenno con la testa, indicandomi il punto di meta.
Mi alzai molto lentamente, andando verso mio fratello.
T:cosa ti avevo detto di fare?!
Disse molto arrabbiato.
M:di mettere a posto-
T:e tu cos'hai fatto?
M:non l'ho fatto
Dissi io mettendo il dorso della mani sul mio sedere per paura che mi tiri delle sculacciate belle forti, e per carità, ne ho già prese abbastanza.T:tu metti in ordine, ora, e poi sei anche in punizione!
M:no!
Dissi io lasciando le mani sul sedere sempre per quel motivo alquanto imbarazzante.
Mi diede una pacca sulla coscia che mi fece urlare, poi mi girò togliendomi le mani che proteggiavano il mio fondoschiena, lasciando una sculacciata decisa al centro del culo.T:rispondi un'altra volta e questa non sarà l'unica che prenderai
Disse spingendosi verso il caos in terra.
In realtà vorrei ribellarmi, ma so che farlo mi porterebbe solo sulle gambe di Tancredi, perciò... no grazie.***
Avevo appena finito di mettere in ordine ed uscii dalla camera.
Di fianco alla mia stanza c'era quella di Chanel, dove c'erano Valerio e la proprietaria.Bene, mi aveva già rimpiazzato.
In camera di Tancredi, con la porta aperta, c'era sul suo comodino il mio telefono.
Arrivò all'improvviso un messaggio.
<eii.. Ti va di incontrarci alle 16 al Duomo?>era Ryan.Contrallai che nel corridoio non ci fosse nessuno e gli risposi un semplice <si>, così uscii di nascosto dalla stanza ed andai nella mia per prepararmi e uscire segretamente..
Spazio autrice
Ciauu! Buon San Valentino a tutti❤️🍓🌹
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Follow Your Dreams
FanfictionMichelle Galli, sedici anni e indole ribelle. Rinchiusa tra le mura di una casa in cui a viverci sono suo fratello e gli amici, che le daranno filo da torcere in molte occasioni. Tra calcio, scuola e disastri, la protagonista si vedrà costretta a cr...